Autostrada del Brennero. Architetture e paesaggi
La mostra seleziona gli esiti della ricerca dedicata all’Autostrada del Brennero, sviluppata in Convenzione tra il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano e Autostrada del Brennero SpA.
Comunicato stampa
Autostrada del Brennero. Architetture e paesaggi
Brenner Motorway. Architecture and Landscapes
29 settembre - september 2023
4 febbraio -febraury 2024
vernissage 29 settembre - september 2023 h 17:00
Fondazione Museo storico del Trentino
Le Gallerie - piazza di Piedicastello, Trento
Una mostra promossa da - An exhibition promoted by:
Autostrada del Brennero SpA
DAStU - Dipartimento di Architettura
e Studi Urbani, Politecnico di Milano
In collaborazione con - In collaboration with:
Alta Scuola Politecnica
Fondazione ing. Lino Gentilini
A cura di - Curated by:
Andrea Gritti
Elena Fontanella
Claudia Zanda
Fotografie di - Photographs by:
Giovanni Hänninen
Con la collaborazione di - With the collaboration of:
Beatrice Azzola
Lucio Azzola
Filippo Balma
Chiara Caravello
Eleonora Dussin
Cosimo Gritti
Gregorio Melchiorri
Gianluca Munari
Marco Voltini
Comitato scientifico - Scientific Committee:
Eric Alonzo
Carmen Andriani
Walter Angonese
Renato Bocchi
Antonio De Rossi
Alberto Ferlenga
Andrea Gritti
Tullia Iori
Mathieu Mercuriali
Alessandra Oppio
Dominique Rouillard
Ilaria Valente
Progetto di allestimento - Exhibition Project:
Andrea Gritti
Elena Fontanella
Claudia Zanda
con
Beatrice Azzola
Realizzazioni allestimenti - Exhibition Production:
Digital Carton Srl, Trento
Giovanni Hänninen Fotografia, Milano
Ciquadro Srl, Turate (Co)
Lumen Impianti Elettrici, Grigno (TN)
MaBa.SAPERLab, Politecnico
di Milano – Dipartimento
di Architettura, Ingegneria
delle Costruzioni e Ambiente Costruito
NovaProject Srl, Trento
Materiale d’archivio e collezioni - Archive Materials and Collections:
Archivio leStrade, Milano
Archivio Pietro Porcinai, Fiesole
Autostrada del Brennero SpA, Trento
Fondazione ing. Lino Gentilini, Trento
MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma. Collezione MAXXI Architettura. Archivio Costantino Dardi. Ordinamento scientifico a cura dell’Archivio Progetti Università IUAV di Venezia
L’Autostrada del Brennero è uno dei segmenti più rilevanti della rete stradale europea: lunga 314 chilometri, supera oltre 1300 metri di dislivello tra le Alpi, dove si connette con l’omonima Autobahn austriaca, e la Pianura Padana, dove incontra l’Autostrada del Sole. L’E45, la rotta europea cui appartiene, mette in comunicazione il Mediterraneo e il Mare del Nord. Completata nel 1974 e lungamente studiata, l’Autostrada del Brennero, al pari di altre grandi infrastrutture stradali, può essere descritta e interpretata come un’opera unitaria fatta di ponti, viadotti, gallerie, svincoli, stazioni autostradali, aree di sosta e di servizio, che si succedono lungo un rilevato continuo e originario. Questa 'architettura territoriale' è stata osservata nella sua interezza e sezionata nelle sue parti da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano, che ora la mettono in mostra, qui, nella Galleria Bianca. Più grande e complessa di una nave da ricostruire nella bottiglia, l’Autostrada del Brennero è stata ridotta dentro una porzione della ex galleria stradale con l’ausilio di fotografie, modelli, documenti e filmati originali allestiti in due ambienti paralleli: Mappe iconografiche, che aiuta a prendere le misure dei paesaggi autostradali, e Palinsesti, che permette di mettere a fuoco il passato, il presente e, in parte, il futuro di un’infrastruttura concepita per durare nel tempo e affrontare le sfide della transizione ecologica.
The Brenner Motorway is one of the most important segments of the European road network: 314 kilometres long, its elevation gain exceeds 1,300 metres between the Brenner Pass, where it connects to the Austrian Autobahn of the same name, and Campogalliano, where it meets the Autostrada del Sole. The E45, the European route to which it formally belongs, connects the Mediterranean to the North Sea. Completed in 1974 and extensively studied, the Brenner Motorway, like other major road infrastructures, can be described and interpreted as a unified work made up of bridges, viaducts, tunnels, junctions, toll stations, rest and service areas, which follow one another along a continuous and original embankment.
This ‘territorial architecture’ has been observed in its entirety and dissected into its parts by a group of researchers from the Department of Architecture and Urban Studies of the Politecnico di Milano, who are now putting it on display here, in the Galleria Bianca. Larger and more complex than a ship to be rebuilt in a bottle, the Brenner Motorway has been shrunk into a portion of the former road tunnel with the aid of photographs, models, documents and original films set up in two parallel spaces: Iconographic Maps, which helps to measure the motorway landscape, and Palimpsests, which allows to focus on the past, the present and, partially, the future of an infrastructure designed to last and face the challenges of the ecological transition.
