Arti performative, teatro e danza. I 4 migliori spettacoli del 2023

Policrome, affollate e varie: così potremmo definire le performance di danza e spettacoli di teatro che hanno preso forma in questi 12 mesi. Ecco quali ricordare…

La scena teatrale e coreografica del 2023 è stata quanto mai vivace, ritornando a una quantità e una varietà di proposte uguali – se non maggiori – rispetto agli anni precedenti l’epidemia di Covid. Avvenimento, questo, che ha segnato una sorta di spartiacque: chi ha abbandonato definitivamente il palcoscenico; chi è tornato ad abitarlo come se nulla fosse accaduto, riproponendo modalità di allestimento del tutto tradizionali o, all’opposto, autoreferenziali. In entrambi i casi, però, si è evidenziata una totale indifferenza verso la realtà circostante che, al contrario, dovrebbe essere nutrimento indispensabile dell’arte. La scena teatrale e coreografica del 2023 è stata quanto mai vivace, ritornando a una quantità e una varietà di proposte uguali – se non maggiori – rispetto agli anni precedenti l’epidemia di Covid. Avvenimento, questo, che ha segnato una sorta di spartiacque: chi ha abbandonato definitivamente il palcoscenico; chi è tornato ad abitarlo come se nulla fosse accaduto, riproponendo modalità di allestimento del tutto tradizionali o, all’opposto, autoreferenziali. In entrambi i casi, però, si è evidenziata una totale indifferenza verso la realtà circostante che, al contrario, dovrebbe essere nutrimento indispensabile dell’arte. 

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Lazarus

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Anatomia di un suicidio

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Gli anni

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Caridad

Emma Lazarus, poetessa statunitense nota perché sono suoi i versi incisi alla base della Statua della Libertà, è l’origine del titolo dell’opera rock composta da David Bowie e andata in scena a New York nel dicembre 2015, un mese prima della scomparsa dell’artista. La libertà di essere davvero ciò che si è costituisce il cuore di questo musical atipico, il cui protagonista è Thomas Newton, un extraterrestre precipitato sulla terra e lì condannato a vivere, occultando l’infelicità nell’abuso di gin e vagheggiando la possibilità di costruire un razzo per ritornare sul proprio pianeta. Musical, opera lirica contemporanea, tributo non ossequioso a un musicista diventato leggenda: lo spettacolo, diretto da Valter Malosti, e prodotto da ERT/Emilia Romagna Teatro, è un riuscito esperimento di teatro indubbiamente “popolare” e, allo stesso tempo, raffinato e non scontato. Un’opera mai rappresentata in Italia e intellettualmente e artisticamente sfidante per i suoi creatori e stimolante per il cuore e la mente del pubblico che non assiste semplicemente a un concerto di Manuel Agnelli – vestendo i panni del protagonista – bensì a uno spettacolo complesso, che procura gioia autentica ma pure pensieri inattesi.

Lazarus, ph: Fabio Lovino
Lazarus, ph: Fabio Lovino

Tre generazioni di donne contemporaneamente in scena, un filo narrativo e sentimentale che trascende il tempo, diluendo passato e futuro in un’unica dimensione. Carol è la madre di Anna che, a sua volta, è madre di Bonnie e, simultaneamente, abitano il palco. Il play della trentasettenne drammaturga britannica Alice Birch, portato in scena da lacasadargilla – Lisa Ferlazzo Natoli, Alessandro Ferroni, Maddalena Parise – e prodotto dal Piccolo Teatro di Milano, è un precisissimo meccanismo che riesce a muovere le vicende delle tre donne senza alcuna soluzione di continuità, facendo scivolare le battute da un’area all’altra del palcoscenico, ovvero: inserendo fugaci ma pregnanti slittamenti di senso e utilizzando parole e metafore ricorrenti. Un’indagine sui modi, più o meno dolorosi, escogitati per sopravvivere al destino (genetico e non provvidenziale) sulle consapevoli rese alla sua esiziale fisionomia. Un play preciso e concentrato, stratificato e pervaso da schietta ed empatica umanità, qualità trasferite pure nell’allestimento di lacasadargilla e interpretato da un cast magnificamente coinvolto e coinvolgente.

Anatomia di un suicidio
Anatomia di un suicidio

L’omonimo romanzo di Annie Ernaux è lo spunto per la creazione di un lavoro che, come avviene nelle opere della scrittrice francese, mira a ricostruire un passato di cui apparentemente si conservano soltanto frammenti, potenti ma disorganici. Quella che avviene sul palcoscenico è la redazione di un racconto autobiografico, similmente al “metodo” codificato dalla stessa Ernaux, guardandosi dall’esterno, da una prospettiva rigorosamente straniante eppure intrinsecamente empatica. Protagonista è la danzatrice/performer Marta Ciappina che si affida a un amico, il coreografo e danzatore Marco D’Agostin, per conquistare il coraggio di guardare al proprio passato. Il risultato è uno spettacolo che semina indizi ed emozioni, intrufolandosi anche nella memoria degli spettatori.

Centrale Fies, Marco D'Agostin, Gli Anni, ph credits: Roberta Segata
Centrale Fies, Marco D’Agostin, Gli Anni, ph credits: Roberta Segata

Una ghigliottina rosso brillante domina il palcoscenico: la pena di morte è, infatti, il tema principale della nuova creazione dell’artista spagnola che conferma il proprio ineguagliabile talento nel generare opere d’arte – visive, performative, filosofiche – su un palco. Caridad, così, si mostra immediatamente come una sorta di trattato di etica (o, meglio, di contro-etica) che, partendo dalla riflessione sulla pena capitale, si sofferma sulle differenti e contraddittorie definizioni di “carità”. Uno spettacolo contraddistinto da una pluralità di ispirazioni cui corrisponde un’altrettanta varietà di linguaggi che scrivono una messinscena coesa, tenuta assieme dalla potente presenza scenica di Angélica Liddell ma altresì dalla precisione dei singoli sipari, originali crasi fra installazioni artistiche e tableaux vivants. Uno spettacolo che, in fondo, si propone quale un accorato inno all’amore e a quella forma genuina di amore che è l’arte.   

Caridad
Caridad
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Anatomia di un suicidio

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Gli anni

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Laura Bevione

Laura Bevione

Laura Bevione è dottore di ricerca in Storia dello Spettacolo. Insegnante di Lettere e giornalista pubblicista, è da molti anni critico teatrale. Ha progettato e condotto incontri di formazione teatrale rivolti al pubblico. Ha curato il volume “Una storia. Dal…

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