Antonio Toty  Ruggieri – Imperfetto narrativo

Informazioni Evento

Luogo
NAMI GALLERY ART & DESIGN
Via Carlo Poerio 9 , Napoli, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
14/12/2023
Artisti
Toty Ruggieri
Generi
fotografia, personale

N A M I galleria d’arte e design è lieta di inaugurare la personale dell’artista Antonio Toty Ruggieri.

Comunicato stampa

Giovedì 14 dicembre 2023, dalle 16,30 alle 20, N A M I galleria d’arte e design è lieta di inaugurare la personale dell’artista Antonio Toty  Ruggieri.

Sarà presente l’artista.

 

' imperfetto narrativo '  è il titolo della mostra , una raccolta di opere fotografiche, l’Archivio e i Multipli, - da metà anni Settanta a oggi -  che esplora  l’immagine analogica e le sue implicazioni tra permanenza e apparente imperfezione, riflettendo sui temi della trasformazione, della precarietà della materia: un’indagine di quelle implicazioni di tipo manuale-artigianale che rimandano ad una dimensione atemporale. Senza tempo o senza collocazione temporale.

 

Se l'effetto dell'imperfetto narrativo è quello di dilatare l'azione puntuale, dando l'impressione che si sia protratta nel tempo e dunque rendendola più vivida, si esprime anche creando un inevitabile smarrimento : non si comprende cosa avviene prima e dopo.

Un atteggiamento che indaga oltre alla matericità e alla fisicità, anche l’apparentemente imperfetto e ne coglie la sua unicità e, come afferma Ugo Mulas in “Verifiche”, " se tutti gli attimi sono fuggitivi e in un certo senso uno vale l’altro, il momento meno significativo forse è proprio quello eccezionale". La perfezione dell'imprevisto.

 

Il percorso espositivo è il risultato di una selezione dell’archivio di Antonio Toty Ruggieri, il cui valore viene ben illustrato dal testo critico di Marina Brancato.

«Il suo archivio rappresenta per chi si occupa di antropologia visuale un tassello importante per poter cominciare a ragionare sugli archivi fotografici e il relativo mutamento nella cultura visuale. Un archivio significa “rilettura”, un viaggio a ritroso che ci permette di vedere qualcosa che prima non potevamo vedere. Le parole di Lea Melandri  costituiscono un prezioso suggerimento da cui partire per dis/imparare a guardare ciò che gli archivi s/velano.

Alla base della sua sperimentazione apparentemente semplice, ma al contempo complessa, ci sono azioni contemporanee in grado di racchiudere e raccontare un’intera filosofia, ma anche un nuovo concetto fatto di cambiamenti e sincretismi artistici. […]

La fotografia diventa un gesto, come pure gli errori, e ogni gesto un segno sulla pellicola.

La durata temporale dello scatto fotografico è per Ruggieri  l’unità di misura in/visibile dell’essere umano ed in quel movimento immediato prova a tracciare ciò che è passato e ciò che trascorre: il fil rouge in questo lavoro è innanzitutto la voracità della ricerca artistica, il movimento articolato, nella tensione tra gesto e tempo».