Mappe iconografiche
Per comprendere i paesaggi della velocità bisogna ricorrere a strumenti complessi. La linearità del tracciato lungo il quale sono lanciati gli automezzi deve essere scomposta dall’interposizione di piani geometrici astratti (fotografici, cartografici, tomografici) in grado di dispiegare un potenziale narrativo, che altrimenti è destinato a restare prigioniero di una modalità distratta di percezione. Sono quindi iconografiche le mappe capaci di articolare le informazioni espresse dalla fotografia d’autore, dalla cartografia numerica, dalla modellazione topografica dei suoli, grazie a continue oscillazioni tra punti di vista e punti di fuga, figure e sfondi. Concepite per rivelare simultaneamente l’interno e l’intorno dell’autostrada, le mappe iconografiche qui esposte sono costituite da un’articolata serie di opere. Alle pareti si trovano le fotografie realizzate da Giovanni Hänninen, per documentare l’accelerazione delle trasformazioni realizzate ai bordi dell’autostrada nella ‘megalopoli padana’, il persistente disegno dei suoli ai lati dei fiumi Adige e Isarco, l’apparente fissità del contesto alpino. A pavimento è riprodotto il tracciato autostradale (in scala 1:10.000), cui si riferiscono, nel centro della sala, i 15 modelli tridimensionali, che rappresentano (in scala 1 :2000) il territorio disposto nel raggio di 500 metri dalle 22 aree di servizio dell’A22. Su uno degli schermi sono proiettate le carte tematiche, che Marco Voltini ha elaborato utilizzando le risorse dei sistemi informativi geografici (GIS), per rilanciare dal punto di vista dell’osservazione 'in volo', quanto le fotografie avevano colto 'a terra'.
Iconographic Maps
Understanding the ‘dromoscapes’ (the landscapes of speed) requires complex tools. The linearity of the route along which the vehicles are thrown must be broken down by the interposition of abstract geometric planes (photographic, cartographic, tomographic) capable of unfolding a narrative potential, which is otherwise destined to remain a prisoner of a distracted mode of perception. Maps capable of articulating the information expressed by signature photography, numerical cartography, and topographical terrain modelling, thanks to continuous oscillations between viewpoints and vanishing points, figures and backgrounds, are therefore iconographic maps. Conceived to simultaneously reveal the interior and surroundings of the motorway, the iconographic maps here on display consist of an articulated series of works. On the walls, the photographs by Giovanni Hänninen document the acceleration of the transformations carried out on the edges of the motorway in the ‘Po Valley megalopolis’, the persistent design of the land on either side of both the Adige and the Isarco rivers, and the apparent fixity of the Alpine context. The motorway layout is reproduced on the floor (scale 1:10,000), to which the 15 three-dimensional models arranged in the centre of the gallery refer, representing (scale 1:2000) the territory within a 500-metre radius around the 22 service areas of the A22. On one of the screens, thematic maps elaborated by Marco Voltini using the resources of geographic information systems (GIS) are being projected in order to revive from the point of view of observation ‘in the air’, what the photographs had captured ‘on the ground’.
Palinsesti
Un’autostrada può essere studiata con i metodi con cui si indaga ogni altra opera del patrimonio architettonico, riconoscendo le fasi di progettazione, costruzione, manutenzione. I documenti che testimoniano questa successione, dagli anni Sessanta ad oggi, mettono in rilievo il complesso equilibrio tra le necessità di trasformare e di conservare l’insieme costituito dall’infrastruttura e dai territori attraversati. Alla progettazione e alla costruzione dell’Autostrada del Brennero hanno contribuito importanti autori: da Pietro Porcinai (1910-1986), cui fu affidato nel 1965 un incarico di consulenza per l’inserimento paesaggistico dell’infrastruttura, ai fratelli Bruno (1925-1988) e Lino Gentilini (1933-2001), che furono coinvolti nelle prime soluzioni e poi nella realizzazione delle opere d’arte maggiori; da Costantino Dardi (1936-1991), cui si deve il progetto dell’area di servizio di Garda Ovest, ai tecnici della società concessionaria, che hanno realizzato nuove opere e garantito l’efficienza di quelle originali. Le tracce di queste azioni incessanti sono impresse nel lungo diagramma che localizza, in sezione e in pianta e a due scale di riferimento (1:10.000 per le distanze e 1:500 per le altezze e le profondità), i nodi e le opere d'arte maggiori presenti oggi lungo il tracciato. Disposti secondo la loro effettiva sequenza geografica, tra la Pianura Padana e le Alpi, rilievi e progetti, fotografie e filmati compongono una densa 'quadreria', il cui compito è dimostrare come l'Autostrada del Brennero sia un testo, costantemente scritto e riscritto: un palinsesto dentro il palinsesto territoriale.
Palimpsests
A motorway can be studied using the methods with which any other work of architectural heritage is investigated, recognising the stages of design, construction and maintenance. The documents that testify to this succession, from the 1960s to the present day, highlight the complex balance between the need to transform and maintain the whole constituted by the infrastructure and the territories it passes through. Important authors contributed to the design and construction of the Brenner Motorway: from Pietro Porcinai (1910-1986), who was commissioned in 1965 to advise on the landscaping of the infrastructure, to the brothers Bruno (1925-1988) and Lino Gentilini (1933-2001), who were involved in the first solutions and then in the realisation of the major works of art; from Costantino Dardi (1936-1991), to whom we owe the design of the Garda Ovest service area, to the technicians of the concession company, who design new works and ensured the efficiency of the original ones. The traces of these unremitting actions are engraved in the long diagram that locates, in section and plan and at two reference scales (1:10,000 for distances and 1:500 for heights and depths) nodes and major works of art present today along the route. Arranged according to their actual geographical sequence, between the Po Valley and the Alps, surveys and plans, photographs and films make up a dense ‘picture gallery’, whose task is to demonstrate how the Brenner Motorway is a text, constantly being written and rewritten: a palimpsest within the territorial palimpsest.