Alla Festa del Cinema di Roma i documentari su Anna Paparatti e Clotilde Brewster Peploe
Presentati alla Festa del Cinema di Roma, due documentari raccontano la vita di due artiste di grande talento e intuizione. Una è Anna Paparatti e l’altra è Clotilde Brewster Peploe
Fabiana Sargentini racconta la madre Anna Paparatti in La pitturessa e Lola Peploe segue le orme della nonna Clotilde Brewster Peploe in Grandmother’s Footsteps. I due documentari sono stati presentati alla Festa del Cinema di Roma e restituiscono due racconti interessanti, personali e di ricerca emotiva, fisica e concettuale. Ritratti di artiste attraverso presente, passato, opere e legami familiari. Cosa vuol dire ‘creatività’ per Anna Paparatti? Cosa ha rappresentato la Grecia per Clotilde Brewster Peploe?
“La Pitturessa”, il documentario su Anna Paparatti
Anna Paparatti: 87 magnifici anni e ancora tanta voglia, non solo di raccontare, ma soprattutto di inventare, disegnare, costruire mandala, labirinti e giochi dell’oca, comprar matite e pennarelli. Una delle straordinarie figure che animarono la Roma delle avanguardie artistiche degli anni ’60 e ’70, artista, scopritrice e musa, compagna storica di Fabio Sargentini, dalla cui galleria L’Attico passarono artisti e intellettuali, oggetto di una mostra nel 2021 e poi, nel 2022, chiamata da Maria Grazia Chiuri a curare le scenografie delle sfilate della Maison Dior.
Anna Paparatti oggi è protagonista del film girato dalla figlia Fabiana Sargentini: un’immersione negli oggetti, i caftani, le sciarpe, i gioielli, gli idoli buddhisti della casa di Anna, un dialogo curioso e molto umano tra madre e figlia, un percorso nella vita, nei ricordi, nelle foto di entrambe. Fabiana Sargentini, regista de La pitturessa, decide di raccontare la madre ora, insieme a lei e non come memoir. Mostra una donna dalla grande vitalità, divertente, che continua a creare e che ha piena coscienza e consapevolezza di quello che le è successo di bello e meno bello nella vita. Il rapporto tra madre e figlia rende il documentario ancora più vivo e intimo.
“Grandmother’s Footsteps”, l’opera prima di Lola Peploe
Lola Peploe, anche nipote di Bernardo Bertolucci, decide di realizzare la sua prima opera da regista e lo fa attraverso un documentario dedicato alla nonna “Cloclo”, come la chiamava lei. Realizza questo film mentre aspetta il suo primo figlio e si interroga su come allineare la maternità con l’essere un’artista. È così che Lola Peploe inizia un dialogo con Clotilde Brewster Peploe attraverso i ricordi e i quadri di paesaggi. Clotilde Brewster Peploe è stata una nomade estetica, uno spirito libero, e ha trovato in Grecia il luogo dell’incanto e della passione. Lola decide di seguire le sue orme e tornare alle isole Cicladi dove Cloclo ha trascorso gli ultimi venti anni della sua vita. Ricostruisce la vita della nonna mentre vaga per le strade di Amorgos alla ricerca del suo vecchio studio di pittura. Una navigazione tra passato e presente, alternando incontri inaspettati, filmati super8 girati dal padre e registrazioni vocali di Cloclo che raccontano la sua vita. Il film include la voce di Charlotte Rampling e l’ultima apparizione cinematografica di Bertolucci.
Margherita Bordino
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