Abissi del tempo
Nuovi straordinari scatti di Paolo Petrignani nell’esposizione coordinata dalla Soprintendenza di Bari in collaborazione con il Comune e la rete museale Uomo di Altamura.
Comunicato stampa
In occasione del trentennale della scoperta della Grotta di Lamalunga e del Neanderthal noto come Uomo di Altamura, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bari ha voluto realizzare, oltre ad un convegno scientifico e diversi laboratori per bambini, una mostra fotografica dedicata a questo contesto unico al mondo e rivolta ai numerosi visitatori italiani e stranieri che ogni giorno scoprono Altamura e le sue bellezze.
Perchè tutti possano conoscere l’eccezionalità della Grotta e i suoi ambienti di grandissimo fascino, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio di Bari ha deciso di assegnare questa estate al foto documentarista Paolo Petrignani una nuova campagna fotografica (la prima l’ha realizzata nel 2021 per National Geographic Italia) che ha condotto alla realizzazione della mostra “ABISSI DEL TEMPO - La Grotta di Lamalunga / L’Uomo di Neanderthal”, visitabile dal 3 ottobre al 29 febbraio 2024 presso Palazzo Baldassare, Altamura (BA).
L’esposizione delle 20 fotografie realizzate da Paolo Petrignani accompagnata da 5 fotografie di Giovanni Ragone - membro del centro Altamurano Ricerche Speleologiche che fin dal 1993 ha documentato la grotta - consente di immergersi nel sito e nelle sue caratteristiche naturali, grazie ad un attento sguardo speleologico, ma allo stesso tempo artistico.
Petrignani, formatosi all’Istituto Superiore di Fotografia di Roma, fin dagli inizi degli anni ‘90 si è occupato di fotoreportage e speleologia, partecipando a spedizioni in zone remote, grotte, foreste e deserti messicani, ghiacciai della Patagonia, Islanda e Antartide, grotte dell’Asia meridionale, toccando pressochè tutti i continenti.
Chiamato nel 2000 a partecipare ad una spedizione nel continente Antartico, isola di King George, alla ricerca di grotte nel ghiaccio nel sesto continente, successivamente è partito per la Patagonia Cilena, sul ghiacciaio Tynda, dove ha realizzato lavori eccezionali che nel 2001 lo hanno portato a pubblicare su National Geographic Italia e poi sulle principali testate italiane e straniere.
“Quella di Lamalunga è una grotta unica, sigillata dal tempo, uno scrigno dove è racchiuso un tesoro che ogni antropologo vorrebbe poter studiare. L’opportunità di esplorare, ma soprattutto di fotografare per la prima volta nel 2021 e poi ancora quest’anno questo incredibile sito, è stato per me un vero privilegio - spiega Petrignani - e considero una soddisfazione professionale aver lavorato a contatto diretto con i ricercatori della Soprintendenza. Ci siamo mossi con la massima attenzione, portando un numero di persone limitato e l’attrezzatura fotografica ridotta al minimo indispensabile. Per entrare nella Grotta è necessario attraversare passaggi difficili, ma l’emozione che ti avvolge una volta all’interno, e che ho cercato di trasmettere nei miei scatti, è indescrivibile, perchè sei lì dove decine di migliaia di anni fa un uomo, un nostro antenato ormai estinto, ha compiuto il suo ultimo viaggio”.