Dal concept all’affissione: la lunga vita di un manifesto nel workshop organizzato alla sede milanese dell’Istituto Svizzero. Storiche pratiche di stampa da condividere con la città
Milano città dell’editoria? Milano città della stampa, in senso lato: e dunque città di tipografi, torchi e ciclostili. Milano città di attacchini. Non c’è wordpress che tenga: l’era digitale non ha ancora spazzato via, probabilmente non lo farà mai, i canali di comunicazione tabellare. Poster e manifesti, modellati e codificati secondo linguaggi specifici, frutto di […]
Milano città dell’editoria? Milano città della stampa, in senso lato: e dunque città di tipografi, torchi e ciclostili. Milano città di attacchini. Non c’è wordpress che tenga: l’era digitale non ha ancora spazzato via, probabilmente non lo farà mai, i canali di comunicazione tabellare. Poster e manifesti, modellati e codificati secondo linguaggi specifici, frutto di una costante tendenza all’innovazione linguistica e visuale. Oltre che tecnologica. Non poteva non essere Milano, allora, la sede scelta dall’Istituto Svizzero per Printed talks to the city, nuova tappa del programma Letters on Sale, riflessione sul presente e futuro della comunicazione. Uno workshop che accoglie studenti di giornalismo e graphic design: a loro il compito di elaborare un poster in tutti i suoi componenti, dall’elaborazione del messaggio allo studio dell’immagine.
Fino, ed ecco la parte più intrigante, alla composizione tipografica e relativa stampa con caratteri mobili, in piombo e legno. Un percorso che adatta strumenti storici alle urgenze della comunicazione contemporanea, usando come terreno di sfida l’intera città: perché i poster elaborati durante un workshop aperto al pubblico, che può seguire dal vivo le fasi del lavoro, finiranno realmente affissi per Milano. Salvo tornare alla sede dell’Istituto, nel mese di gennaio, per una mostra documentale destinata a fissare tutto il lavoro svolto e ad aprire la strada per una seconda tranche di manifesti. A guidare le operazioni Ludovic Balland, considerato tra i più importanti giovani maestri tipografi d’Europa: sua la nuova edizione della quarta monografia di Herzog & de Meuron, ma anche il catalogo della quinta Biennale di Berlino.
– Francesco Sala
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