Si avvicina il Polo delle Arti alla Cavallerizza Reale di Torino. Un progetto da 25 milioni di investimento
Presentato il progetto esecutivo del polo di alta formazione della città universitaria torinese. Il polo si compone di aule studio, laboratori didattici, sale teatrali, aule di composizione. E pure un collegio per studenti meritevoli
È stato presentato il progetto esecutivo del Polo delle Arti di Torino, un hub di alta formazione che prenderà forma in un’area di oltre 7mila mq della Cavallerizza Reale, edificio dichiarato Patrimonio Unesco e che in questi anni ha ospitato la manifestazione Paratissima. Il Polo, fino a non molto tempo fa illegalmente occupato, sarà dedito alle professioni del teatro musicale e di prosa, della musica elettroacustica e della composizione, della televisione e delle arti visive e dei nuovi linguaggi artistici, coinvolgendo l’Accademia Albertina di Belle Arti, del Conservatorio “Giuseppe Verdi” e la Fondazione Collegio Universitario Einaudi.
Un progetto di ampio respiro che vede la firma di Picco Architetti, Baietto Battiato Bianco e De Ferrari Architetti, gruppo vincitore della gara di progettazione bandita dal Collegio Einaudi nell’agosto del 2022 con la direzione artistica di Matteo Robiglio di Studio ETRA. L’investimento complessivo per la realizzazione ammonta a 25,5 milioni di euro (di cui 14, 4 milioni dedicati alla sfera formativa e i restanti 11,1 milioni alla parte residenziale), a cui si sommeranno ulteriori 7 milioni per il recupero e la valorizzazione delle sedi storiche dell’Accademia e del Conservatorio.
Il Polo delle Arti alla Cavallerizza Reale di Torino
Il Polo comprenderà aule studio e di composizione, spazi aperti al pubblico, laboratori didattici, una sala teatrale, una Scuola di Scenografia e un Dipartimento di Jazz e Musica elettronica. A questi si aggiunge anche un Collegio di merito per accogliere giovani studenti universitari (per un totale di 80 posti) che si avvieranno in un percorso formativo in ambito artistico e musicale.
L’obiettivo del futuro Polo delle Arti di Torino? Essere un punto di riferimento per l’attività formativa post – diploma, disponendo di master professionali di primo e secondo livello dedicati ai campi di produzione e di ricercano che approfondiscono l’interazione delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale alle arti musicali e visive.
Il Polo delle Arti di Torino: il progetto
“La storia recente della Cavallerizza Reale ci restituisce un complesso architettonico denso di stratificazioni materiche e semantiche, evidenti nelle costruzioni sei-settecentesche di Benedetto Alfieri e Amedeo Castellamonte; queste stratificazioni paiono oggi riappacificarsi in una ritrovata unitarietà, nel mix funzionale suggerito dal programma del Polo delle Arti”, sottolinea l’architetto Cristiano Picco. “Ed è sul rapporto fra le nuove funzioni insediate e l’edificio storico che il progetto fonda le proprie ragioni compositive e distributive, cercando quella legittimità necessaria alle scelte architettoniche e alle soluzioni funzionali. Posizione che guarda con favore alle differenze e ai caratteri formali delle architetture antiche, riconoscendone anche i valori meno evidenti, intrecciandoli poi con il progetto, in nuove relazioni”.
Il Polo delle Arti di Torino. Parola a Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo
“La riqualificazione del complesso della Cavallerizza reale, che abbiamo avviato insieme alla Città di Torino, all’Università degli Studi di Torino ed in accordo con Cassa Depositi e Prestiti prevede tra le altre funzioni la creazione di un hub culturale e formativo di livello internazionale in una cornice di sostenibilità e di sperimentazione, che sappia guardare al futuro”, spiega il Presidente Francesco Profumo. “Per soddisfare questo preciso proposito che, in accordo con la Regione Piemonte, la Fondazione ha sostenuto con la cifra complessiva di un milione di euro le fasi di progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, abilitando la candidatura del progetto del Polo delle Arti ai bandi ministeriali AFAM. Sono convinto che il Polo delle Arti, grazie alla sinergia progettuale proposta da Collegio Universitario Einaudi, Conservatorio Statale di Musica Giuseppe Verdi e Accademia Albertina, abbia le caratteristiche per completare la vocazione culturale e formativa del compendio settecentesco offrendo a studenti, artisti e musicisti un’infrastruttura di ricerca, produzione e formazione universitaria e post-universitaria con pochi eguali nel nostro Paese”. Vedremo se il progetto riuscirà ad ottenere i necessari finanziamenti.
Valentina Muzi
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