Il Teatro Verdi di Milano riapre con una programmazione pensata per gli adolescenti
Nella storica sala liberty di Isola, la compagnia del Teatro del Buratto proporrà spettacoli che coinvolgono i giovani adulti toccando temi quali il cyberbullismo, l'abuso di sostanze, l'educazione all'affettività
È pensata per gli adolescenti e le tematiche a loro vicine la riapertura dello storico Teatro Verdi di Milano, sala liberty nel quartiere Isola e casa della compagnia del Teatro del Buratto dal 1975. Dopo una lunga chiusura, tra restrizioni da Covid e adeguamento degli impianti di climatizzazione, la sala da circa 180 posti riaprirà al pubblico giovedì 23 novembre 2023, inaugurando una programmazione che dia spazio alle questioni che riguardano i giovani adulti.
La programmazione per giovani adulti del rinato Teatro Verdi
I titoli selezionati nella stagione 2023-34 proporranno una drammaturgia che affronta dipendenze, diversità, sessualità, ecologia: “la programmazione si calerà nel solco di iniziative come ‘Giovani e nuove dipendenze’, che negli scorsi anni ha dedicato spazio al binge drinking, al cattivo uso della rete, alla ludopatia, alle sfide delle seconde generazioni, ma anche all’affermazione di sé e all’educazione all’affettività, purtroppo attualissima”, spiega Silvio Oggioni del Teatro del Buratto, compagnia che da quasi 50 anni è centro di produzione e promozione teatrale (anche di teatro di figura) e che gestisce anche il Teatro Bruno Munari in zona Maciachini con spettacoli per bambini e famiglie. Le istanze al centro degli spettacoli sono state raccolte negli anni dagli stessi giovani, grazie a incontri e laboratori organizzati dal Buratto (da cui scaturiscono testi originali) e dal fatto che è buona prassi della compagnia condurre una discussione aperta e anonima con gli studenti dopo gli spettacoli con la facilitazione di uno psicoterapeuta. “È difficile attirare i ragazzi in contesti teatrali non coatti e obbligatori, come quello scolastico, ma noi crediamo sia possibile: questa è la scommessa del Teatro Verdi”, racconta Oggioni. “Noi crediamo sia importante dare spazio alla lo ro prospettiva e al loro contributo, e nonostante siano un pubblico difficile da interessare, quando uno spettacolo gli piace, e lo sentono vicino a sé, il telefono lo spengono”.
I prossimi spettacoli del Teatro Verdi di Milano
La sala del Teatro Verdi – la cui programmazione rientra sia nella rassegna del Buratto Insieme a teatro sia in Invito a teatro, gestito dall’Associazione Culturale Teatri per Milano cui partecipano 16 teatri di produzione locale – sarà riservata a un pubblico di giovani e accompagnatori la mattina, con repliche serali aperte a tutti, dimostrando come gli spettacoli pensati per i giovani possano interessare ogni fascia d’età, coinvolgendo gli adulti in questo dialogo aperto con i loro adolescenti. Il primo spettacolo, fissato al giorno dell’inaugurazione, è la nuova produzione in inglese e italiano del Buratto e del Charioteer Theatre, A cup of tea with Shakespeare, con progetto e regia di Laura Pasetti, mentre al Teatro Munari sarà ospite la stessa sera Enrico Galiano, scrittore e insegnante tra i più seguiti d’Italia, con lo spettacolo Orribile Scuola. A gennaio è in programma per la celebrazione della Giornata internazionale in memoria delle vittime dell’Olocausto lo spettacolo Come un giglio in un campo, mentre a febbraio seguiranno il Minotauro, sulla diversità e le paure che genera, e la novità Le lacrime di Achille, dedicata alla storia d’amore tra Achille e Patroclo tra forza e fragilità, amore e guerra. A marzo la compagnia proporrà la recente produzione Fashion victims. L’insostenibile realtà del fashion dedicato al bulimico mondo del fast fashion; la favola di Apuleio Amore e Psiche riscritta da Daria Paoletta; e Il figlio che sarò, canto lirico dedicato alla figura del padre. Infine, a maggio si terrà la produzione del Buratto Janis: la fragilità di un mito,alla scoperta della leggendaria figura del Rock and Roll Janis Joplin, vista nei suoi anni di adolescente bullizzata che alla fine trova la propria strada.
Giulia Giaume
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