Emilio Isgrò vuole aprire una fondazione e un museo nello studio a Milano

Il celebre artista ha rivelato l'intenzione di lasciare le proprie opere in eredità alla cittadinanza, in quella che diventerà a tutti gli effetti una casa-museo a NoLo. Che già comincia ad aprirsi

Un dono imperituro alla città di Milano: sarà questo il destino delle opere realizzate in tutta una vita dal “padre delle cancellature”, l’artista concettuale Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, 1937). Il leggendario poeta, giornalista e artista siciliano, ormai ultra-ottuagenario, ha dichiarato infatti in un’intervista al Corriere della Sera l’intenzione di affidare il proprio patrimonio alla cittadinanza aprendo al pubblico il suo studio nel capoluogo lombardo, in via Martiri Oscuri 5. Qui, nel cuore di una NoLo sempre più aperta, sarà una Fondazione ad hoc a regolare la fruizione del patrimonio, trasformando a tutti gli effetti lo spazio in una nuova casamuseo, che andrà ad aggiungersi alle molte già presenti nel circuito milanese.

Il patrimonio di Emilio Isgrò alla città di Milano

Come anticipato in un’altra intervista (sempre al Corriere) di qualche mese fa, l’artista concettuale ha stabilito la destinazione delle opere facendo testamento, decidendo con l’aiuto della moglie e giornalista Scilla Velati che, non avendo eredi diretti, il suo patrimonio debba essere messo a disposizione di quella Milano che (nonostante una vita di viaggi intercontinentali, dalla Spagna franchista all’America di Kennedy) lo adottò appena diciottenne. “Io e Scilla siamo al lavoro su una fondazione: gestirà molte opere, in larga parte a disposizione della città. Ce ne sono altre inalienabili e altre ancora da vendere per finanziare la fondazione stessa: voglio che, pur autonoma, collabori con il settore pubblico“, aveva detto Isgrò al Corriere lo scorso giugno. Evitando così la donazione diretta: “Ho visto lasciti finire bloccati, mal accolti, per difficoltà dei destinatari a trovare spazi, a fare manutenzione. Preferirei evitare“.
Le opere, di cui sarà così garantita la protezione, diventeranno “un’eredità intellettuale per la città che mi ha accolto 67 anni fa. Io ho avuto tante porte aperte. Oggi per i giovani artisti purtroppo non è così“.

Emilio Isgrò firma la speciale edizione di grande formato della Grande Enciclopedia, 2019 Courtesy Treccani Arte
Emilio Isgrò firma la speciale edizione di grande formato della Grande Enciclopedia, 2019 Courtesy Treccani Arte

La preservazione e diffusione del patrimonio di Emilio Isgrò

Un primo nucleo della Fondazione, in realtà, esiste già, ed è stato aperto al pubblico nella passata edizione di MuseoCity, a marzo 2023. Proponendosi come “luogo privato e pubblico insieme”, l’Istituto Emilio e Scilla Isgrò è aperto a studenti, artisti e associazioni che “intendano approfondire la conoscenza di un originale linguaggio che ha mutato le sorti dell’arte contemporanea. L’Istituto ha come obiettivi principali la divulgazione dell’opera artistica e intellettuale di Isgrò e la promozione della cancellatura come linguaggio artistico“.

Lo spazio di via Martiri Oscuri, oggi aperto su appuntamento, è composto dalle Stanze (in cui viene presentata una selezione storica e ragionata dell’opera visiva dell’artista) e da una Sala dedicata a eventi artistici e letterari (dalle presentazioni di libri alle letture di poesia). Un lavoro di divulgazione e ricerca, che va sostanzialmente ad affiancare quello (più formale) dell’archivio di Isgrò, finalizzato a garantire l’autenticità delle opere sul mercato, a collaborare con le istituzioni culturali e i ricercatori, e infine a catalogare l’intera produzione dell’artista in vista della pubblicazione nel 2024 di un Catalogo ragionato, curato da Bruno Corà per i tipi di Skira.

Giulia Giaume

www.emilioisgro.info/it/

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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