Armida Lombardi – Oltre le Oltrananze
Il titolo della mostra, Oltre le Oltrananze, fa riferimento al ciclo pittorico dei primi anni Duemila in cui la forma dell’ovale è ricorrente ed “esce” dalla superficie bidimensionale con l’applicazione di elementi materici.
Comunicato stampa
La Galleria Antonio Battaglia, nel cuore del quartiere di Brera a Milano, prosegue il ciclo di mostre per i vent’anni di attività in via Ciovasso 5, sempre attenta alle nuove ricerche e ad artisti da riscoprire in qualche modo legati alla scena artistica milanese e all’Accademia di Brera.
Mercoledì 11 ottobre, dalle ore 18.30 alle 21, sarà inaugurata la mostra personale dell’artista milanese Armida Lombardi. Il titolo della mostra, Oltre le Oltrananze, fa riferimento al ciclo pittorico dei primi anni Duemila in cui la forma dell’ovale è ricorrente ed “esce” dalla superficie bidimensionale con l’applicazione di elementi materici. L’artista va oltre le opere della serie Oltrananze che hanno identificato la sua ricerca anche nell’ambito della grafica con raffinate cartelle di incisioni e libri – scultura. Saranno esposti alcuni lavori di questa serie con un focus sulle opere recenti caratterizzate, queste ultime, da un’intensa ricerca cromatica di stratificazioni di colori che alludono alla terra e alla dimensione cosmica, come orizzonti sempre in divenire; sono tutte intitolate Oltre le oltrananze, acrilici su tamburato, delle dimensioni 130 x 98 cm ciascuna. Di seguito un estratto dal testo di Claudio Cerritelli nel catalogo della mostra:
“Informale, espressionismo astratto, astrazione lirica: queste definizioni sono riferimenti stilistici consueti, termini convenzionali per indicare molteplici versanti della linea aniconica della pittura contemporanea. Rispetto a questi referenti Armida esprime l’autonoma necessità di superare la pura e semplice grammatica analitica lasciando che la materia si manifesti nel divenire generativo delle forme, nel suo procedere verso altre dimensioni.
Sognando l’alterità della pittura rispetto ad altre forme di comunicazione l’artista coltiva la ricerca di un altrove ad oltranza, nessuno schema esteriore può arginare l’ardore del colore che trova in sé stesso l’origine e il destino del suo instabile affiorare. Il desiderio di vivere la dimensione enigmatica dell’oltre si rivela sia quando la luce è fatta di trasparenze impalpabili, sia quando sono le ombre a prendere il sopravvento suggerendo - come in una delle opere esposte - un vortice impetuoso intorno al buco nero dell’abisso cosmico”.
ARMIDA LOMBARDI
OLTRE LE OLTRANANZE
Note biografiche
Armida Lombardi vive e lavora a Milano.
Dopo il Liceo artistico si è diplomata in Scenografia presso l'Accademia di Belle Arti di Brera con i proff. Tito Varisco e Guido Ballo. In seguito gli interessi sono stati molteplici, dalla progettazione scenografica, all'insegnamento della stessa disciplina presso l'Accademia di Belle Arti di Brera.
Nel contempo, ha sempre mantenuto viva una personale ricerca espressiva accostandosi ai vari linguaggi artistici; dalla grafica pubblicitaria, alla ceramica modellata, alla pittura ed all'incisione, prediligendo la ricerca di materiali e tecniche nuove.
Partita da una figurazione astratta con valenze legate al mito, dove la figura veniva scomposta e ricomposta in molteplici forme, negli anni 2000 l'artista ha dedicato particolare interesse alla forma ovale nei suoi vari aspetti simbolici ed espressivi (insistendo sul logo ripetuto in ampie installazioni parietali dove le superfici ondulate e illuminate dall'alto creavano giochi d'ombre), concludendo il percorso con una cartella/libro sulla Cosmogonia, dal titolo: “Uovo cosmico / Germinazioni”, impressa presso la stamperia di Daniele Upiglio nel 2006.
La ricerca sulle possibilità che offrono i materiali plastici di essere trattati con le tecniche più svariate costituisce il campo d'azione degli anni 2009/2015, mentre la fase successiva riprende lo studio delle vibrazioni luminose sulla superficie della tela con gioco di luci/ombre radenti ed allungate. Infine avviene l'approdo all'Informale con la serie di opere “Oltre le Oltrananze” in cui l'artista svela le superfici cromatiche che sottostavano alle“Oltrananze” degli anni 2000.