Cosa succede nel mondo della moda? Le novità di inizio autunno 2023
Da LVMH a Shein, cambi al vertice, invenzioni illuminate e progetti socialmente utili continuano a movimentare il fashion system, dinamico più che mai grazie a chi la moda la fa. Ecco le news che ci hanno colpito nelle ultime settimane
La moda non si ferma mai. E i mesi di settembre e ottobre 2023, finora, non hanno fatto eccezioni. Moltissime le novità che hanno riguardato il fashion system: dalle nuove direzioni creative all’evoluzione di progetti storici, agli scandali modaioli.
I cambi al vertice da Prada, Supreme, Alexander McQueen e LVMH
Settembre è iniziato con due addii di pari clamore: se da un lato è stata annunciata la fine del rapporto tra Zambernardi e Prada dopo 40 anni, dall’altro le accuse di razzismo di Tremaine Emory, il creative director di Supreme, contro lo stesso marchio per cui lavora hanno messo sotto i riflettori il brand statunitense. A seguire, Sarah Burton ha salutato Alexander McQueen dopo 26 anni presso la casa di moda. Si è poi tornati a parlare dell’ex direttore creativo di Gucci, Alessandro Michele, che sembrerebbe aver attratto l’interesse di Bernard Arnault, CEO di LVMH, per la direzione di un altro marchio. In realtà, negli ultimi mesi, le voci sul prossimo incarico di Alessandro Michele non si sono mai fermate: dapprima in riferimento a un ruolo per il rilancio di Walter Albini e successivamente per Bulgari, data la forte passione del fashion designer per il mondo dei gioielli. Staremo a vedere se si tratta dell’ennesimo rumor o meno; è però evidente quanto stia diventando instabile il fashion system e allo stesso modo lo sviluppo di un rapporto trascendentale tra l’heritage del marchio e il direttore creativo.
L’esperimento di Diego Dolcini sul red carpet di Venezia
Diego Dolcini, shoes designer da dieci anni, ha deciso di stupire tutti con la sua performance alla Mostra del Cinema di Venezia 80. Come? Indossando sul red carpet una sua creazione, in particolare un modello appartenente alla collezione Diego Dolcini per Gait-Tech che uscirà a fine ottobre 2023. Tale decisione deriva dal desiderio di voler dimostrare l’efficacia della particolare tecnologia biomeccanica inserita all’interno della suola, il cui compito sarebbe quello di alleviare il dolore provato dalle donne sui tacchi vertiginosi. La suola in questione è frutto di un materiale brevettato dall’industria italiana Gait-Tech nel 2021 e mostrato lo scorso gennaio al CES. Il gesto di Diego Dolcini ha riscosso molta ammirazione, non solo perché mette in risalto la reale passione del designer per il suo lavoro e il livello di consapevolezza acquisito negli anni riguardo la ricerca dei materiali, ma soprattutto perché ha avuto il coraggio di entrare nelle vesti del pubblico a cui si rivolge con le sue creazioni: le donne, da lui definite “eroine” nel portare i tacchi.
Nude Project apre il primo store in Italia
NUDE PROJECT, brand streetwear spagnolo in rapida ascesa, ha inaugurato il suo primo store internazionale a Milano, in Corso di Porta Ticinese 64. Ciò che attrae del marchio è la sua storia: i due under 30 Bruno Casanovas e Alex Benlloch hanno creato il brand nel 2019 quando studiavano ancora all’università. In soli quattro anni, il marchio è diventato un punto di riferimento della moda street al motto di From artists, for artists (poiché molti di questi lo hanno già indossato). Presente in più di 110 paesi, ha registrato un aumento delle vendite del +341% nel 2022 che corrisponde a un fatturato di 11 milioni di euro, contando 8,5 milioni di utenti attivi sull’ecommerce. La scelta è ricaduta su Milano per sviluppare e consolidare il proprio mercato in Italia.
