Napoli al tempo di Napoleone
Mostra Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del golfo, dedicata al pittore viennese Joseph Rebell e all’atmosfera culturale vivace e vibrante della città di Napoli negli anni dal 1808 al 1815.
Comunicato stampa
“Napoli al tempo di Napoleone. Rebell e la luce del Golfo” è la mostra che dal 23 novembre 2023 al 7 aprile 2024 viene esposta alle Gallerie d'Italia del capoluogo partenopeo, uno dei poli museali di Intesa Sanpaolo, in partnership con il Belvedere di Vienna.
La mostra offre al visitatore un insieme di quadri e sculture che illustrano un periodo molto felice della storia di Napoli, gli anni tra il 1808 e il 1815 in cui la città ha avuto come sovrani Gioacchino Murat e la moglie Carolina Bonaparte, la più giovane delle tre sorelle di Napoleone. I sovrani francesi, che sono stati molto amati dal popolo napoletano, hanno dato alla città e a tutto il Regno un periodo di grande progresso civile e di rinnovato splendore, segnato da importanti trasformazioni sociali, economiche, urbanistiche e da una particolare attenzione al territorio.
I coniugi Murat con la loro cultura e il loro gusto parigini, diedero un grande impulso anche alle arti. Gioacchino e Carolina, con la nomina a sovrani di Napoli, avevano dovuto rinunciare alla loro importante collezione e alle fastose residenze della capitale francese. La loro passione per l’arte era rimasta tuttavia intatta, i coniugi hanno infatti continuato ad alimentare tale passione, dividendosi tra le regge ufficiali di Napoli e di Caserta e la residenza privata di Portici, chiamando in città architetti e decoratori francesi per introdurre il gusto moderno nelle residenze reali.
Mecenati di grandi pittori di figura, Gioacchino e soprattutto Carolina hanno dimostrato una particolare sensibilità per la veduta e la pittura di paesaggio, chiamando alla loro corte maestri francesi del genere. Una particolare protezione è stata riservata al viennese Joseph Rebell, a cui il titolo della mostra alle Gallerie d’Italia è dedicato. L’artista ha soggiornato in Italia a più riprese tra il 1812 e il 1824, fermandosi alcuni anni a Napoli, dove era stato chiamato proprio da Carolina Bonaparte su raccomandazione del viceré di Milano.