Feriancová | Offman | Ramírez | Leoncillo
Nuovi progetti espositivi a Palazzo Collicola, a Spoleto: le mostre personali di Calixto Ramírez e Petra Feriancová, l’installazione di Francis Offman e una selezione di disegni di Leoncillo dai depositi comunali.
Comunicato stampa
PALAZZO COLLICOLA
INAUGURAZIONI DELLE MOSTRE AUTUNNALI
Petra Feriancová, Eternity, her responsive body and other stories
Francis Offman, Senza titolo
Calixto Ramírez, Da Monterrey a Monteluco
e con l’esposizione di una serie di disegni di Leoncillo dai depositi museali
Inaugurazione sabato 11 novembre 2023, ore 11.30-13.30
Palazzo Collicola, piazza Collicola 1, Spoleto
Comunicato stampa
Sabato 11 novembre 2023, a partire dalle ore 11.30, è in programma l’inaugurazione delle nuove
mostre a Palazzo Collicola, a Spoleto. Il ciclo include due mostre personali e un’installazione, alle-
stite negli spazi del piano terra e del Piano Nobile del palazzo, realizzate da tre artisti internazionali
profondamente legati all’Italia e che esporranno a Spoleto per la prima volta: Petra Feriancová,
Francis Offman e Calixto Ramírez. Le loro proposte dialogheranno con il patrimonio artistico di
Palazzo Collicola, così come con quello paesaggistico-naturale della città. L’inaugurazione si terrà
alla presenza dei tre autori invitati.
Al secondo piano, nelle sale adiacenti alla galleria con le sculture del periodo informale di Leoncil-
lo, saranno inoltre allestiti una serie di disegni del celebre artista spoletino: un omaggio a uno degli
scultori più importanti del Novecento, di cui vengono presentate delle opere attualmente conserva-
te nei depositi. Tutti i progetti espositivi dureranno fino all’11 marzo 2024.
Il piano terra di Palazzo Collicola ospiterà Da Monterrey a Monteluco, mostra personale di Calix-
to Ramírez (Reynosa, Messico, 1980). Il progetto espositivo, a cura di Saverio Verini, nasce a
margine di un periodo di residenza di Ramírez nell’estate del 2022 a Spoleto, in particolare nell’a-
rea di Monteluco, un’altura occupata da un fitto bosco che si erge proprio di fronte alla città. Nel
corso della sua permanenza, così come nei mesi successivi, l’artista ha realizzato una serie di
opere nate da un contatto diretto con la natura e il paesaggio circostanti. Sculture, fotografie, video
e dipinti costituiscono l’esito di questo incontro. In linea con l’approccio che da anni ne caratterizza
la ricerca, l’artista ha utilizzato il proprio corpo come metro di misura della realtà che lo circonda:
nelle opere in mostra, infatti, Ramírez si relaziona con il paesaggio fino quasi a incorporarlo, fon-
dendosi con i suoi elementi e attivando con essi una relazione viscerale, poetica e a tratti ludica.
La residenza dell’artista a Monteluco si è svolta nell’eremo di proprietà della famiglia Bonomo, da
decenni profondamente legata a Spoleto: un luogo carico di suggestioni che, oltre alla presenza di
eremiti e figure legate alla spiritualità, ha visto a partire dall’inizio degli anni Settanta la presenza di
artisti chiave del XX secolo come Sol LeWitt, Mel Bochner, Richard Nonas, Richard Tuttle, Alighie-
ro Boetti, Pat Steir, Joel Fisher, di cui ancora l’eremo reca tracce visibili. Nella realizzazione delle
opere, Calixto Ramírez si è lasciato in qualche modo ispirare dalla comunione con la natura tipica
degli eremiti che transitavano nella zona, così come dai segni degli artisti di passaggio all’eremo.
La mostra è realizzata con il supporto della galleria Alessandra Bonomo.
