Convergenze (im)possibili
Le installazioni, oltre a dialogare tra loro, giocano con uno spazio inconsueto a dimostrare che l’arte è sempre contemporanea in un dialogo tra Arte, Storia e Scienza.
Comunicato stampa
Area Archeologica di San Donato, Giardini Luzzati - Genova
“ Convergenze (im)possibili ”
Mauro Ghiglione
Mauro Panichella
Michelangelo Penso
a cura di Caterina Gualco e Leo Lecci.
In collaborazione con AdAC (Archivio Arte Contemporanea Università di Genova), Spazio Unimedia Contemporary Art, Area Archeologica di San Donato, Giardini Luzzati, Coop II Ce.Sto, Sestiere del Molo.
Tre artisti di diverse generazioni, due genovesi e uno veneziano, il cui lavoro si organizza quasi sempre nello spazio, hanno accettato con entusiasmo di confrontarsi. Le installazioni, oltre a dialogare tra loro, giocano con uno spazio inconsueto a dimostrare che l'arte è sempre contemporanea in un dialogo tra Arte, Storia e Scienza.
A Genova i tre artisti contemporanei, Mauro Ghiglione, Mauro Panichella e Michelangelo Penso, presentano la loro straordinaria esposizione artistica raccolta sotto il titolo "Convergenze (im)possibili” e curata da Caterina Gualco e Leo Lecci. Questo evento artistico si terrà presso l’Area Archeologica dei Giardini Luzzati, spazio unico nel suo genere a Genova, dove le rovine millenarie fungono da cornice suggestiva per le opere contemporanee dei tre artisti.
La mostra sarà aperta al pubblico dal 5 ottobre al 5 novembre 2023 e. costituisce un'occasione unica per esplorare l'intersezione tra passato e presente attraverso le lenti dell'arte, dell'antropologia e della scienza. Gli artisti hanno collaborato per creare una particolare esperienza ricca di suggestioni che si propone di stimolare il pensiero critico e l'immaginazione dei visitatori.
I segni del linguaggio di Mauro Ghiglione sono immagini, oggetti, frasi. Ogni elemento, nella sua essenzialità, trova la sua collocazione in uno spazio dove fotografia, parole ed elementi tridimensionali rappresentano e richiamano altro.
Utilizzando l’immagine fotografica in contesti installativi, il suo lavoro non può essere definito fotografico, spesso l’artista ricava le immagini da foto originali e le manipola attraverso passaggi successivi sia di selezione sia di ingrandimento sino alla perdita del loro specifico e, in questa mostra, la sua installazione Giovine Italia attiva un particolare dialogo storico tra passato e presente.
Mauro Panichella è un artista che accanto a un’attività schietta e istintiva, nata da uno slancio emotivo, coltiva tenacemente un versante di studio metodico e di produzione scritta. L’accumulo di nozioni di provenienza disparata si risolve in successive intuizioni e si affianca a rigorosi processi di archiviazione. Concluso un lavoro, e trascorso il necessario intervallo, subentra in lui quello sguardo estraneo, diverso, che gli consente di stratificare le informazioni e dare forma alle sue opere.
Nella sua ricerca si prospetta un’arte legata all’uomo, all’energia del cosmo e alle forze della natura. Il suo linguaggio si fonda sulla scienza e sull’immaginazione, nutrito dalla memoria dei miti e dei riti di un passato millenario, come dalla cultura contadina e artigianale di un passato più recente.
Ispirato alla matematica e alla biologia, il lavoro di Michelangelo Penso si inserisce in quel fortunato filone di ricerche che ha visto numerosi artisti esplorare, con assetato desiderio di sapere, l’affascinante mondo della scienza.
In questa tradizione il suo lavoro presenta una nota distintiva: attraverso l’indagine scientifica Penso realizza nuove forme indipendenti, dotate di una vita propria, prive di valenza estetica, costituite da materiali industriali che le caratterizzano intrinsecamente; forme create per segnare lo spazio in qualità di sculture, oggetti, cioè, pensati in termini plastici per dialogare con l’ambiente circostante.
Durante l'inaugurazione, il 5 ottobre nell’ambito dell’iniziativa START, la notte bianca delle Gallerie d’arte a Genova, gli artisti saranno presenti per discutere le loro opere e il processo creativo che sta dietro a questa esposizione.
La mostra costituisce un'opportunità per il pubblico di immergersi in un'esperienza artistica che sfida le convenzioni e contribuisce a spingere i confini dell'arte contemporanea. Convergenze (im)possibili promette di essere una mostra decisamente interessante e la testimonianza della capacità dell’arte contemporanea di connetterci con il nostro passato, esplorare il presente e immaginare il futuro.
Inaugurazione giovedì 5 ottobre 2023, h. 18
Orario tutti i giorni dalle h. 16 alle 20