Marek Zyga – CuSn10
Vecchiato Arte presenta la mostra di Marek Zyga “CuSn10″, allestita nella sede della galleria in via Dondi dall’Orologio. L’artista polacco espone per la prima volta in Italia, a Padova, le sue sculture in una mostra personale: figure umane e corpi rivestiti di lettere, numeri e simboli concepiti come forme d’arte.
Comunicato stampa
Vecchiato Arte presenta la mostra di Marek Zyga “CuSn10", allestita nella sede della galleria in via Dondi dall’Orologio. L’artista polacco espone per la prima volta in Italia, a Padova, le sue sculture in una mostra personale: figure umane e corpi rivestiti di lettere, numeri e simboli concepiti come forme d’arte.
Marek Zyga è un artista internazionale che ha esposto nei più importanti musei, gallerie e fiere dedicate all’arte contemporanea. Polacco, è nato e cresciuto a Boleslawiec, una piccola cittadina del sud ovest della Polonia ricca di fabbriche di ceramica.
Nella mostra “CuSn10”, allestita da Vecchiato Arte nel piccolo scrigno di via Dondi dall’Orologio, le sculture in bronzo dell’artista raccontano la sua scelta per il figurativo. Zyga si concentra sulla figura umana, le sue opere sono prodotti dell’immaginazione anche se si basano su figure maschili e femminili. Non ci sono persone reali a fare da modello all’artista, che allo stesso tempo richiama le statue classiche e i maestri del passato, come Michelangelo e Gian Lorenzo Bernini.
Zyga arricchisce le sue opere di simboli e numeri, che entrano a far parte della scultura stessa. La formula chimica del bronzo CuSn10, che dà il titolo alla mostra, è essa stessa un insieme di lettere e numeri.
“Le lettere per me sono una forma d’arte, simboli, una parte misteriosa del mondo in movimento e nelle parole cerco gesti e nei gesti cerco parole e queste lettere sono usate nelle mie sculture. Sono un artista figurativo: cerco di unire forme dell’arte classica al design moderno quindi tutti possono vedere il mio design nelle lettere e nelle immagini che uso sui corpi umani.”
Zyga è infatti profondamente interessato alla comunicazione interpersonale, alle persone, al loro comportamento e alle loro reazioni. Le lettere, i numeri e simboli prendono vita nelle sue opere per raccontare questa sua indagine.
Zyga ama lavorare e realizzare le sue sculture con l’argilla, arrivando poi alla fusione in bronzo: L’argilla Chamotte è stato il primo materiale plastico a capitare tra le mie mani e al quale sono rimasto fedele fino ad oggi. È un materiale insolito e affascinante, soprattutto, ha la sua struttura non uniforme. Attraverso vari modi di modellare , pressatura, formatura e fusione, cerco di far emergere la sua diversità, le numerose possibilità di forme di espressione: può essere schiacciata, strappata e infine può essere decorata in una varietà di modi usando l’ingobbio, pigmenti e smalti.
In mostra, le opere esposte sono state realizzate in bronzo, l’altro materiale che Zyga predilige per le sue creazioni: “attualmente, creo anche in bronzo. Il bronzo dà più possibilità di costruzione, è resistente alla corrosione. Le sculture possono essere collocate in giardino e in spazi pubblici. I collezionisti d’arte arricchiscono le loro collezioni con sculture in bronzo” .
Il critico Massimiliano Sabbion analizza la figura umana di Zyga: è “ un uomo del futuro che trasforma il proprio corpo in qualcosa di spettacolare e perfetto dove protesi, innesti, forme e linguaggi contribuiscono a creare un essere atemporale rivestito, a volte, da mille occhi che guardano o da una catena fatta di numeri e lettere: basta solo accordare questi simboli per creare un linguaggio nuovo dalle molteplici combinazioni.
Un individuo moderno quello raffigurato, un essere androide che ha preso forma e si incrocia tra l’umano e l’immaginario, dove si ritrovano da un lato gli aspetti reali arricchiti da un confronto di mimesi e dall’altro l’investitura di simboli e parole che lo rivestono fino a creare un essere assoluto, un ibrido tra pensiero e oggettività” .
Marek Zyga è nato nel 1968 a Boleslawiec, Polonia, dove vive e lavora.
La sua prima mostra è stata nel 2007, al Museo delle Ceramiche di Boleslawiec. Dal 2007 ad oggi ha esposto nei più importanti musei, fiere e gallerie d’Europa e America.