Libro Città Aperta

Informazioni Evento

Giornata di studi interdisciplinari dedicata alle biblioteche e alle infrastrutture culturali del futuro.

Comunicato stampa

Una indagine interdisciplinare che prende le mosse dagli interrogativi: di quale infrastruttura culturale abbiamo bisogno? Che tipo di spazio serve per modellare l’identità della città al fine di promuove il benessere delle comunità attraverso la partecipazione culturale?
Il convegno nasce da una riflessione sulle biblioteche pubbliche, infrastrutture culturali di base, spazi pubblici capillari, prossimi e distribuiti e servizi inclusivi e accessibili a tutti, percepite – all’apparenza – come complessi statici e immobili nel cambiamento. In un momento storico in cui il dibattito sugli spazi della cultura è acceso – e oggetto di Indagini Istat (aprile 2023) – e sono al centro di grandi progetti – come la nuova BEIC di Milano – le biblioteche possono decidere di sopravvivere senza essere più minimamente influenti oppure possono provare a sopravvivere reinventandosi, perfino ridefinendo la propria influenza.
L'obiettivo della giornata è quello di ragionare sulle infrastrutture culturali del futuro pensate integralmente nel sistema del benessere e della qualità della vita e nel paradigma dello sviluppo umano.
La giornata, che si inserisce all’interno del palinsesto BookCity durante l’anno, si articolerà in 3 sessioni, dedicate ad approfondire il senso e il significato di tre dimensioni precise: lo Spazio, il Tempo e le Relazioni.
Interverranno alla discussione professionisti provenienti da diversi ambiti – dalla filosofia all’architettura, dall’economia all’editoria – tra cui Ezio Manzini, studioso di design della sostenibilità; Anthony Marx, presidente della New York Public Library; Lisa Iotti, giornalista di Presadiretta - Rai Tre; Stefano Parise, Direttore dell'Area Biblioteche del Comune di Milano; l'economista e autrice Noreena Hertz e la scrittrice Rosella Postorino. Guidati dalla direzione scientifica e la moderazione della docente Chiara Faggiolani.