Ignacio Maria Coccia / Matteo Tacconi – Mare corto

Informazioni Evento

Luogo
GABA.MC - GALLERIA DELL'ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI MACERATA
Piazza Vittorio Veneto 7 , Macerata, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

mart.-sab 16.30 -19.30

Vernissage
15/12/2023

ore 18,30

Artisti
Ignacio Maria Coccia, Matteo Tacconi
Curatori
Emanuele Bajo

Mare Corto è un viaggio per coste e isole adriatiche, compiuto da Ignacio Maria Coccia e Matteo Tacconi tra il 2015 e il 2017 per raccontare uno spazio escluso dalle grandi cronache sui mari, dominate dalle fascinazioni del Mediterraneo, dalle avventure oceaniche o in quelle verso i Poli. 

Comunicato stampa

La GABA.MC – Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, con l’avvio del nuovo anno accademico, apre la stagione espositiva con il linguaggio della fotografia e il progetto Mare Corto che vede al centro un reportage del foto-reporter Ignacio Maria Coccia e del giornalista Matteo Tacconi, dedicato alle coste e isole del Mare Adriatico. L’inaugurazione è programmata per venerdì 15 dicembre alle ore 18.30

La mostra, curata da Emanuele Bajo docente dell’Accademia, nasce dalla già consolidata relazione con Ignacio Maria Coccia che, la scorsa estate, nell’ambito delle iniziative dedicate al Cinquantesimo dell’istituzione, ha visto gli allievi dell’Accademia coinvolti in un workshop da lui realizzato sul tema del reportage e poi in un’esposizione presso  la Galleria d’Arte Contemporanea “O. Licini” di Ascoli Piceno, allestita nel contesto del Festival del Reportage diretto artisticamente proprio da Ignacio Maria Coccia. Oggi l’Accademia di Belle Arti di Macerata, con Mare Corto non solo intende continuare a valorizzare questa relazione, oggi arricchita della presenza del giornalista Matteo Tacconi, autore dei testi che vivono con gli scatti di Ignacio Maria Coccia, ma desidera anche continuare a sottolineare quanto sia importante mostrare il lavoro dei professionisti nella prospettiva di esempio per il futuro.

Con Mare Corto si parla di territorio, argomento caro all’Accademia. Si parla di seimila chilometri di strade litoranee e quattromila di insulari. Sei sono i Paesi rivieraschi che tocca questo progetto: Italia, Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro e Albania. Cattolica, ortodossa e musulmana sono le tre grandi fedi che s’incontrano e incrociano in questi luoghi.

Mare Corto è un viaggio per coste e isole adriatiche, compiuto da Ignacio Maria Coccia e Matteo Tacconi tra il 2015 e il 2017 per raccontare uno spazio escluso dalle grandi cronache sui mari, dominate dalle fascinazioni del Mediterraneo, dalle avventure oceaniche o in quelle verso i Poli. L’Adriatico orfano di Venezia, che seppe dargli unità politica e commerciale. L’Adriatico spezzato dai grandi conflitti del Novecento. L’Adriatico muro d’acqua, con la guerra fredda. Così è diventato mare minore. L’Adriatico, spazio di profondi squilibri economici. Il divario Nord-Sud, che si ripresenta lungo entrambe le coste: di qua il Veneto e la Puglia, di là la Slovenia e l’Albania. La frattura Ovest-Est, che attraversa anche il nostro mare. In uno scenario così frammentato è difficile rilevare una matrice comune. Ma i Mare Corto protagonisti di questa narrazione non la cercavano. Ignacio Maria Coccia e Matteo Tacconi volevano semplicemente raccontare questo mare minore e trascurato, per come appare. E dunque sono stati sulle isole. Grappoli di isole, sulla costa orientale. Le Tremiti, le sole sul lato italiano. Hanno perlustrato le città di mare e visitato i porti, le saline, i cantieri navali. I fari, le spiagge e le foci dei fiumi. Sempre con l’intenzione di fare cronaca del presente. Eppure in un lungo viaggio alla fine viene sempre fuori un filo, una cifra, una costante, che per loro sta in un’atmosfera di calda nostalgia o di intimità, per dirla con Predrag Matvejević, che più volte si è manifestata nel corso della loro esplorazione tanto da essere avvertita da molta della gente dell’Adriatico. Un moto – magari inconsapevole – che le permette di riconoscersi e ritrovarsi, al di là del contesto e della cultura di riferimento. E allora le lontananze si accorciano. Mitteleuropa e Mediterraneo, Occidente e Oriente, Unione europea e Balcani si miscelano. L’Adriatico diventa corto.

Con questa mostra, pertanto, L’Accademia di Belle Arti di Macerata, attraverso lo sguardo e le sensibilità di due grandi professionisti come Ignacio Maria Coccia e Matteo Tacconi, vuole raccontare come solo attraverso la cultura, le distanze e le differenze possono essere superate.

La mostra è aperta dal martedì al sabato dalle 16.30 alle 19.30 – festivi esclusi – e sarà visitabile fino al 23 febbraio 2024. Per informazioni e variazioni di orario visitare il sito https://www.abamc.it/gaba-mc

 

IGNACIO MARIA COCCIA nasce a Madrid nel 1974. Fotografo professionista da oltre 20 anni, ha pubblicato i suoi reportage fotografici su magazine nazionali e internazionali e da alcuni anni si dedica solo a progetti personali. La sua ricerca lo ha portato spesso a raccontare le storie e le frontiere europee, Balcani e spazio post-sovietico in primis. E’ membro dell’agenzia Contrasto. Molti dei suoi lavori sono diventati libri: Kiev, Ucraina (2005), Kosovo, incertezze e sogni (2009), Assalto al moro (2012), Offida, sacra e profana (2014), Verde Cortina (2014) e Mare Corto (2018) con Matteo Tacconi. Nel 2011 e nel 2016 è stato tra i finalisti del Premio Amilcare Ponchielli. Nel 2020 ha insegnato fotogiornalismo alla scuola di letteratura e fotografia Jack London. È fondatore e direttore artistico del Festival del Reportage.

MATTEO TACCONI, 45 anni, è giornalista professionista dal 2006. Per anni ha lavorato come freelance coprendo l'Europa centrale, i Balcani e lo spazio post-sovietico, recandosi spesso sul campo. Ha collaborato con giornali, periodici, siti. Ha realizzato inoltre servizi e documentari per la RSI, la radio-tv della Svizzera italiana. Nel 2021 è stato assunto alla sede Rai di Ancona.