Artericambi presenta la seconda edizione di Looking Up, un progetto dedicato alla ricerca di nuovi artisti e linguaggi che emergono dalla moltitudine odierna.
La mostra si ripropone come osservatorio di nuove generazioni e delle loro prospettive, tramite un’eterogeneità espressiva data dall’utilizzo di medium diversi, quali scultura, pittura, installazione e video art.
Le artiste e artisti presentati, provenienti dall’Accademia di Bologna e di Brera, si
caratterizzano per una diversa interpretazione del concetto di Looking up, arricchito di nuove sfumature.
Il loro sguardo verso l’alto, oltre l’orizzonte di ciò che è noto, porta con sé frammenti di un mondo antico: presente, passato e futuro si confondono.
La ricerca scultorea di Rachele Tinkham indaga il mondo onirico e dell’inconscio, ispirata da una narrazione favolistica sulla costruzione dei sogni. Giulia Querin, con i suoi dipinti ad olio, crea appunti visivi di archetipi e simbologie magiche, che diventano nuovi totem e figure ibride tra l’umano, l’animale e l’inanimato.
Samuele Bartolini attraverso un’installazione di stampe lenticolari, gioca sul punto di vista e sull’ambivalenza della visione. Infine, l’opera video di Elisabetta Laszlo racconta l’imprevedibilità dei destini umani, in un sottile equilibrio tra volontà e casualità.
Aleggia su tutta la mostra una tensione irrazionale e surreale. Appare un’inquietudine per l’incertezza del futuro, alleggerita però da una nota di gioco e di fresca ironia.