EDI Global Forum 2023. Ecco com’è andato il summit sull’educazione museale di Napoli

Si è conclusa con successo la quattro giorni del forum promosso dalla Fondazione Morra Greco per riflettere sul ruolo della didattica museale e sulla funzione educativa della cultura

Anche questa seconda edizione dell’EDI Global Forum for Education and Integration è stata un successo, superando la prima edizione. L’evento si è svolto sempre a Napoli, dal 24 al 27 ottobre, grazie all’iniziativa della Fondazione Morra Greco e al contributo della Regione Campania, che ha creduto nell’idea di Maurizio Morra Greco. Sono state portate a Napoli realtà come il Museo Reina Sofìa di Madrid, il Raw Material Company del Senegal, il Victoria & Albert Museum di Londra, lo Stedelijk Museum di Amsterdam e il MoMA di New York, i cui responsabili dei dipartimenti Education fanno parte del comitato scientifico dell’evento. “Negli ultimi giorni abbiamo assistito ad alcuni workshop ed eventi molto arricchenti che ci hanno permesso di connetterci e scambiare idee ed esperienze sul tema dell’educazione alle arti e alla cultura”, sottolineano gli organizzatori, soddisfatti del lavoro svolto da tutti i partecipanti, relatori e coordinatori dei workshop che si sono uniti alla discussione a Palazzo Caracciolo di Avellino, quartier generale della Fondazione nel cuore del centro storico di Napoli, e nelle altre sedi della manifestazione.

I partecipanti all’EDI Global Forum 2023

Sono stati quattro giorni di confronto e dialogo sui temi dell’accessibilità (grazie a Metaverso e Intelligenza Artificiale), del benessere, della diversità, della sostenibilità e dell’inclusione attraverso i linguaggi della cultura e dell’arte, che ha raccolto l’adesione di 190 istituzioni da tutto il mondo, in rappresentanza di 29 Paesi e di tutti e 5 i continenti. Insomma, un evento che non c’era e che è riuscito a dare una risposta a tutto un settore a livello globale.

Dall’incontro di realtà diverse è scaturita una riflessione su quello che sarà il futuro dei musei, che oggi sono chiamati a rispondere a questioni di accessibilità, battersi contro le più varie forme di esclusione – come razzismo, abilismo e classismo nelle arti – e imparare a sfruttare al meglio le vaste opportunità offerte dalle tecnologie digitali. Con l’obiettivo di rendere le istituzioni culturali più rilevanti e aperte, superando le logiche di mera conservazione delle collezioni per diventare attori dinamici della società. E ancora, i Musei saranno sempre più impegnati a mettere la sostenibilità ambientale e sociale al centro dei loro processi decisionali.

Con EDI Global Forum l’opera di Bruegel a Capodimonte arriva nel Metaverso

Altro highlight di questa quattro giorni di incontri e discussioni tra musei, università, accademie, istituzioni e associazioni culturali del terzo settore, artisti, operatori, curatori, imprese e altre figure della società civile, è stata l’opportunità di realizzare un esperimento straordinario: il team di Olimaint – storica realtà italiana attiva nel settore della realtà aumentata ha scansionato in presa diretta il dipinto La Parabola dei ciechi (De parabel der blinden) dell’artista rinascimentale olandese Pieter Bruegel il Vecchio (1568), una delle opere più importanti della collezione del Museo e Real Bosco di Capodimonte, per poi trasferirla nel Metaverso. Questo processo ha permesso non solo di ricostruire tutti i dettagli del dipinto, comprese le sfumature meno esplicite, ma anche di trasformare l’opera d’arte in un mondo immersivo, pronto per essere esplorato attraverso l’uso di realtà aumentata e intelligenza artificiale. Sylvain Bellenger, direttore del Museo, è stato tra i primi a sperimentare questo viaggio immersivo e a muoversi nell’opera, “ancor prima dell’arrivo della tecnologia guardare un quadro significava compiere un viaggio. Oggi diventa un’esperienza straordinaria, che modifica, ampliandolo, il concetto stesso di realtà”, ha sottolineato il direttore del Museo di Capodimonte, il quale aveva già avviato un progetto scientifico che porterà, entro il 2027, alla digitalizzazione dell’intero patrimonio di opere esposte nelle sale e conservate nei 5 depositi del museo che ammonta a circa 49mila unità.