Al Piano Nobile sarà allestita Eternity, her responsive body and other stories, mostra personale
di Petra Feriancová (Bratislava, Slovacchia, 1977) a cura di Tiago de Abreu Pinto e Davide Silvio-
li. Il titolo dell’esposizione suggerisce la natura narrativa del progetto, che vede l’artista rileggere gli
spazi di Palazzo Collicola, attraverso una serie di interventi dal carattere quasi mimetico, concepiti
per l’occasione. Il disegno espositivo prevede l’inserimento di un insieme di lavori differenti, tra cui
sculture, installazioni e opere sonore che vanno a conversare, in contrasto o in sintonia, con le
stanze del Piano Nobile e le opere della collezione conservate al loro interno. A queste si aggiunge
una coppia di teste federiciane, risalenti al XIII secolo e provenienti dal deposito comunale di San-
to Chiodo: si tratta di artefatti non più esposti al pubblico poiché danneggiati dagli eventi e consu-
mati dal passaggio del tempo, che Feriancová ha individuato proprio per il loro carattere di “opere
compromesse”, simbolo di vulnerabilità. In questo modo, opere appartenenti a cronologie diverse,
al di là di gerarchie storiche, si troveranno a dialogare insieme, secondo associazioni di significato
e mettendo in risalto tematiche come la metamorfosi, il concetto di memoria, di interpretazione e
quello di archivio, da sempre al centro della pratica artistica di Feriancová. La mostra è realizzata
con fondi dello Slovak Arts Council e con il supporto della galleria Gilda Lavia di Roma.
Il Piano Nobile ospiterà, inoltre, l’intervento Senza titolo (2022) di Francis Offman (Butare, Ruan-
da, 1987), un’installazione che interagisce idealmente con gli spazi della Biblioteca Carandente,
quasi a simboleggiarne una potenziale emanazione. L’opera è costituita, infatti, da una serie di libri
sorretti da calibri le cui copertine sono rivestite da uno strato di polvere di caffè che rende impossi-
bile distinguerne il contenuto. Tra questi, gli unici volumi riconoscibili sono una Bibbia tradotta in
lingua kinyarwanda, parlata in Ruanda, e un manuale di grammatica francese dell’inizio del ‘900.
Oltre ai libri, posizionati direttamente a terra, l'installazione comprende un grande dipinto mono-
cromo allestito a parete, anch'esso rivestito di polvere di caffè, che l'artista immagina come un pla-
nisfero in cui le frontiere sono impossibili da determinare. L'opera di Offman si pone così come una
riconciliazione con se stessi e con il proprio passato, mostrando come l'esperienza individuale sia
centrale per la costruzione delle storie collettive, per la rilettura delle ferite che le contraddistinguo-
no e, insieme, una loro possibile guarigione. L’installazione di Francis Offman è presentata a Pa-
lazzo Collicola grazie alla collaborazione con la galleria P420.
Infine, al secondo piano, dove è conservata la collezione permanente di arte contemporanea del
museo, sarà possibile ammirare una selezione di opere su carta del celebre scultore spoletino
Leoncillo (Spoleto, 1915 - Roma, 1968): i lavori ripercorrono la relazione dell'artista con il dise-
gno, dall’espressionismo degli anni Trenta-Quaranta (Ulivi, 1932-34; Strumenti musicali, 1938;
Uccello, 1939), attestato anche da ritratti, caricature e soggetti di genere (La Spidocchiatrice,
1944), alla lunga fase neocubista (1946-1955), rinnegata più tardi dall’autore, per approdare infine
all’intensa stagione informale (Composizione, 1960; Trittico, 1967). L’esposizione dei disegni di
Leoncillo arriva quasi in coincidenza con il compleanno dell’artista spoletino, il 18 novembre, ulte-
riore omaggio a uno degli artisti più significativi della storia dell’arte italiana del XX secolo.
Durante il fine settimana inaugurale delle nuove mostre, i visitatori avranno l'opportunità di visitare
Anacronismo, l’intervento di Paolo Icaro presso la Chiesa dei Santi Giovanni e Paolo, fino a do-
menica 12 novembre; e Teatrino, l’installazione di Adelaide Cioni al Museo del Tessuto e del Co-
stume, aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. Entrambi gli interventi erano stati inaugurati du-
rante il periodo estivo, in concomitanza con l’apertura del Festival dei Due Mondi.
