Il 2024 di Palazzo Strozzi a Firenze. Le mostre di Anselm Kiefer ed Helen Frankenthaler
La Fondazione fiorentina anticipa la programmazione espositiva dell’anno che verrà, forte di un crescente numero di presenze, celebrato con il record del 2022 e ripreso nel 2023. Protagonista del 2024 la grande arte internazionale del secondo Novecento
Il 2022 è stato l’anno dei record, con un numero di presenze (oltre 340mila presenze) che ha premiato progetti espositivi ambiziosi, frutto di una programmazione partecipata con artisti, centri di ricerca e istituzioni culturali del territorio. E prosegue in scia il 2023 di Palazzo Strozzi, che, nella Firenze recentemente scossa dalla (incauta) polemica di Eike Schmidt sul rapporto tra il capoluogo toscano e l’arte contemporanea, rappresenta un solido punto di riferimento di produzione e divulgazione artistica e culturale.
La programmazione espositiva di Palazzo Strozzi nel 2024
All’attivo, dal 2006 a oggi, la Fondazione Palazzo Strozzi, presieduta da Arturo Galansino, ha una storia espositiva che supera le 60 mostre, spaziando dall’arte antica alla contemporanea: gli ultimi grandi successi di pubblico si devono al progetto su Donatello in collaborazione con i Musei del Bargello e alla personale di Olafur Eliasson, mentre da poche settimane gli ambienti rinascimentali del palazzo progettato da Benedetto di Maiano ospitano le monumentali installazioni di Anish Kapoor, in un percorso ideato e realizzato con lo stesso artista anglo-indiano. Ma si preannuncia altrettanto ambiziosa la programmazione per il 2024, ancora all’insegna della grande arte moderna e contemporanea internazionale: “Anselm Kiefer sarà protagonista in primavera con una grande mostra dal titolo Angeli caduti, creata per Palazzo Strozzi, che mostrerà la perdurante e originale forza della sua riflessione e della sua produzione tra storia e presente, materiali e pensiero”, anticipa Galansino, circa l’appuntamento più atteso della prossima stagione espositiva.
La mostra di Anselm Kiefer a Palazzo Strozzi
Angeli caduti aprirà il 22 marzo, per protrarsi fino al 28 luglio. Di Anselm Kiefer (Donaueschingen, 1945), da sempre concentrato a indagare i temi della memoria, del mito, della guerra e dell’esistenza, attraverso svariati mezzi espressivi, arriveranno a Firenze opere storiche e nuove produzioni, in dialogo con l’architettura di Palazzo Strozzi. A cura di Galansino, la mostra si proporrà come visione d’insieme sul lavoro dell’artista tedesco, che non rifugge, e anzi indugia sugli ossimori, tra figura e astrazione, natura e artificialità, creazione e distruzione, per generare una spazio di ripensamento sui drammi della storia umana.
La mostra di Helen Frankenthaler a Palazzo Strozzi
Nell’autunno 2024 (dal 28 settembre e fino al 26 gennaio 2025) sarà la volta di Helen Frankenthaler (New York, 1928 – Darien, 2011), con la mostra realizzata in collaborazione con l’omonima Fondazione di New York. Dipingere senza regole è il titolo dell’esposizione, a cura di Douglas Dreishpoon, che “permetterà di scoprire l’arte libera e non convenzionale di una artista che ha segnato la storia della pittura e la figura della donna nel mondo dell’arte”, sottolinea Galansino. Si tratta, in questo caso, di illuminare la personalità di una delle più importanti artiste americane del Novecento – dedita a esplorare nuove relazioni tra colore e forma, cogliendo il valore dell’improvvisazione e dell’immaginazione per spingersi oltre i canoni e le regole della pittura – attraverso un’ampia selezione di opere realizzate tra il 1953 e il 2002 provenienti dalla Helen Frankenthaler Foundation e in prestito da musei internazionali e collezioni private. I lavori dell’artista saranno posti a confronto con alcune opere di suoi contemporanei – da Anthony Caro a Morris Louis, Robert Motherwell, Kenneth Noland, Jackson Pollock, Mark Rothko, David Smith, Anne Truitt – in parte provenienti dalla collezione personale di Frankenthaler.
Durante l’anno saranno inoltre sviluppate installazioni e attività per il cortile di Palazzo Strozzi e una ricca offerta di public program, destinata a pubblici diversi. Parteciperanno a questo fermento anche gli spazi della Strozzina.
Livia Montagnoli
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