La vera pittura è nella natura. La mostra su Salvatore Emblema al museo di Terzigno a Napoli
I quadri sono finestre aperte sul mondo. Riprendendo questa definizione albertiana apre al Museo Emblema di Terzigno la mostra dedicata al pittore napoletano con opere immerse nella natura
Salvatore Emblema (Terzigno, 1929 – 2006) è un artista napoletano che in giovane età decide di lasciare la sua terra e viaggiare per tutta l’Europa. Nei primi anni Cinquanta si stabilisce a Roma, e nel ’54 arriva la sua prima personale alla Galleria San Marco, organizzata a quattro mani da Ugo Moretti e Carlo Levi. Da questo momento l’artista si sposta spesso a New York, dove frequenta occasionalmente lo studio di Mark Rothko (Lettonia, 1903 – New York, 1970) che influenza in maniera profonda la sua ricerca. Dai primi anni Settanta Emblema espone alla Galleria d’Arte Moderna di Roma, a Rotterdam, a Torino e a Milano e nel 1980 partecipa alla Biennale di Venezia. Solo l’anno successivo la Galleria degli Uffizi di Firenze acquisisce L’autoritratto di Emblema (1981), un’opera simbolica che raffigura un ovale di lapillo nero.
Il Museo Emblema di Terzigno, a Napoli
Il Museo Emblema nasce nel 2026 seguendo le volontà dell’artista. L’idea è quella di creare nella sua città natale, un luogo dedicato all’educazione, allo studio ed alla diffusione dell’arte contemporanea. La casa-museo si estende su un terreno di circa 600 mq interni e di circa 3000 mq di parco. All’interno dello spazio, le sale sono dedicate a laboratori didattici e ad iniziative dedicate soprattutto agli studenti e ai giovani artisti napoletani e non. Nel giardino, invece, sono ospitate le opere di Emblema che ogni sei mesi cambiano, con l’intento di rendere visibile al pubblico tutta la raccolta di lavori dell’artista.
La mostra di Salvatore Emblema al Museo Emblema di Terzigno
La natura in-trasparenza è il titolo emblematico dell’esposizione, co-prodotta da Scabec S.p.A.e il Museo Emblema. Una mostra tutta realizzata all’aperto, proprio come voleva lo stesso artista.
“Nelle mostre-feste all’esterno del suo giardino, Salvatore Emblema esponeva i suoi lavori direttamente nella natura, perché come amava ripetere: ‘la vera pittura è nella natura’. Il paesaggio, per così dire ritagliato in una cornice ‘nuda o dipinta’ dei quadri del maestro vesuviano, è più un dispositivo visivo per avvicinarsi e allontanarsi contemporaneamente da ciò che si vede e ci circonda, per guardare in-trasparenza”, raccontano i curatori della mostra Renata Caragliano ed Emanuele Leone Emblema.
La trasparenza è infatti il cuore dell’ideologia dell’artista. Un concetto che secondo Emblema era al centro della sua pratica artistica, che doveva rintracciare elementi puri, semplici ed essenziali. Durante l’esposizione ci sarà un allestimento en plein air nel giardino del Museo con una serie di tele di grande e medio formato dell’artista. Inoltre verranno organizzati per l’occasione giochi didattici, visite guidate e momenti musicali, proprio per ricreare quella “festa” che lo stesso artista organizzava per amici, artisti e curatori ogni settembre, dal 1978 al 2001.
Le dichiarazioni del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca
“All’ombra del Vesuvio, in quello che oggi è diventato il Museo Emblema di Terzigno, l’artista Salvatore Emblema amava organizzare “feste” in cui esporre le sue opere all’aria aperta, nella natura, così da avvicinarle maggiormente ai suoi ospiti-osservatori. Sarebbe probabilmente piaciuta all’artista questa mostra-festa, La natura in-trasparenza, che ripropone un appuntamento ricorrente che accadeva nel giardino dell’allora casa-studio, interrotto pochi anni prima della sua scomparsa. Anche oggi con questa scelta espositiva, en plein air, l’arte di Emblema, oltre che mostrarsi, serve a mostrare, in un gioco di specchi, la stessa mostra ma anche il territorio circostante che lo ha tanto influenzato creativamente”, racconta Vincenzo De Luca.
Gloria Vergani
Terzigno // dal 22 settembre 2023 al 26 gennaio 2024
La natura in-trasparenza di Salvatore Emblema
Museo Emblema, Terzigno (NA)
Via Vecchia Campitelli
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