A Roma la mostra con 102 artisti che racconta la storia dell’arte come un puzzle
Il progetto nato nel 2003 con 27 artisti, quest’anno è arrivato 102. Segni, colori e motivi vestono gli spazi espositivi di Palazzo Merulana all’insegna delle possibilità e le affinità tra i diversi linguaggi dell’arte
“Il mondo dell’arte è spesso paragonato a un intricato puzzle, in cui ogni pezzo rappresenta un momento, un movimento o un’opera unica”. Questo piccolo stralcio del testo critico a firma di Serenella Di Marco e Luca Ceresoli racchiude l’essenza di Tutti puzzle per l’arte 2003 – 2023. Segni per dissonanze armoniche, il progetto espositivo ospitato negli spazi di Palazzo Merulana, a cura di Bruno Aller e Marisa Facchinetti. L’idea della mostra è nata vent’anni fa con 27 artisti e oggi ne conta 102, gli stessi che abiteranno gli spazi della Fondazione Elena e Claudio Cerasi con altrettante opere – o per meglio dire, tessere – comunicanti tra loro, simboleggiando le infinite possibilità compositive e dialettiche tra i diversi linguaggi dell’arte. Tra i protagonisti in mostra spiccano i nomi di: Luigi Boille, Carlo Lorenzetti, Ninì Santoro, Bruno Conte, Lamberto Pignotti e Achille Pace, Franco Purini, Primarossa Cesarini Sforza, Maria Teresa Romitelli, Grazia Leonardi, Grazia Sernia, a cui si sono aggiunti quest’anno Tommaso Nicoletti (detto Tommy), Antonia Ciampi e Fabio Mariani.
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Tutti puzzle per l’arte: parola al curatore Bruno Aller
“L’idea della mostra nasce sin dal 2003 insieme a Marisa Facchinetti, dopo aver fondato a Roma l’associazione ‘I Diagonali’ e la galleria ‘Arte e Pensieri’. Volevamo dare una rappresentazione ‘ludica’ e allo stesso tempo ‘seria’ del nostro modo di vedere l’arte, che non si limitava a concentrarsi sulla figura dell’artista ma che, secondo noi, era la rappresentazione delle varie realtà esistenti al di là di ciò che chiedeva il mercato” spiega ad Artribune il curatore e artista Bruno Aller. “Abbiamo pensato che, partendo dalle tessere si possono incastrare linguaggi così diversi, e avremmo potuto evidenziare le differenze e le sotterranee contiguità nei lavori e nei linguaggi ancora molto vivi dell’astrazione, della poesia visiva, della declinazione di una sorta di metafisica astratta”. Dal 2003 al 2023 cosa è cambiato nel mondo dell’arte? “Sono cambiati lo sviluppo del lavoro, anche per una super produzione dell’immagine e la concezione dell’artista”, continua Aller. “Sono cresciuto a livello artistico negli anni ’70, quando ancora c’era un grande interesse (anche emotivo) tra i gli artisti e le loro opere, mentre adesso l’artista prova un senso di ‘soffocamento’ per la difficoltà di visibilità del proprio lavoro”.
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Tutti puzzle per l’arte: la mostra a Palazzo Merulana a Roma
“A Palazzo Merulana portiamo non solo lo sviluppo dell’idea iniziale che arriva oggi a 102 tessere (quindi 102 artisti) ma comprenderà anche altre due sezioni. In parallelo, noi soci fondatori de “I Diagonali” saremo presenti ciascuno con una tessera del puzzle ma anche con altre due opere. Invece, la terza sezione avrà come protagonista la raccolta di stampe Club 365, un progetto creato per favorire la conoscenza e la diffusione dell’incisione calcografica: 17 incisioni che abbiamo sviluppato con 17 artisti nell’arco della nostra esperienza di artisti – galleristi”.
Valentina Muzi
Roma// dal 13 ottobre al 19 novembre 2023
Tutti puzzle per l’arte 2003 – 2023. Segni per dissonanze armoniche
Palazzo Merulana, Roma
Via Merulana 121
https://www.palazzomerulana.it
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