Restaurata a Roma la cupola della Chiesa Nuova con gli affreschi di Pietro da Cortona
Era il 1893 quando venne realizzato l’ultimo intervento di restauro della cupola di Santa Maria in Vallicella a Roma, più conosciuta come Chiesa Nuova. Pietro da Cortona ne affrescò anche la volta e l’abside tra il 1647 e il 1666
Sono passati 130 anni dall’ultima volta che la cupola con il Trionfo della Trinità di Pietro da Cortona presso Santa Maria in Vallicella a Roma (detta anche Chiesa Nuova) è stata sottoposta a restauro. L’intervento risale infatti al 1893, dopo che, durante una funzione religiosa, si era staccato un frammento dell’affresco. La nuova azione di restauro, invece, è stata resa possibile grazie al finanziamento del Fondo Edifici di Culto con il lavoro della Soprintendenza Speciale di Roma diretta da Daniela Porro: la messa in sicurezza non ha coinvolto solo la parte interna della cupola ma anche quella esterna, insieme alla posa in loco di sensori idrologici.
Il restauro degli affreschi di Pietro da Cortona nella Chiesa di Santa Maria in Vallicella a Roma
Pietro da Cortona affrescò per Santa Maria in Vallicella anche la volta con il Miracolo della Madonna e l’abside con Assunta e Santi, tra il 1647 e il 1666. Dal 7 gennaio anche questi livelli verranno coinvolti nelle verifiche e i monitoraggi per il restauro, insieme alla pala con Angeli in venerazione della Madonna di Pieter Paul Rubens, realizzata tra il 1606 e il 1608. “Le chiese italiane, come i nostri musei, costituiscono uno dei punti cardinali di una geografia identitaria della Nazione. Sono luoghi che costituiscono un unicum nel mondo. La bellezza delle nostre chiese non ha eguali“, dichiara il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano presso il sito. Gli affreschi della cupola saranno ora valorizzati da un impianto di illuminazione scenografica e raccontati anche da video messi a disposizione dei visitatori.
Pietro da Cortona e gli affreschi alla Chiesa Nuova a Roma
Santa Maria in Vallicella, dopo il rifacimento del XVI secolo detta anche Chiesa Nuova, è un edificio barocco costruito tra il 1575 e il 1614, dono di Gregorio XIII a Filippo Neri come segno di riconoscimento per le opere di assistenza. La volta, la cupola con i peducci e l’abside furono inizialmente solo imbiancati per volere dello stesso Filippo Neri fino a quando non fu chiamato a intervenire Pietro da Cortona, tra il 1647 e il 1666. Sulla volta sono raffigurati la Madonna e San Filippo Neri, con riferimento a una visione del santo avuta nel 1576 mentre la chiesa era in costruzione (al Santo sarebbe apparsa la Madonna mentre sorreggeva una trave pericolante sopra la cappella in cui erano conservati il Santissimo Sacramento e l’immagine miracolosa della Madonna Vallicelliana); la cupola, di oltre 300 metri quadri, è affrescata con il Trionfo della Trinità (con Dio Padre e Cristo sulla cupola e lo Spirito Santo nel lanternino), mentre nei pennacchi troviamo i profeti Geremia, Ezechiele, Isaia e Daniele; infine, nel catino absidale è raffigurata l’Assunta tra Angeli e Santi.
Caterina Angelucci
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