A Recanati si confrontano l’arte contemporanea e la poesia di Leopardi
Paolo Canevari, Ulrich Egger, Enrico Pulsoni, Miho Tanaka, Fabrizio Cotognini e Giuseppe Stampone sono solo alcuni dei ventuno artisti ispirati dai versi de La ginestra, composta dal poeta nel 1836. Per un viaggio visivo nella memoria dei luoghi leopardiani
Ne La ginestra, Giacomo Leopardi dipinge il cielo di Napoli di un purissimo azzurro, lo stesso che guardano gli artisti riuniti nell’omonima mostra ospitata nelle sale della Biblioteca di Casa Leopardi, a Recanati, a cura di Antonello Tolve. Dopo Io nel pensier mi fingo che lo scorso anno ha posto l’accento su L’infinito, In purissimo azzurro è la seconda esposizione del ciclo InterValli, il format ideato da Olimpia Leopardi con cui la dimora storica del poeta si apre all’arte contemporanea dialogando con ventimila volumi di letteratura.
La mostra si dispiega per tutto il primo piano del Palazzo dove le opere si ispirano al poema La ginestra, o il fiore del deserto, composta da Leopardi a Torre del Greco nella primavera del 1836.
La mostra a Casa Leopardi. Parola al curatore Antonello Tolve
“‘In purissimo azzurro’ non è solo il titolo progettuale ma anche e soprattutto limpidezza e acutezza di sguardo con cui gli artisti scandagliano il mondo, armati spesso di ironia e di variegati stratagemmi linguistici, per sabotare ogni luogo comune e ogni potere costituito”, scrive il curatore Antonello Tolve nel catalogo di accompagnamento alla mostra. “Disseminata lungo tutto il primo piano di Palazzo Leopardi dove troviamo la celebre biblioteca dei ‘sette anni di studio matto e disperatissimo’, la mostra vuole essere allora un percorso intermittente e avvincente, un viaggio visivo e critico che richiama alla memoria alcuni luoghi leopardiani per creare suggestioni, riflessioni, rimbalzi e spaesamenti croccanti, impressioni e sovrimpressioni, scricchiolii, cortocircuiti costruttivi tra immagine e parola per riattivare il pensiero critico”.
In purissimo azzurro: la mostra
La mostra riunisce ventuno artisti nati tra gli anni Venti e Novanta del secolo scorso, i quali hanno visto nell’odorata ginestra leopardiana, contenta dei deserti, un simbolo di resistenza alle sfide dei nostri tempi. Varcata la porta della storica dimora, il pubblico entra in contatto con le opere di Giuseppe Ceracì, Ulrich Egger, Ciro Vitale, i Minus.log, Giusy Calia ed Enrico Pulsoni. A questi si aggiungono il disegno dell’artista Giuseppe Stampone, un drappo di Sabine Delafon e una serie di sanpietrini rivestiti all’uncinetto da Miho Tanaka; si passa poi alla poesia visiva di Lamberto Pignotti. In Biblioteca si incontrano una serie di piccoli pinocchietti metallici, realizzati da Deborah Napolitano, a cui si affiancano i volatili e i fiori in bronzo di Fabrizio Cotognini. A chiudere la rosa degli artisti sono Sebastian Contrearas, Mrdjan Bajic, Naoya Takahara, Vettor Pisani, Monaldo Leopardi, Paolo Canevari, Matthias Kostner, Carla Iacono, Julia Krahn e Giulia Napoleone.
Valentina Muzi
Recanati// dal 19 ottobre 2023 al 7 gennaio 2024
In purissimo azzurro
Casa Leopardi
Via Leopardi 14, Recanati
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