#SecondHandSeptember – Fashion Revolution
#SeconHandSeptember è una sfida lanciata nel 2019 dall’ente di beneficenza Oxfam. Il suo obiettivo è coinvolgere il maggior numero possibile di consumatori in un impegno sociale volto a evitare l’acquisto di capi nuovi per tutto il mese di settembre, periodo dell’anno maggiormente associato alla settimana della moda. Fashion Revolution, movimento no-profit di rilievo nel panorama della moda circolare globale, promuove ulteriormente il messaggio di questa campagna sul sito web e sui suoi social, dove è stato possibile trovare tutte le informazioni per prendere attivamente parte all’iniziativa. Ci sono anche preziosi consigli su come trasformare lo shopping di seconda mano in una sana e duratura abitudine per il nostro armadio, perché i consumatori devono prendere coscienza del loro reale potere di acquisto per evitare la sovrapproduzione, il sovraconsumo e lo spreco.
I Fashion Awards 2023
I Fashion Awards sono la principale raccolta fondi per la British Fashion Council Foundation, ente dedito a supportare la crescita dell’industria della moda britannica. Il 5 settembre il BFC ha annunciato i candidati all’edizione 2023, che si terrà il 4 dicembre alla Royal Albert Hall. Celebrando il ruolo della moda nell’intersezione tra cultura e intrattenimento, l’evento metterà in risalto il contributo globale del sistema moda britannico durante l’anno. Per questa edizione, il BFC ha invitato i principali buyer e giornalisti internazionali a definire la lista di candidati che riceveranno il premio per le seguenti categorie: Model of the year, British Menswear designer, British Womenswear designer, New Establishment menswear e New Establishment Womenswear. I riconoscimenti del 2023 includono anche l’Isabella Blow Award for Fashion Creator, l’Outstanding Achievement Award, il Leader of Change, nonché diversi premi di riconoscimento speciale per il contributo eccezionale all’industria della moda. Infine, anche cinquanta tra i giovani talenti creativi più innovativi e stimolanti di tutto il mondo avranno un proprio spazio grazie al premio NEW WAVE: Creatives.
Shein prende d’assalto il mercato americano
Il colosso del fast fashion continua a fare passi da gigante. Con l’acquisizione di un terzo delle azioni di Sparc Group, la partnership prevede la vendita di prodotti Shein all’interno degli store di Forever 21 diffusi sul territorio nordamericano. Le conseguenze sono incalcolabili sia per il pianeta sia per le future scelte di acquisto dei consumatori americani.
Il nuovo libro di Pharrell Williams sull’arte dei gioielli
Il libro di Pharrell Williams, edito da Rizzoli, è stato rilasciato il 26 settembre: pubblicato con due copertine di colore diverso, i clienti riceveranno in modo casuale una delle versioni senza possibilità di scelta. Il tema è il connubio tra hip-hop e alta gioielleria: Pharrell Williams, con il contributo di NIGO e Tyler the Creator, parla del suo ruolo nell’evoluzione della gioielleria hip-hop, dei processi nascosti dietro la realizzazione di pezzi unici personalizzati e dell’attuale crescita di interesse da parte di collezionisti verso i più stravaganti oggetti hip-hop. Nel suo percorso artistico sono state diverse le collaborazioni registrate con importanti brand di lusso, iniziando vent’anni fa con Louis Vuitton, fino a Tiffany e Chanel. Il libro raccoglie più di 100 creazioni, che si alternano in perfetta armonia tra pezzi appartenenti alla collezione personale dell’autore e altri realizzati in collaborazione con i designer più noti del settore.
Il laboratorio di sartoria sociale firmato Coloriage
Dal 5 al 9 ottobre, gli spazi della Fondazione Sozzani di Milano hanno ospitato il pop up store di Coloriage, con il suo laboratorio di sartoria sociale: un nuovo modello circolare integrato di formazione e lavoro, dedicato a stilisti e artigiani rifugiati e migranti. Le loro collezioni mettono insieme sartorialità e manifattura italiana con influenze dal mondo, consentendo al progetto di autofinanziarsi attraverso la vendita delle collezioni prodotte dagli allievi, che sostengono i costi del progetto formativo. Un sistema etico e sostenibile, in cui si esprime una visione contemporanea della moda inclusiva, interculturale e sperimentale. Infatti, durante l’evento è stata presentata la collezione Autunno Inverno 2024 Onde, caratterizzata dall’unione tra lane italiane recuperate da deadstock e tessuti wax africani che evocano l’iconografia dell’onda, con un rimando esplicito alle xilografie giapponesi Ukiyo-e.
Giulia Bracaloni
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