A Pompei è emerso un “presepe romano” durante gli scavi

Tredici statuine in terracotta, parte di un allestimento rituale, sono affiorate nel lapillo durante lo scavo di una domus a nord della casa di Leda e il cigno

Se di certo non si può dire che i romani facessero i presepi nel senso moderno del termine, la collezione di statuine in terracotta ritrovata a Pompei durante lo scavo di una domus ci somiglia molto. Questo perché le tredici statuine – emerse dall’ambiente di una casa confinante con la famosa domus di Leda e il cigno (dove è in corso un cantiere di scavo, restauro e valorizzazione) – sono, come i presepi odierni, parte di un allestimento rituale. Tra queste compaiono figure umane, ma anche una noce, una mandorla, la testa di un gallo in argilla e una pigna di vetro.

Le statuine di terracotta ritrovate a Pompei

Come riportato nell’E-journal degli scavi di Pompei, le sculture alte circa 15 centimetri sono state rinvenute in posizione eretta su un piano orizzontale all’interno di un vano, dove probabilmente si trovava uno scaffale. Sono infatti emerse dal lapillo a un’altezza superiore ai 2 metri rispetto al piano pavimentale. L’ambiente dove sono state trovate, probabilmente l’atrio della casa, presentava anche delle decorazioni, affiorate per ora nella parte superiore delle pareti. Dai primi studi alcuni dei soggetti rinvenuti sembrano rimandare al mito di Cibele e Attis, connesso al ciclo vitale delle stagioni e della fertilità della terra e, di rimando, all’equinozio di primavera. “Siamo di fronte ad un contesto di grande interesse che mostra momenti del racconto mitologico ma che restituisce anche ex voto che rimandano all’evocazione di precise azioni rituali“, si legge nella pubblicazione scientifica divulgata il 22 dicembre. “Tra questi una pigna in vetro, conservatasi in maniera sorprendente, richiama un rituale a cui i sacerdoti, preposti al suo culto, si sottoponevano: durante le cerimonie, che ricordavano la morte di Attis, questi erano soliti percuotersi il petto proprio con delle pigne“.

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La pigna di vetro ritrovata a Pompei © Pompeii Sites

E questa non è l’unica sorpresa del cantiere che sta interessando gli ambienti della Casa di Leda – su cui gli esperti stanno lavorando anche in vista della pubblica fruizione del complesso – e quelli di due domus che si sviluppano a nord e a sud della prima. Durante la fase di rimozione delle terre presenti in alcuni ambienti della casa di Leda, infatti, è emersa anche una stanza finemente affrescata, dove spiccano quattro tondi con volti femminili.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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