Le scenografie del film Asteroid City di Wes Anderson in mostra a Milano
Il regista è al suo undicesimo film. Alla Fondazione Prada di Milano è sempre presente perché il bar del museo è un suo progetto. Ora le sue scenografie vanno proprio in mostra
La galleria Nord di Fondazione Prada ospita una mostra assai particolare, “Wes Anderson – Asteroid City: Exhibition”. Sono le scenografie originali del nuovo film, Asteroid City del regista statunitense. È un’esperienza particolare in cui lo spettatore dovrebbe prestare un’attenzione particolare ai mille dettagli che gli stanno intorno. Ricostruzioni storiche attente al periodo in cui si svolge il film, gli anni Cinquanta: una Olivetti Lettera 44, è sul tavolo dello scrittore, scarpe e abiti d’epoca, dolciumi, persino i bastoncini dei ghiaccioli buttati per terra. Il film è ambientato in una città americana di invenzione, collocata nel deserto. I due punti di riferimento del luogo sono il cratere di un meteorite e l’osservatorio astronomico. Il film, l’undicesimo del regista, è stato presentato all’ultimo Festival di Cannes.
Il film Asteroid City
Il film è stato girato nella periferia di Chinchón, nei pressi di Madrid, in Spagna. Le scenografie sono state progettate da Adam Stockhausen, da molto tempo collaboratore di Anderson e vincitore del premio Oscar per The Grand Budapest Hotel nel 2014.
All’entrata nello spazio il visitatore si trova sulla destra un’infilata di distributori automatici di snack, sigarette, bibite. Se si guarda bene, tuttavia, si coglie che una delle macchine distribuisce munizioni. Tutto appare tranquillo, ma si tratta soltanto di un’apparenza. Chi vuole una pistola può averla e può anche caricarla senza problemi.
In scena sono una cabina telefonica, dei coloratissimi cartelloni pubblicitari, bandiere, segnali stradali, un trenino elettrico. E tanti, tanti accessori che riescono a esprimere perfettamente le atmosfere alle quali Anderson ci ha abituati.
I film da Wes Anderson a Frank Capra
Per creare le scene di Asteroid City, Anderson e Stockhausen hanno guardato a parecchi film degli anni ’50 da Bad Day at Black Rock un film del 1955 con Spencer Tracy, all’angosciante L’asso nella manica del 1951 a Baciami, stupido, una deliziosa commedia di Billy Wilder. Ma i riferimenti vanno anche molto più indietro, a uno dei capolavori del cinema del New Deal, Accadde una notte di Frank Capra girato nel 1934.
È questa una mostra immersiva che bisognerebbe vivere totalmente, come una sorta di viaggio a ritroso, in cui, chi guarda, diviene, a tutti gli effetti, uno dei personaggi del film.
Angela Madesani
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