Michele Iodice – Aphrodisia
Comunicato stampa
Dal 21 settembre al 21 novembre il Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN), ospita nelle sale 90-91, al primo piano, la mostra Aphrodisia dell’artista Michele Iodice, con un testo di Kathryn Weir, organizzata da Gallerie Riunite.
La mostra sarà inaugurata giovedi 21 settembre, ore 21 (ingresso libero), all'interno del programma culturale delle aperture serali del MANN, alla presenza del Direttore Paolo Giulierini.
Come è noto, nel celebre Gabinetto Segreto del MANN sono raccolti opere d'arte e antichi manufatti che rimandano all’erotismo, ma la dominante presenza di sculture che raffigurano corpi nudi di divinità ed eroi suggerisce all’artista una visione del Museo come luogo intrinsecamente ricco di eros.
Aphrodisia è parola del greco antico che indica i piaceri dell’amore. Nel suo allestimento Iodice sottolinea l’urgenza del desiderio, dirige lo sguardo dello spettatore, insegue le ombre e stravolge le prospettive, esplorando anche il tema dell’autoerotismo.
Ad accogliere i visitatori nella prima sala c'è un video immersivo, con immagini girate a Museo chiuso, di notte, un tempo e una dimensione nascosti agli occhi del pubblico, immagini che svelano una dimensione intima e segreta delle opere d’arte.
Nelle altre sale, allestite come un immaginario atelier d’artista, minimali disegni rimandano a danze dionisiache o a gesti erotici, evocando, in alcuni casi, l’eleganza delle stampe giapponesi Shunga.
Danzanti sculture di terracotta sono alloggiate sulle mensole di grandi scaffalature di ferro o fanno capolino da piccole fessure segrete. Altre sculture di più grandi dimensioni, realizzate con elementi antichi rivisitati o con parti di oggetti, dialogano con i manufatti archeologici del MANN.
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Gli incontri di Aphrodisia
Durante il periodo di esposizione della mostra Aphrodisia, è in programma una serie di incontri, a cura di personalità del mondo scientifico, nel corso dei quali saranno esplorati, tra arte e letteratura, i meccanismi del desiderio, dell’attrazione e delle dinamiche relazionali.
Breve bio
Michele Iodice, artista e designer di fama internazionale, partendo dal teatro dei pupi napoletani, ha dedicato più di trent’anni alle arti visive, scenografiche e al design. Tra le mostre ricordiamo Reperti impossibili al MANN e al Museo Edwin Cerio di Capri; tra le installazioni La natività a Santa Patrizia, Pagan feast, a Boston nel Museo Isabella Gardner Stewart, e le diverse Migrazioni, realizzate a Reims, Parigi, Stoccolma, Leksand; tra le scenografie quella per l’opera R.A.M., di Edoardo Erba, al Teatro Parenti di Milano.
La grotta/studio di Michele Iodice al rione Sanità, spazio di lavoro ed esposizione, è tra gli studi d’artista più suggestivi di Napoli.