SUTURA apre il programma espositivo del suo secondo anno di attività con Deviazioni, una mostra dell’artista Silvia Hell, a cura di qwatz – contemporary art platform. Fondata da Virginia Moniaci, SUTURA è un nuovo spazio per l’arte contemporanea che indaga il rapporto tra cultura, salute e benessere.
Comunicato stampa
Il nuovo progetto proposto da SUTURA introduce la ricerca dell’artista Silvia Hell presentando alcuni nuclei della sua produzione: VOLUMES, A FORM OF HISTORY, AIR.
L’artista prende in considerazione diverse discipline che costituiscono alcuni strumenti di conoscenza del mondo: dalla filosofia alla scienza, dalla matematica alla geometria, dalla letteratura all’estetica. Le sue opere interpretano e formalizzano la tensione esistente tra i dati che presumono di rappresentare oggettivamente la realtà e le visioni che questi stessi possono generare se osservati da altri punti di vista. Silvia Hell elabora i dati in forme: crea volumi, rapporti di grandezza, sviluppa proporzioni, genera impulsi sonori e luminosi per ipotizzare un loro movimento. Forme, proporzioni e ritmo diventano quindi la chiave di accesso alle possibilità percettive e alla scansione emotiva che entrano a far parte della conoscenza sensibile e intellettuale del mondo.
Nell’opera οὐ δεῖ παντὸς ὄρον ζητεῖν (Non dobbiamo cercare la definizione di tutto) della serie VOLUMES, l’altezza e la larghezza delle lettere del testo diventano i punti da cui si origina un volume in cui contenerle. Lo sviluppo formale del volume segue una logica geometrica che diventa una chiave interpretativa del testo. La citazione appartiene ad Aristotele, a sua volta citato da Leibniz. Questo passaggio costituisce una straordinaria sintesi del dialogo tra logica e metafisica, alla base del pensiero di molti filosofi. Della stessa serie e con la stessa metodologia è stata concepita l’opera Tesi, antitesi, sintesi.
Le sculture appartenenti alla serie A FORM OF HISTORY interpretano i dati relativi a come alcuni stati Europei hanno modificato la propria estensione territoriale – colonie comprese – in un tempo che va dal 1861 al 2011. Tempo e spazio diventano quindi le coordinate attraverso cui l’artista costruisce una nuova forma della geografia. Il colpo d’occhio che offre ogni scultura dà la possibilità di immaginare gli effetti che la compressione e la dilatazione di un territorio hanno avuto sulla vita delle persone che lo hanno abitato nei 150 anni considerati, e di percepire la stabilità politica ed economica dei singoli stati rappresentata dalla variabilità o costanza del loro “volume” nel tempo.
La serie AIR, a cui appartiene anche l’opera Wind Pressure Concert, trasforma i dati relativi alle sostanze potenzialmente nocive presenti nell’aria in linee colorate, disposte lungo un asse orizzontale. Ad ogni colore corrisponde una sostanza, mentre ad ogni millimetro di estensione della linea corrisponde un giorno di un dato periodo. La lettura verticale delle linee mostra la presenza delle varie sostanze nell’aria, evidenziandone la qualità nel tempo. Le diverse partiture sono stampate su carta forata, utilizzata in passato per riprodurre meccanicamente brani musicali per pianole automatiche. L’inquinamentoatmosferico – uno dei problemi cardine della nostra epoca – viene spesso trasmesso attraverso indicazioni tecniche, numeri, statistiche, che sembrano voler presentare un consapevole controllo del problema. La trasformazione dei dati in ipotetiche note dà voce al loro movimento, alla loro evoluzione, e interpreta la possibile dimensione emotiva che emerge nel leggerne il significato.
Come accaduto nelle precedenti mostre, anche in questa occasione l’artista è stata invitata a realizzare una serie di multipli partendo dalle fotografie storiche dell’IFT: Silvia Hell realizza un’edizione limitata che entra a far parte delprogetto speciale di SUTURA. Gli artisti rielaborano le immagini con materiali e interventi di volta in volta differenti, creando opere in edizioni limitate: un processo creativo che, mostra dopo mostra, andrà a comporre il nucleo della collezione permanente dello spazio.
