A Pompei si realizzerà un museo diffuso: altri 230 milioni di investimento

Il nuovo piano strategico prevede di rilanciare e sviluppare il Parco archeologico, puntando nei prossimi cinque anni ad aprire una "Grande Pompei". Con un nuovo aiutino dall'Europa

Stiamo lavorando a un grande programma di valorizzazione sostenibile dei siti archeologici del Parco e del territorio che gravita intorno, nell’ottica del ‘museo diffuso’“, così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, durante la visita del 4 ottobre ai complessi monumentali restaurati e riaperti al pubblico grazie al milionario “Grande Progetto Pompei” co-finanziato dall’Unione Europea. Il tour è stata l’occasione per accompagnare la Commissaria Ue per la Coesione e le Riforme Elisa Ferreira nel parco, da poco tornato accessibile in tutta la sua gloria.

© Parco Archeologico di Pompei
© Parco Archeologico di Pompei

Continuare lungo la direttiva del piano “Grande Pompei”

Dobbiamo essere orgogliosi di quello che siamo riusciti a fare a Pompei, soprattutto per aver speso le risorse con onestà ed efficacia, producendo risultati tangibili”, ha proseguito Sangiuliano illustrando gli interventi che hanno portato il Parco a diventare un “modello di gestione e conservazione del patrimonio culturale italiano”. “Con il successo del Grande Progetto Pompei, abbiamo superato la fase emergenziale. Bisogna ora rilanciare e sviluppare le straordinarie potenzialità del Parco e del territorio circostante“, ha sottolineato ancora il ministro, ricordando come nella domenica dei musei di ottobre 2023 Pompei sia stato il sito più visitato d’Italia, superando il Colosseo.

Visita Ferreira e Ministro Sangiuliano Pompei
Visita Ferreira e Ministro Sangiuliano Pompei

Il museo diffuso di Pompei

Il Grande Progetto Pompei è stato fondamentale in una fase delicata del sito“, ha commentato il direttore generale del Parco Gabriel Zuchtriegel. “Oggi stiamo investendo nel monitoraggio e nella manutenzione programmata, anche grazie alla collaborazione con Università e centri di ricerca per individuare soluzioni sempre più innovative di interventi. L’obiettivo è di scongiurare situazioni come quelle precedenti al Grande Progetto Pompei e dunque evitare che ci possa essere bisogno di altri interventi emergenziali”. Al che il direttore generale Musei Massimo Osanna ha ricordato: “Ora il metodo e le strategie messe in campo qui si stanno esportando e applicando al Sistema Museale Nazionale, anche grazie al PNRR“.

Visita Ferreira e Ministro Sangiuliano Pompei
Visita Ferreira e Ministro Sangiuliano Pompei

Nell’ottica dei prossimi cinque anni, Sangiuliano ha quindi chiesto a Ferreira un ulteriore sostegno da parte della Commissione europea per la piena attuazione del piano di sviluppo: “Grazie all’indispensabile supporto dell’Europa puntiamo alla realizzazione di una ‘Grande Pompei’. Sarà una rete di siti in cui nei prossimi anni investiremo più di 230 milioni di euro, insieme agli attori principali del territorio”.

Come sarà la “Grande Pompei”

Per capire in cosa consisterà questa “Grande Pompei” dovremo aspettare il 13 ottobre 2023, data in cui è fissata la presentazione al pubblico del progetto. Ciò che è stato anticipato è che si tratterà di un parco diffuso che comprende le aree archeologiche di Pompei, Boscoreale, Oplontis e Stabia e tutto il territorio circostante. Per visitare questo macro-area archeologica basterà un unico biglietto, valido per tre giorni, comprensivo di percorsi e navette che faranno la spola tutto il giorno.

In occasione dell’inaugurazione, riapriranno anche l’Antiquarium di Boscoreale, con una sala dedicata agli scavi in corso nella villa suburbana di Civita Giuliana e il carro cerimoniale rinvenutovi nel 2021, e le ville di Stabia; dopo il restauro delle coperture, infine, la villa dei Misteri avrà un nuovo impianto di illuminazione alimentato al 70% con tegole fotovoltaiche simili a quelle antiche.


Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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