Pietro Fortuna – Se una mela pesa così quanto pesano due mele?
Fortuna ci ricorda che saremo sempre stranieri in questo mondo che ci siamo dati affidando alla distanza la soluzione dei nostri bisogni. In quel fuori che ci permette di indirizzare le parole verso le cose. Ma le cose permangono nel loro essere, rendendo vana la nostra pretesa di poterle afferrare dando loro un nome.
Comunicato stampa
Se una mela pesa così, quanto pesano due mele? Se rispondessimo: “due volte così”, compiendo una semplice operazione aritmetica, il quesito sembrerebbe risolversi, ma a condizione di accettare un limite. Rinunciare ad accedere alle modalità di quel così, che non ci mostra un come e che resta un enunciato senza immagine…
“Così” è molto di più del colore, del sapore e del valore simbolico di una mela, c’è molto di più di ciò che le parole sono in grado di dire.
Fortuna ci ricorda che saremo sempre stranieri in questo mondo che ci siamo dati affidando alla distanza la soluzione dei nostri bisogni. In quel fuori che ci permette di indirizzare le parole verso le cose. Ma le cose permangono nel loro essere, rendendo vana la nostra pretesa di poterle afferrare dando loro un nome. Nell’opera di Fortuna l’assenza di mondo ci libera da questa perdita e dal sentimento di nostalgia che permane al fondo delle parole. Abbandonando ogni pretesa narrativa e simbolica si affranca da quel mandato finalistico e produttivistico di cui l’arte, erede della modernità, si fa carico ancora oggi di esaltare. Ed proprio questa sua visione povera di mondo a fissare la singolarità del suo pensiero che si affianca alle più recenti tematiche del dibattito filosofico. Una dimensione che si rivolge allo splendore della Vita che si mostra nella gioia della sua immanenza, nel corso del suo impenetrabile e infinitamente intelligente processo.