Iniziata Paris Photo 2023, la più importante fiera di fotografia apre al digitale

Al Grand Palais Éphémère di Parigi torna una delle manifestazioni più importanti d’Europa legate al medium fotografico. Cresce la presenza di donne e il numero di gallerie italiane

Si protrarrà fino a domenica 12 novembre 2023 Paris Photo, tra le più importante fiere internazionali della fotografia. Come di consueto, dalla fotografia storica ai progetti emergenti, alle ultime tendenze contemporanee, la manifestazione offre un ambizioso programma di mostre, conversazioni, firme d’artista e visite guidate.

Paris Photo 2023. Photo Florent Drillon
Paris Photo 2023. Photo Florent Drillon

Paris Photo 2023 e la fotografia nell’era digitale

La novità del 203 è il focus dedicato alla fotografia nell’era digitale: per la prima volta, una fiera europea mette in mostra artisti che integrano le pratiche digitali nel loro lavoro, per esplorare la frontiera tra arte, tecnologia e digitalizzazione (Intelligenza artificiale, algoritmi, app, Nft, blockchain). Sono quattro le mostre collettive tematiche e cinque le personali con il coinvolgimento di nove gallerie d’arte contemporanea e piattaforme all’avanguardia nell’utilizzo della tecnologia. Tra gli artisti coinvolti, anche l’italiano Paolo Cirio, presentato dalla galleria NOME di Berlino.
Un fitto programma di conversazioni indaga il tema con la partecipazione, tra gli altri, di Thomas Seelig, che dirige la collezione fotografica del Museo Folkwang di Essen, Marco de Mutiis, Digital Curator presso il  Fotomuseum Winterthur (Svizzera), gli artisti Anna Ridler, Kevin Abosch Sofia Crespo e, in collaborazione con il Cnap, il Centro nazionale di arti plastiche, gli artisti emergenti della scena francese Sébastien Arrighi, Louise Desnos, Nina Ferrer-Gleize, Gilberto Güiza-Rojas e Carly Steinbrunn.
L’immagine digitale in rete ha dato vita negli ultimi decenni a nuovi formati visivi e abitudini culturali che si stanno evolvendo a un ritmo incalzante” spiega Nina Roehrs,  curatrice della sezione e fondatrice di Roehrs & Boetsch nata come galleria nel 2015 e poi evoluta in società di consulenza per esaminare e promuovere l’influenza della digitalizzazione sull’arte e sulla società “In molte opere di questo nuovo settore, la comprensione tradizionale di generi artistici consolidati come la pittura, la scultura e la fotografia viene messa in discussione”.
Presentare opere d’arte digitale nella più importante fiera internazionale di fotografia costituisce anche un segno del valore commerciale dei nuovi media.

Zanele Muholi Ntozakhe II, Parktown 2016
Zanele Muholi Ntozakhe II, Parktown 2016

Paris Photo 2023. Il supporto alle artiste

Alla scoperta della nuova scena artistica punta anche la sezione Curiosa. Con sedici gallerie per nove Paesi coinvolti (Argentina, Australia, Germania, Belgio, Canada, Francia, Italia, Taiwan e Svizzera), propone sedici progetti di artisti “che utilizzano le molteplici dimensioni dell’immagine attraverso una diversità di pratiche, in grado di offrire nuove forme di collaborazione”, racconta la curatrice Anna Planas. Curiosa ha aperto con il progetto In tempo reale dell’argentina Vivian Galban che, per i quattro i giorni della fiera, utilizzerà una camera oscura invitando i visitatori a scattare un ritratto di se stessi. Felipe Romero racconta invece la routine e il tempo sospeso di un gruppo di giovani migranti marocchini, Hoda Afshar ritrae donne iraniane emigrate in Australia che intrecciano i capelli e seguono le rivolte da lontano; le stampe di Illanit Illouz si concentrano sul Mar Morto, frontiera naturale tra Israele, Cisgiordania e Palestina, evocando memoria e scomparsa. Temi che riecheggiano nelle immagini di Nhu Xuan Hua che, attraverso un intervento digitale su foto d’archivio di famiglia, esplora l’effetto di dissipazione generato dal passare del tempo.
Spazio anche al progetto Elles x Paris Photo: lanciato nel 2018 dal Ministero della Cultura francese nell’ambito della politica di promozione della parità di genere, è sviluppato in stretta collaborazione con Paris Photo e Women In Motion, gestito da Kering, per incoraggiare le gallerie presenti in fiera a promuovere il lavoro delle donne artiste presso i collezionisti e le istituzioni. I risultati di questa iniziativa sono molto incoraggianti: hanno portato al 36% del totale le donne fotografe presenti in fiera quest’anno, erano il 20% cinque anni fa.

Le gallerie italiane a Paris Photo 2023

Un altro aspetto interessante di Paris Photo 2023 è legato alla presenza di un numero crescente di gallerie italiane (segno probabilmente di una maggiore e migliore capacità propositiva), cosicché il paesaggio, uno dei soggetti più importanti della storia della fotografia nostrana, sarà rappresentato da un gruppo di artisti storici come Guido Guidi, Luigi Ghirri, Francesco Guerzoni, Gabriele Basilico, Paola De Pietri, Vincenzo Agnetti
Sono 11 le gallerie italiane tra le 191 presenti in fiera. Dieci nella Main Section: la galleria Paci di Brescia, Montrasio Arte, M77, Ncontemporary, Podbielski, Valeria Bella e Viasaterna di Milano, Alberto Damian di Treviso, Die Mauer di Prato e Studio G7 di Bologna.  La galleria milanese/salentina Red Lab espone invece nella sezione Curiosa, con l’artista Silvia Bigi che porta al Paris Photo la performance A little poetic power to tell it to the world. Sono due gli editori italiani presenti in fiera: Damiani e L’Artiere, entrambi di Bologna.

Valentina D’Amico

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