Sempre nella giornata di sabato 11 novembre, a partire dalle ore 18.30, si segnala a Palazzo Lu-
carini di Trevi l’apertura delle mostre personali di Enrico Bentivoglio, a cura di Maurizio Coccia e
Mara Predicatori, e di Massolipula, intitolata Lumen vedere, a cura di Maurizio Coccia e Mario
Consiglio. La decisione di inaugurare nello stesso giorno le mostre a Spoleto e Trevi, in due sedi
poste a pochi chilometri di distanza, rappresenta la volontà di instaurare una collaborazione e una
sinergia tra le istituzioni artistiche impegnate sul fronte della promozione dell’arte contemporanea
in Umbria.
Biografie degli artisti
Petra Feriancová
Petra Feriancová è nata nel 1977 a Bratislava, in Slovacchia, dove attualmente vive. Si è formata
all’Accademia di Belle Arti di Roma. Tra le istituzioni che hanno ospitato recentemente il suo lavo-
ro, si ricorda: Fondazione Morra Greco, Napoli (2023); Biennale di Kaunas, Kaunas (2022); Bien-
nale Arcipelago Mediterraneo, Palermo (2022); Villa D'Este, Tivoli (2020); HDLU, Zagabria (2020).
Nel 2013 ha esposto alla 55a Biennale di Venezia, invitata a rappresentare il Padiglione Slovac-
chia e Repubblica Ceca; nel 2011 Feriancová è stata inoltre borsista in residenza presso l'ISCP di
New York, dove ha tenuto anche una mostra personale, e nel 2010 ha vinto il Premio Oskar Če-
pán, dedicato ai giovani artisti slovacchi.
Francis Offman
Francis Offman è nato a Butare, in Ruanda, nel 1987. Attualmente vive a Bologna, dove ha fre-
quentato l’Accademia di Belle Arti. Tra le mostre di prossima apertura si segnala: Art and Human
Rights, Palais des Nations, Ginevra, (2023); Conversation Piece. Part IX. La Biblioteca del Mondo,
Fondazione Memmo, Roma (2023). Tra le mostre più recenti a cui ha preso parte: Pittura italiana
oggi, Triennale, Milano (2023); Sensing Painting. Opere dalla Collezione d’arte della Fondazione
CRC, Castello di Rivoli, Rivoli (2023); Museo delle Opacità, Museo delle Civiltà di Roma, Roma
(2023); Francis Offman, Herald St, Londra, (2023); uMoya: The Sacred Return of Lost Things,
Biennale di Liverpool (2023); Arte Circolare, MAXXI, Roma, IT (2023); Quotidiana: Paesaggio, La
Quadriennale di Roma, Museo di Roma - Palazzo Braschi, Roma (2022); Retrofuturo. Appunti per
una collezione, MACRO, Roma (2022); Espressioni. L'Epilogo, Castello di Rivoli (2022); Le 3 eco-
logie, MACTE, Termoli (2022); Gettare il Sasso e Nascondere la Mano, Istituto Italiano di Cultura,
Parigi (2022); Francis Offman, P420, Bologna (2021); Francis Offman, Herald ST, Londra (2021);
Rundgang 2019, Kunstakademie, Münster (2019).
Calixto Ramírez
Calixto Ramírez è nato a Reynosa, in Messico, nel 1980. Attualmente vive a Monterrey, in Messi-
co. Le sue opere sono state esposte in numerose istituzioni internazionali e gallerie tra cui: Sikke-
ma Jenkins & Co, New York (2023); Museo Jumex, Città del Messico (2022); Galleria Nieves Fer-
nández, Madrid (2022); Z2O Sara Zanin gallery, Roma (2021); Grimmuseum, Berlino (2019); Mat-
tatoio, Roma (2018); Museo del Novecento, Napoli (2016); Fondazione Memmo, Roma (2015);
Museo Carillo Gil e Museo del Palacio de Bellas Artes, Città del Messico (2013-2014); Young Artist
Biennal, Monterrey (2012); Fondazione Marcelino Botin, Santander (2009). Nel 2022 ha ricevuto il
primo premio al Nuevo León State Award, mentre nel 2015 è stato in residenza presso la fonda-
zione Casa Wabi di Puerto Escondido, in Messico, e, sempre nello stesso anno, si è aggiudicato il
premio “Level 0” della fiera ArtVerona