Il Ministro Sangiuliano vuole acquistare dalla Francia un disegno di Leonardo. Sgarbi dice che è falso
Un’opera (presunta) del maestro italiano sta facendo discutere e vede in posizioni opposte il Ministro della Cultura Sangiuliano – che vorrebbe acquistare l’opera dalla Francia – e il suo Sottosegretario Vittorio Sgarbi che sostiene non sia di Leonardo. Ecco tutta la vicenda
Il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano sta seguendo con grande attenzione le notizie riguardantiLo Studio per il martirio di San Sebastiano, la presunta opera di Leonardo da Vinci (Anchiano, 1452 – Maniero di Clos-Lucé, 1519) che, se fosse attribuita all’artista, il Ministero vorrebbe acquistare e portare in un museo italiano. “Saranno gli esperti, in Italia ne abbiamo di autorevolissimi, a dire se è davvero di Leonardo e a definirne il valore”, ha dichiarato Sangiuliano in merito all’opera. “Se dovesse essere confermata l’attribuzione del disegno al genio italiano e se l’opera dovesse veramente finire all’asta, il Ministero, attraverso gli organi competenti, verificherà tutte le strade possibili, incluso il coinvolgimento di soggetti privati e mecenati, per avanzare un’offerta d’acquisto ponderata e giusta e destinare l’opera a un grande museo pubblico italiano”.
L’opera di Leonardo Da Vinci. Lo scontro Sgarbi – Sangiuliano
Se il Ministro è di questo avviso, il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi è di parere diametralmente opposto. Secondo il critico d’arte il disegno sarebbe erroneamente ritenuto di Leonardo, frenando così gli entusiasmi di Sangiuliano. “Sprovveduto chi lo volesse acquistare, anche a un centesimo della cifra richiesta. Il disegno non è di Leonardo ed è mediocre”, ha dichiarato Sgarbi. L’opera, che attualmente si trova in Francia ed è di proprietà di un medico che l’avrebbe ritrovata tra le carte di suo nonno defunto, è stata richiesta dal Louvre, ma il proprietario si sarebbe rifiutato di venderla al museo. Ed è stato proprio questo rifiuto a riaccendere le speranze di un possibile acquisto da parte dell’Italia, che sta già pensando a dove esporlo: a Milano, alla Pinacoteca di Brera o a Palazzo Citterio. Ma Sgarbi è tranchant: “se c’è un’idea ingenua è quella di credere di assicurare all’Italia un’opera che la Francia non vuole. Il disegno, a evidenza, non è di Leonardo, e non vale i dieci milioni che una leggenda, basata sul pettegolezzo, indica come l’offerta del Louvre al proprietario. Questa offerta non è mai esistita. Il disinteresse reale delle vere autorità politiche e culturali francesi è dimostrato dal fatto che autorizzano senza rimpianti l’esportazione del disegno”, ha sottolineato Sgarbi. “Chi sta al Ministero della Cultura dev’essere competente o prudente, per salvaguardare il bene più prezioso che è la reputazione, sempre minacciata da una stampa faziosa e tendenziosa”.
Gloria Vergani
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