Silvia Camporesi – Quando comincia l’acqua
Quando comincia l’acqua è il titolo di una serie di fotografie di Venezia del 2011, in cui Silvia Camporesi, attraverso gli stratagemmi della finzione fotografica, immagina la città allagata e per metà sommersa dall’acqua.
Comunicato stampa
Quando comincia l’acqua
Quando comincia l’acqua è il titolo di una serie di fotografie di Venezia del 2011, in cui Silvia
Camporesi, attraverso gli stratagemmi della finzione fotografica, immagina la città allagata e per
metà sommersa dall’acqua. E proprio questo titolo fa da fil rouge alla mostra presentata alla
Galleria Massimo Ligreggi di Catania, con una selezione scelta fra le numerose fotografie
contenenti l’elemento acqua, che Camporesi ha realizzato nel corso della sua carriera, nella sua
prima personale presso la galleria catanese. Nelle tre immagini che offrono il titolo alla mostra e
che rappresentano tre vedute inedite di Venezia (l’Arsenale, il mulino Stucky e Canal Grande) in
cui realtà e finzione sorprendentemente si mescolano fino a divenire indistinguibili. La selezione
prosegue con il polittico dedicato al paese sommerso di Fabbriche di Careggine (da “Forzare il
paesaggio” del 2020), un’altra inedita finzione. Il paese, sommerso nel lago di Vagli in Toscana
dal 1946, è tornato alla luce solo poche volte, l’ultima nel 1994 e, nell’impossibilità di rivederlo,
l’artista lo ha ricreato in miniatura, basandosi sulle immagini risalenti all’ultimo svuotamento e lo
ha fotografato in prospettiva come fosse, ancora una volta, il luogo reale. La terza parte della
mostra propone una selezione dell’ultima pubblicazione dedicata ai luoghi insoliti dell’Italia
(Mirabilia, 2023, Corraini edizioni), individuati sempre seguendo il filo della presenza
dell’acqua: troviamo in questa sezione lo scoglio di Pan di Zucchero (Sardegna), le Gole
dell’Alcantara (Sicilia), la surreale Balena Bianca di San Filippo dei Bagni (Toscana), il lago di
Tovel (Trentino Alto Adige). La mostra infine si conclude con una serie di fotografie scattate da
Camporesi nei giorni dell’alluvione che ha colpito la Romagna il 16 maggio 2023: si tratta di
fotografie di libri antichi, feriti dall’acqua e dal fango, che l’artista ha stampato in bianco e nero
e colorato a mano con colori a pastello, come simbolico gesto di cura. Alcuni dei libri, incrostati
dal fango e casualmente divenuti elementi scultorei, sono esposti nella loro fragilità a
completamento del progetto, a dimostrazione che l’acqua può essere elemento dai molteplici
risvolti, luminosi, oscuri, drammatici.
Quando comincia l’acqua
Quando comincia l'acqua is the title of a series of photographs of Venice from 2011, in which
Silvia Camporesi, through the stratagems of photographic fiction, imagines the city flooded and
half submerged by water. And it is precisely this title that acts as a fil rouge for the exhibition
presented at the Massimo Ligreggi Gallery in Catania, with a selection chosen from among the
numerous photographs containing the element of water that Camporesi has taken over the course
of her career, in her first solo show at the Catania gallery. In the three images that offer the title to
the exhibition and represent three previously unseen views of Venice (the Arsenale, the Stucky mill
and the Grand Canal) in which reality and fiction surprisingly mix until they become
indistinguishable. The selection continues with the polyptych dedicated to the submerged village
of Fabbriche di Careggine (from "Forzare il paesaggio", 2020), another unpublished fiction. The
village, submerged in the lake of Vagli in Tuscany since 1946, has only come back to light a few
times, the last time in 1994, and in the impossibility of seeing it again, the artist recreated it in
miniature, based on images dating back to the last emptying and photographed it in perspective
as if it were, once again, the real place. The third part of the exhibition offers a selection from the
latest publication dedicated to unusual places in Italy (Mirabilia, 2023, Corraini edizioni), always
identified by following the thread of the presence of water: we find in this section the Pan di
Zucchero rock (Sardinia), the Alcantara Gorges (Sicily), the surreal White Whale of San Filippo
dei Bagni (Tuscany), Lake Tovel (Trentino Alto Adige). The exhibition concludes with a series of
photographs taken by Camporesi during the days of the flood that hit Romagna on 16 May 2023:
these are photographs of old books, injured by water and mud, that the artist printed in black and
white and hand-coloured with pastel colours, as a symbolic gesture of care. Some of the books,
encrusted with mud and casually becoming sculptural elements, are exhibited in their fragility to
complete the project, demonstrating that water can be an element with multiple implications,
luminous, obscure, dramatic