Mario Ceroli – La porta dell’inferno
La mostra, che è cambiata molte volte durante la sua preparazione, e che è destinata a continuare a mutare durante il periodo dell’esposizione si presenta, in questa prima scena, come uno sbarco, dalla nave di Caronte, di figure prodotte dall’artista con scarti negativi di opere precedenti, sullo sfondo di un grande e breve amore.
Comunicato stampa
La galleria de'Foscherari è lieta di annunciare la mostra personale di Mario Ceroli , La porta dell'inferno, che si inaugurerà Sabato 16 Dicembre, alle ore 18.
La mostra, che è cambiata molte volte durante la sua preparazione, e che è destinata a continuare a mutare durante il periodo dell'esposizione si presenta, in questa prima scena, come uno sbarco, dalla nave di Caronte, di figure prodotte dall'artista con scarti negativi di opere precedenti, sullo sfondo di un grande e breve amore.
Le opere, tutte inedite o quasi, sono state realizzate tra il 1972 ed il 2023.
Artista poliedrico e mercuriale, scultore, scenografo, creatore di oggetti ed ambienti, Mario Ceroli è una delle figure più significative tra quelle emerse nei primi anni '60 dello scorso secolo.
Autore del proprio ambiente di vita, Ceroli ha raccolto sin dai primissimi anni i suoi lavori più significativi in un grande studio alle porte di Roma, dove con il tempo ha costituito anche la sua stabile dimora, recentemente aperta al pubblico e visitabile.
Le oltre 1700 opere, molte delle quali di grandi dimensioni, sono disposte, in continuo mutamento, riconfigurazione ed accrescimento, in questa sorta di cittadella ideale con tanto di piazza, strade e statue equestri, popolata di angeli, mostri, ombre, pendoli, piramidi, cubi, stacci, animali , macchine ed esseri umani.
Ceroli ci invita dunque a varcare la porta dell'inferno, forse per entrarvi o forse per uscirne o magari per farvi ritorno, per tornare altrove, per andare qui.
Galleria de'Foscherari is pleased to announce Mario Ceroli's solo exhibition, La porta dell'inferno (The Gates of Hell), which will open on Saturday 16 December, at 6pm.
The exhibition, which has changed many times during its preparation, and is destined to continue to change during the the exhibition's period, presents itself in this first scene, as a disembarkation, from Charon's ship, of figures produced by the artist with negative rejects of previous works, against the backdrop of a great and brief love.
The works, all unpublished or almost all of them, were created between 1972 and 2023.
A multifaceted and mercurial artist, sculptor, set designer, creator of objects and environments, Mario Ceroli is one of the most significant figures among those who emerged in the early 1960s.
A creator of his own living environment, Ceroli collected his most significant works from the earliest years in a large studio on the outskirts of Rome, where over time it also became his permanent home, recently opened to the public and open to visitors.
The more than 1,700 works, many of which are of large dimensions, are arranged, constantly changing, reconfiguring and growing, in this sort of ideal citadel with a square, streets and equestrian statues, populated by angels, monsters, shadows, pendulums, pyramids, cubes, stacci, animals, machines and human beings.
Ceroli thus invites us through the gate of hell, perhaps to enter it or perhaps to leave it or perhaps to return to it, to return elsewhere, to go here.