Completa il progetto espositivo il lavoro che Silvia Hell realizzerà nei tre mesi in cui le opere saranno esposte da SUTURA: l’artista si confronterà con i medici dell’Istituto Fisicoterapico di Torino (IFT), i pazienti e il pubblico per formulare ipotesi, raccogliere e analizzare dati, al fine di produrre una nuova opera che derivi da questo confronto. La mostra diventa quindi l’occasione per essere coinvolti nel processo creativo e nella forma del suo risultato.
|
|
SUTURA nasce in dialogo con l’IFT (Istituto Fisicoterapico di Torino - 1898), centro di riabilitazione e diagnostica piemontese, da più di 120 anni impegnato ad assistere le persone nell’affrontare problematiche sanitarie. Con SUTURA, Virginia Moniaci ha voluto riunire il suo doppio percorso professionale, che intreccia la passione per l’arte contemporanea agli impegni manageriali in campo medico: insieme a un team tutto al femminile, ha creato un luogo in grado di innescare uno scambio di idee tra il pubblico dell’arte contemporanea, i medici, i collaboratori e i pazienti dell’IFT. Un contesto aperto alle riflessioni sul rapporto tra cultura e salute, capace di far emergere bisogni, fragilità, paure e necessità che si manifestano intorno al tema del benessere personale e sociale, argomento centrale nel dibattito contemporaneo.
Per realizzare SUTURA, Virginia Moniaci ha scelto qwatz, piattaforma per l’arte contemporanea che affianca artisti nello sviluppo delle loro ricerche e produzioni e porta avanti una progettazione specifica sul dialogo tra l’arte contemporanea e il mondo imprenditoriale.
Il processo creativo, le ricerche degli artisti e il loro sguardo sulle specificità del mondo produttivo e dei servizi diventano uno strumento dinamico e innovativo attraverso cui raccontare identità, creare relazioni interne ed esterne all’azienda, e sperimentare strumenti di analisi e di dialogo su bisogni e identità specifiche. Gli artisti scelti da SUTURA per esporre opere, realizzare performance e organizzare workshop, sono chiamati a confrontarsi con l’attività dell’Istituto. Le ricerche artistiche vengono veicolate verso i pazienti e il personale sanitario dell’IFT, con l’obiettivo di avvicinarli al linguaggio dell’arte contemporanea. Gli artisti costruiscono immaginari, relazioni e percorsi come dispositivi di ascolto e di reciproco arricchimento. Durante le mostre, una selezione di lavori degli artisti coinvolti è esposta anche all’interno di alcune sale dell’IFT, dove l’arte incontra un pubblico eterogeneo e promuove strumenti diversi per la crescita personale e la condivisione.
Silvia Hell
Il lavoro di Silvia Hell (Bolzano 1983) prende la forma di scultura, fotografia, installazioni site-specific, processi digitali e progetti interdisciplinari. Dopo gli studi di pittura presso l’Accademia di Brera a Milano, la sua ricerca si sviluppa partendo dall’osservazione dell’oggettività convenzionale fino a raggiungere modelli originali di presentazione e formalizzazione della realtà. Il suo interesse risiede nell’analisi ed elaborazione di diversi linguaggi, informazioni e dati pubblici.
Dal 2011 è attiva con il progetto “Cose Cosmiche”. Il suo lavoro è stato presentato in numerose mostre ed eventi tra cui: MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma (2022); Centro Trevi – Trevilab, Bolzano (2022); Galleria Milano, Milano (2022); Studio Tommaseo, Trieste (2022); Galleria Civica di Bressanone (2022); Kunstraum Monaco (2021); Triennale, Milano (2020); FuturDome, Milano (2020).
|
|
|
SUTURA nasce da un’idea di Virginia Moniaci.
Virginia Moniaci è Direttrice Generale di due strutture sanitarie e Procuratrice di IFT (Istituto Fisicoterapico di Torino), centro medico polispecialistico, svolge il suo ruolo manageriale dopo un lungo periodo di lavoro nell’arte contemporanea. La sua passione per l’arte si esprime nel desiderio di coniugare il mondo della cultura con la ricerca scientifica e tecnica, ambito in cui si trova ad operare quotidianamente. Nel 2022 fonda SUTURA, di cui è Presidente.
qwatz è una piattaforma di produzione e ricerca per l’arte contemporanea con base a Roma, che dal 2007 affianca artisti, organizzazioni culturali e aziende nella progettazione culturale. Nel dialogo con le imprese, qwatz lavora sul potere comunicativo e relazionale dell’arte contemporanea: attraverso attività espositive, formazione, progetti di comunicazione e laboratori, crea opportunità per esprimere le specificità delle singole realtà e rafforzare il loro legame con il territorio. www.qwatz.it
|
|
|
|
|