Steve McCurry – Icons

Informazioni Evento

Luogo
ARSENALI REPUBBLICANI
Via Bonanno Pisano, 2 - 56126 , Pisa, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal mercoledì al venerdì: 10 - 13 e 14 - 19

sabato, domenica e festivi: 10 - 19

(La biglietteria chiude 30 min. prima)

 

CALENDARIO SPECIALE

01 gennaio: 14 - 19

02 gennaio: 10 - 13 e 14 - 19

Pasqua e Pasquetta: 10 - 19

Biglietti

intero: € 14,00;

ridotto*: € 12,00 (studenti 18-26 anni, soci Feltrinelli, soci Fai, gruppi min. 10 persone);

biglietto famiglia: € 12,00 cad. genitori + € 10,00 cad. under 18 (minimo 1 adulto e 1 minorenne);

​ridotto disabili: € 10,00;

biglietto scuole: € 7,00 (cad.) min. 10 - max. 25 studenti a gruppo + 2 gratuità per insegnanti accompagnatori (fino al grado di scuola superiore);

biglietto cortesia: € 2,00 accompagnatori di persone diversamente abili e studenti con disabilità in gruppo scolastico;

gratuito: under 6, giornalisti con tesserino previa registrazione in biglietteria, guide turistiche con tesserino, insegnanti accompagnatori di classi

 

biglietto open: € 16,00

Patrocini

Mostra organizzata da ARTIKA, in collaborazione con Sudest57 e con il patrocinio del Comune di Pisa

Artisti
Steve McCurry
Curatori
Biba Giacchetti
Generi
fotografia, personale

La mostra Steve McCurry. Icons presenta, in oltre 90 scatti, un efficace riassunto della sua vasta produzione.

Comunicato stampa

Steve McCurry è uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea ed è un punto di riferimento per un larghissimo pubblico che nelle sue fotografie riconosce un modo unico e diretto di guardare il nostro tempo.

La mostra Steve McCurry. Icons presenta, in oltre 90 scatti, un efficace riassunto della sua vasta produzione. La mostra propone ai visitatori un viaggio simbolico nel complesso universo di esperienze e di emozioni che da oltre 40 anni caratterizza le sue immagini, a partire dal famoso scatto di Sharbat Gula, la ragazza Afghana che McCurry ha fotografato nel 1984 nel campo profughi di Peshawar in Pakistan e che è diventata un'icona assoluta della fotografia mondiale.

Dall’India alla Birmania, dalla Mongolia all’Africa, fino in Italia: con le sue fotografie Steve McCurry ci pone a contatto con le etnie più lontane e con le condizioni sociali più disparate.

Scatti che catturano storie di gioia e aggregazione, di solitudine e sofferenza, di resilienza e solidarietà, di famiglia e amicizia e mettono in evidenza una condizione umana fatta di sentimenti universali, di sguardi la cui fierezza afferma, al di là dei confini geografici e culturali, la medesima dignità. Con la sua fotografia McCurry attraversa le frontiere e consente a tutti di conoscere da vicino un mondo che sempre più è destinato a grandi cambiamenti.

 

La mostra, organizzata da ARTIKA e curata da Biba Giacchetti con il Team Mostre di Sudest57, ha inizio con una straordinaria sequenza di ritratti e si sviluppa attraverso un percorso libero che abbraccia diversi temi e situazioni. “Icons” è inoltre il titolo di una pubblicazione che costituisce il catalogo della mostra, un dialogo esclusivo nel quale Steve svela le storie e i retroscena delle sue immagini più amate.

 

Attraverso il suo particolare stile fotografico, Steve McCurry pone la propria attenzione

sull’umanità del soggetto. Con i suoi scatti ci trasmette il volto umano che si cela in ogni angolo

della terra, anche nei più drammatici. Se Henri Cartier-Bresson è stato “l’occhio del suo secolo” (il

Novecento), McCurry è probabilmente il fotografo contemporaneo più incline a raccoglierne

l’eredità. Grazie alla sua spiccata sensibilità, è capace infatti di penetrare in profondità dei soggetti

scelti, svelando la profonda somiglianza di tutti gli individui sulla terra, al di là delle difficoltà socio-

culturali. Il fotografo cerca sempre di attribuire un volto alle situazioni in cui si trova immerso da

reporter, soprattutto se tali circostanze si presentano estremamente tragiche.

 

La curiosità è il motore della sua ricerca, capace di spingerlo, fin da adolescente, ad attraversare

ogni confine, fosse esso fisico, linguistico e culturale. In ogni sua foto Steve McCurry ci racconta

una storia che, una volta svelata, è in grado di comunicare la complessità di un intero contesto.

Queste le parole di McCurry: “La maggior parte delle mie foto è radicata nella gente. Cerco il

momento in cui si affaccia l’anima più genuina, in cui l’esperienza s’imprime sul volto di una

persona. Cerco di trasmettere ciò che può essere una persona colta in un contesto più ampio che

potremmo chiamare la condizione umana. Voglio trasmettere il senso viscerale della bellezza e

della meraviglia che ho trovato di fronte a me, durante i miei viaggi, quando la sorpresa dell’essere

estraneo si mescola alla gioia della familiarità.”

 

Il percorso espositivo ci permette di ammirare alcuni tra i più grandi progetti fotografici di Steve McCurry. Approfondimenti narrativi saranno presenti nell’audioguida che, per l’occasione, sarà scaricabile tramite app sullo smartphone dei visitatori.