Totem è il tentativo ben riuscito di riprodurre la ricerca di infinito che regna nella parte più intima dell’uomo. Partendo da segni, quasi da graffiti preistorici che prendono vita in motivi iconici topici dell’immaginario collettivo, come il Prono e il Brain Drain, Pongan (classe ’63, La Spezia) realizza cinque percorsi materici di fruizione: preziose sculture con metalli e resine, immersive opere digitali tridimensionali, proiezioni, incisioni su legno con intonaco, arazzi in tessuto. Il risultato è una mappatura di immagini che raccontano l’invisibile e il non detto, è un’opera abitabile e aperta, familiare e contemporanemente conturbante, soprattutto quando il Prono prende le sembianze di creature quasi divine nelle sculture o quelle di un alienante edificio, o ancora, quando la scultura di un grande cervello geometrizzato viene proiettata, diventando quasi un labirinto stilizzato in incessante metamorfosi fisica e mentale, in cui perdersi o ritrovarsi.
Lavinia Laura Morisco
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