Al museo Macro di Roma una mostra sull’iconografia della barricata

Oltre 289 le immagini presentate per raccontare l’iconografia della barricata, mostrando prospettive e momenti diversi della nota rivolta parigina del maggio 1968

In un articolo del 1849 l’anarchico Michail Bakunin adottò un neologismo destinato a fare la storia futura e a contrassegnare quella passata: “barrikadenwetter”, ossia ‘tempo di barricate’. Da questo trae spunto la mostra “Barricadenwetter. Atti visivi dell’Insurrezione”.
L’esposizione, raccolta in una sala del museo, parte da un’indagine dell’Arsenale Institute a proposito del concetto di barricata dal suo esordio rinascimentale fino ai nostri giorni.Il neologismo di Bakunin, tempo di barricata, indicava nelle intenzioni dell’anarchico, il momento di transizione nel quale un’identità rivoluzionaria emerge dall’azione collettiva opponendosi all’ordine costituito.

La mostra sulle barricate al Macro

Oltre 289 le immagini presentate per raccontare l’iconografia della barricata, mostrando prospettive e momenti diversi della nota rivolta parigina del maggio 1968.  
L’Arsenale Institute, da anni impegnato in progetti legati alle arti visive e all’analisi critica delle politiche della rappresentazione, è stato il fulcro da cui partire per una narrazione variegata che va dalle otto vetrine sulla storia delle costruzioni delle barriere stradali con materiali di recupero ai tre focus dedicati ai situazionisti della rivolta studentesca di Parigi del ’68. A questi si accompagnano documenti sulle barricate romane dello stesso anno, scattate dal fotoreporter Rodrigo Pais, e materiali sulle rappresentazioni metaforiche della barricata nell’immaginario popolare. 
Confine, opposizione, passaggio, sbarramento, ribalta sono anzitutto affascinanti simboli antropologici strettamente legati tra loro, che hanno influenzato epoche diverse lasciando un segno; come evidenzia a livello critico teorico Walter Benjamin nei suoi Passegen-Werk.
Anello di congiunzione tra l’ondivaga storia di queste barriere socio-antropologiche e le tecniche artistiche dell’avanguardia del XX secolo è l’artista dadaista Hannah Höch

Barrikadenwetter, installation view at MACRO, Roma, 2023. Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Photo @ Michela Pedranti DSL studio
Barrikadenwetter, installation view at MACRO, Roma, 2023. Courtesy Arsenale Institute, Venezia. Photo @ Michela Pedranti DSL studio

Barricate: le opere d’arte in mostra

Una sua opera, presente nella mostra curata da Wolfgang Scheppe, Bastiaan van der Velden, Sara Codutti ed Eleonora Sovrani, condensa in sé un uso specifico del collage nato per opporsi alla società borghese con materiali desunti dalla stessa. La Höch, coinvolta nella costruzione di barricate durante la Rivolta spartachista di Berlino del 1919, è caposaldo di una tecnica artistica dissacratoria che ha trovato successivamente applicazione in numerosi ambiti. 
L’assemblage nella scultura, il pastiche e il campionamento in musica, lo straniamento di Bertolt Brecht nella letteratura e nel teatro, il decostruttivismo in architettura, la tecnica del cut-up della Beat Generation, il détournement e un certo tipo di montaggio cinematografico nascono dal collage dada. A sua volta generato dalle influenze del periodo storico nel quale nacque e si diffuse. 
Dietro ciascuno di questi modi di fare arte incentrati sul frammento, il ritaglio, la cesura e i contrasti si può leggere in filigrana il concetto di barriera. 
La mostra, inedita e ricca di testimonianze fotografiche e documentarie, induce ad una riflessione sulle influenze reciproche tra l’arte nuova, quella che manifesta il piglio rivoluzionario di voler prendere le distanze dal passato recente, e il tempo sociale e politico dalla quale sorge. Il 1 dicembre alle ore 18.30 si svolge Barrikadenwetter. Atti Visivi dell’Insurrezione, con Wolfgang Scheppe, Bastiaan van der Velden e Lorenzo Gigotti, parte del programma collaterale della mostra.

Francesca de Paolis

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Francesca de Paolis

Francesca de Paolis

Francesca de Paolis si è laureata in Filologia Moderna con indirizzo artistico all'Università La Sapienza di Roma proseguendo con un Corso di Formazione Avanzata sulla Curatela Museale e l'Organizzazione di Eventi presso l'Istituto Europeo di Design (IED). Ha insegnato Storia…

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