Tutti i premiati alla Festa dell’Architetto 2023. Il Trentino Alto Adige trionfa

È uno studio di Brunico ad aggiudicarsi il Premio Architetto italiano, assegnato ogni anno dal Consiglio Nazionale degli Architetti. Trentino Alto Adige in vetta anche con il riconoscimento riservato agli emergenti

I riconoscimenti assegnati agli architetti rappresentano “un momento per riflettere sul ruolo dell’architettura e sul futuro delle nostre città”, nonché “uno strumento importante per promuovere l’architettura e il lavoro degli architetti”, per dirla con le parole del presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Francesco Miceli. Non ha fatto eccezione la Festa dell’Architetto 2023, che ha visto il Trentino Alto Adige spiccare nuovamente come “isola felice” nel contesto nazionale: un’area cioè in grado di promuovere, sostenere e accogliere processi virtuosi, e nella quale anche gli emergenti riescono a trovare terreno fertile per le proprie carriere. Entrambi i premi attribuiti dalla giuria, presieduta dall’architetto e professore spagnolo José Ignacio Linazasoro e quest’anno particolarmente incline a valutare progetti legati “ai valori della sostenibilità ambientale ed economica e della cura sociale”, raggiungono infatti le province di Trento e Bolzano, sedi degli studi vincitori e luoghi in cui sono state realizzate le opere selezionate.

Pedevilla architects è L’architetto italiano 2023

Composta da Javier Arpa Fernández (The Why Factory) accademico e ricercatore, Federico Aldini, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Milano, Alessandra Segantini per C+S, Alberto Lessan per Balance Architettura (entrambi vincitori della passata edizione), e da Alessandra Ferrari, responsabile del Dipartimento Cultura del CNAPPC, la giuria ha attribuito allo studio pedevilla architects il Premio Architetto/a italiano/a per il progetto della Casa di Riposo Santa Barbara, ultimata nel 2022 a San Leonardo in Passiria (BZ).

La motivazione precisa che “dall’analisi delle cinque opere presentate (evidenziando il carattere speciale sia in termini economici che paesaggistici del contesto altoatesino che è Regione a statuto speciale), la giuria ha apprezzato la capacità degli architetti di rendere coerenti le diverse scale del progetto, dall’inserimento paesaggistico al dettaglio costruttivo (che non è mai convenzionale o scontato), la capacità di tradurre il linguaggio vernacolare reinventandolo con l’utilizzo di forme e materiali differenti raffinati e contemporanei ma, al contempo, fortemente legati al territorio, la capacità di rigenerare l’esistente reinventando le tecniche costruttive locali e traghettandole a una nuova contemporaneità che si nutre di quelle radici. I progetti presentati, inseriti in paesaggi rurali montani, evidenziano una particolare attenzione e cura che riflette i valori della sostenibilità ambientale, della cura sociale, ma anche della sostenibilità economica. Quest’ultimo aspetto, solitamente sottovalutato, soprattutto nei lavori pubblici come la casa per anziani, è una sfida per l’architettura contemporanea che gli architetti sembrano aver vinto”.

01 Labics Palazzo dei Diamanti Tutti i premiati alla Festa dell’Architetto 2023. Il Trentino Alto Adige trionfa
Labics, Maria Claudia Clemente, Francesco Isidori. Palazzo dei Diamanti – Il progetto dello spazio espositivo. Ferrara, 2023 foto ©Marco Cappelletti

Menzione per Labics con Palazzo dei Diamanti a Ferrara

Sul podio, come “prima menzione”, anche l’intervento di rinnovamento di Palazzo dei Diamanti a Ferrara, completato da Labics nell’anno in corso, che è stato giudicato dalla commissione come “un caso emblematico della difficoltà di operare in un contesto vincolato, e quindi della grande capacità dello studio di saper mediare le tensioni tra i diversi attori coinvolti nel processo progettuale. Il lavoro complessivo dello studio manifesta una esemplare capacità di intervento a tutte le scale”.

Seconda e ultima menzione per SON Cascina San Carlo a Milano, degli studi B22 e Carlo Venegoni, edificio valutato come “particolarmente rilevante per la capacità di instaurare un rapporto con la città, per la sensibilità delle soluzioni in riferimento all’utenza fragile e per il valore compositivo e formale“.

08 CampomarzioMoresco Centro sportivo S. Martino in Passiria Tutti i premiati alla Festa dell’Architetto 2023. Il Trentino Alto Adige trionfa
Pietro Vincenzo Ambrosini, Michele Andreatta, Alessandro Busana, Daniele Cappelletti, Enrico Lunelli, Michele Moresco. Centro sportivo S. Martino in Passiria (BZ), 2023. foto ©Davide Perbellini

Campomarzio + Michele Moresco vincono come Giovane Talento

Infine, nella sezione riservata ai nomi emergenti dell’architettura italiana, si sono distinti il collettivo Campomarzio + Michele Moresco, che hanno ricevuto il Premio Giovane Talento dell’Architettura italiana per il Centro sportivo S. Martino in Passiria, in provincia di Bolzano. Insieme i due studi, di base a Bolzano e a Trento, hanno vinto il concorso internazionale indetto per questo intervento pubblico. Secondo i giurati, il loro edificio “si innesta in modo sensibile nel paesaggio, senza rinunciare a costruire un nuovo elemento forte e identitario per la comunità. La semplicità delle soluzioni costruttive riflette un uso sapiente dei materiali e dei dettagli costruttivi che è sempre ricercato ed elegante. Basandosi su questi elementi, la giuria ha apprezzato sia il lavoro presentato, sia la traiettoria di ricerca del Collettivo Campomarzio che, coniugate insieme, sono importanti traiettorie di crescita”.

Laureatasi nel 2009 all’USI – Accademia di Architettura, Camilla De Camilli è stata menzionata per la Casa del Custode (2022) di Bologna, ovvero “un progetto che denota un sapiente uso dei materiali e delle tecniche costruttive messe in forma attraverso uno studio raffinato ed elegante del dettaglio costruttivo che rappresentano una importante traiettoria per raggiungere la maturità espressiva”, come precisa la menzione.

Valentina Silvestrini

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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