Documentazione fotografica a cura di Maurizio Esposito; Fotografie di Maurizio Esposito, Valeria Laureano, Amedeo Benestante, Alessandro Gattuso, Serena Schettino; Courtesy Fondazione Morra Greco
Documentazione fotografica a cura di Maurizio Esposito; Fotografie di Maurizio Esposito, Valeria Laureano, Amedeo Benestante, Alessandro Gattuso, Serena Schettino; Courtesy Fondazione Morra Greco

EDI Global Forum 2023. Dalla città alla periferie

L’obiettivo di abbracciare, con le attività del Global Forum, la città di Napoli – attraverso una presenza sempre più diffusa sul territorio – si è tradotto in iniziative come ‘A rareca rarechea (con alberi “parlanti” che raccontano, attraverso un QR code, le storie dei cittadini che se ne prendono cura; un progetto derivato da un’idea dell’artista Antonella Raio e progettato dagli studenti del Corso di Laurea in Design per la Comunità dell’Università degli Studi di Napoli Federico II) e Informal Lunch (una pizza collettiva, preparata con ingredienti provenienti da varie culture del mondo e portavoce di un messaggio di convivenza – una performance artistica di Eugenio Tibaldi che ha visto anche il coinvolgimento della Cooperativa Sociale Dedalus). Le attività di EDI Global Forum non si sono però fermate a Napoli ma hanno toccato anche le periferie – in particolare l’area di Caivano – e hanno visto il coinvolgimento diretto di vari musei della Campania, tra cui la Certosa e Museo di San Martino e il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, oltre che i poli universitari cittadini.

Documentazione fotografica a cura di Maurizio Esposito; Fotografie di Maurizio Esposito, Valeria Laureano, Amedeo Benestante, Alessandro Gattuso, Serena Schettino; Courtesy Fondazione Morra Greco
Documentazione fotografica a cura di Maurizio Esposito; Fotografie di Maurizio Esposito, Valeria Laureano, Amedeo Benestante, Alessandro Gattuso, Serena Schettino; Courtesy Fondazione Morra Greco

EDI Global Forum 2023. La Giornata Federiciana: focus su nuove forme di educazione

Ancora nell’ottica di fare da trait d’union tra lo scenario globale e quello più locale, la rete di EDI Global Forum ha visto la presenza di anche altri rilevanti attori regionali e locali chiamati a essere i protagonisti di alcune sessioni. In particolare, grazie alla partnership con l’Università degli Studi di Napoli Federico II, si è voluto insistere sulla dimensione di ricerca scientifica relativa ai temi dell’education e dell’innovazione. Questa relazione si è rafforzata con la Giornata Federiciana del 26 ottobre, durante la quale le attività di EDI sono state ospitate nella sede storica di San Marcellino, tra confronti e focus group tematici con ospiti
internazionali per indagare, creare e promuovere nuove forme di educazione attraverso una nuova comprensione della missione educativa del Museo. “Sviluppando un dialogo collaborativo tra la struttura didattica e di ricerca della Federico II”, hanno spiegato i suoi relatori, “con le nostre pratiche educative consolidate da tempo, l’obiettivo è quello di guardare non solo all’obiettivo formativo, ma anche alle sue implicazioni sociali attive”. L’iniziativa rientrava nell’ambito del progetto Vivi Federico II in vista delle celebrazioni degli 800 anni dell’Ateneo federiciano.

EDI Global Forum rientra nel Piano Strategico Cultura e Beni Culturali Programmazione 2023 ed è finanziato dalla Regione Campania, Direzione Generale Politiche Culturali e Turismo, a valere sui fondi europei del POC Campania FESR 2014/2020

Claudia Giraud

Edi Global
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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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