Le mostre e i progetti per il 2024-2025 della GAMeC di Bergamo. All’insegna della sostenibilità

“Pensare come una montagna” è il titolo del programma espositivo della GAMeC di Bergamo, dedicato ai temi della sostenibilità e della collettività. Il titolo si ispira a un’espressione dell’ambientalista americano Aldo Leopold

La GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo presenta per il biennio 2024-2025 un programma culturale diffuso che prevede il coinvolgimento di tutto il territorio della provincia, dalle Prealpi ai paesi delle valli bergamasche, fino ai parchi urbani del capoluogo e dei Comuni della pianura. “L’intento”, spiega il direttore Lorenzo Giusti, insieme alle Associated Curators Sara Fumagalli e Marta Papini, “è quello di creare un percorso di condivisione tra le comunità del territorio e le esperienze artistiche invitate, per riflettere sui temi della sostenibilità e collettività, introducendo anche il dibattito sul ruolo del museo nel contesto locale”.

“Pensare come una montagna”, il nuovo programma espositivo della GAMeC di Bergamo

Tra interventi nello spazio pubblico, performance collettive e laboratori creativi, Pensare come una montagna – è questo il titolo del programma espositivo – inviterà 20 artisti, provenienti da diversi contesti geografici e culturali, a interagire tra loro e la comunità ospitante attraverso un inedito punto di vista. Il titolo, infatti, viene da un’espressione coniata da Aldo Leopold, ecologo e ambientalista americano, che in A Sand Country Almanac (una raccolta di riflessioni sulla natura pubblicata postuma nel 1949) osserva la terra intorno alla campagna del Winsconsin, nella sua casa di Sauk Country: riconoscendo la profonda interconnessione degli elementi dell’ecosistema, invita a concepirsi e agire come un corpo collettivo solido, un sistema organico capace di far convivere animali, esseri umani e natura. Nel libro (edito in italiano da Piano B, con prefazione di Paolo Cognetti), si adotta la prospettiva della montagna, una distanza da cui osservare e osservarci. 

Aldo Leopold Le mostre e i progetti per il 2024-2025 della GAMeC di Bergamo. All’insegna della sostenibilità

Il progetto biennale della GAMeC di Bergamo

Il progetto biennale aprirà il 16 maggio 2024 con un primo ciclo di mostre, performance collettive e laboratori creativi, fino al mese di settembre. Gli artisti invitati, di rilievo internazionale, lavoreranno nella prospettiva di un radicamento territoriale, riflettendo sui temi della natura e della sostenibilità ambientale e sociale. Attivando un processo di ascolto e dialogo con le comunità locali, grazie alla collaborazione di GAMeC con associazioni della zona a carattere sociale e culturale, verrà proposta una fruizione del museo alternativa a quella tradizionale. Lorenzo Giusti utilizza il termine “avventurosa” per definire questa nuova fase della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. L’approccio infatti sarà quello del learning by doing, caratterizzato da sperimentazione, innovazione e flessibilità condivisa. Una rivista online (curata da Valentina Gervasoni) accompagnerà il progetto raccogliendo testi critici, reportage e contributi audiovisivi realizzati da ricercatori, giornalisti, scrittori ed esponenti delle realtà coinvolte. Spaziando dall’arte contemporanea al design, dall’architettura all’agricoltura e dalla geografia umana all’antropologia, la redazione della rivista avrà sede presso la GAMeC, che per l’occasione si trasformerà in un ufficio aperto al pubblico. Insieme a questa proseguirà anche la rassegna di Radio GAMeC attraverso un nuovo format. 

I primi artisti protagonisti alla GAMeC di Bergamo

Gli artisti che inaugureranno il primo ciclo di eventi di Pensare come una montagna, dal 16 maggio al 22 settembre 2024, sono Sonia Boyce, Lin May Saeed, Studio Ossidiana in collaborazione con Frantoio Sociale, Chiara Gambirasio e Mercedes Azpilicueta. Impegnati rispettivamente a Bergamo, Dalmine, Brembate e Castione della Presolana, gli artisti vivranno in contesti variegati, dove il paesaggio naturale convive con aree urbane altamente industrializzate: Sonia Boyce (Londra, 1962), vincitrice del Leone d’Oro all’ultima Biennale di Venezia con il Padiglione della Gran Bretagna, presenterà Benevolence, un progetto site-specific per la Sala delle Capriate di Palazzo della Ragione; Lin May Saeed (Würzburg, 1973 – 2023) sarà protagonista di una mostra antologica in collaborazione con la Biennale Gherdëina (sempre curata da Lorenzo Giusti) tra lo Spazio Zero della GAMeC e Ortisei; Massi erratici è invece il progetto sviluppato da Studio Ossidiana e Frantoio Sociale, che riconfigurerà gli spazi del museo mediante volumi modulari pensati per accogliere diverse attività; Chiara Gambirasio (Bergamo, 1996) presenterà un intervento partecipativo in collaborazione con la Fondazione Dalmine valorizzando l’archivio storico dell’impresa, mentre Mercedes Azpilicueta (La Plata, 1981) sarà ospite della terza edizione di ON AIR – Argentina-Italia Art Residency, che si terrà alla GAMeC e avrà come restituzione una performance sui temi della sostenibilità e della partecipazione. 

Caterina Angelucci

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Caterina Angelucci

Caterina Angelucci

Caterina Angelucci (Urbino, 1995). Laureata in Lettere Moderne con specializzazione magistrale in Archeologia e Storia dell’arte presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Dal 2018 al 2023 si è occupata per ArtsLife di contenuti e approfondimenti per la sezione…

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