La classifica dei 10 migliori videogiochi usciti nel 2023

Tra reinterpretazioni metanarrative delle tendenze dei primi anni 2000 e documentari interattivi sui classici del medium. Ecco i migliori videogame del 2023 secondo Artribune

Il 2023 è stato un anno tragico per l’industria videoludica. Dopo l’insostenibile ipertrofia del mondo digitale nel primo periodo della pandemia di COVID-19, nel 2022 il mondo del videogioco ha visto per la prima volta in un quarto di secolo un calo nel suo fatturato globale (da 192,7 miliardi a 182,9 miliardi di dollari secondo l’agenzia Newzoo). L’aumento dei tassi di interesse (ovvero del costo del denaro) ha ulteriormente rallentato crescita ed espansione, e nel 2023 ci sono state grandi ondate di licenziamenti: Epic Games (lo sviluppatore di Fortnite), Nuverse di ByteDance (l’azienda che possiede la piattaforma di condivisione video TikTok), Electronic Arts, Unity (che sviluppa uno dei principali set di strumenti di sviluppo per videogiochi), Amazon, CD Projekt Red (Cyberpunk 2077), vari studi del gigante Embracer Group, dopo anni di disordinati acquisti di altre compagnie. Il sito Game Industry Layoffs stima che almeno 9000 persone abbiano perso il loro lavoro nel settore durante il 2023. 
Nonostante questo, quest’anno sono usciti alcuni videogiochi notevoli e abbiamo deciso di selezionare i dieci che ci sono sembrati i più capaci di rispondere alle sfide odierne e a partecipare al dibattito culturale.

1 / 10

///CODA

2 / 10

Basilisk 2000

3 / 10

LAKE Adventure

4 / 10

Mediterranea Inferno

5 / 10

Mr. Platformer

6 / 10

My House

7 / 10

Rain World: Downpour

8 / 10

Saltsea Chronicles

9 / 10

Slay the Princess

10 / 10

The Making of Karateka

///CODA è una delle opere più simili a un libro di poesia che abbiamo mai incontrato nella scena videoludica, con composizioni metriche più brevi o più lunghe, ma comunque unite stilisticamente e tematicamente (un altro esempio potrebbe essere Everything is going to be OK di Nathalie “alienmelon” Lawhead). Esploriamo un museo, che vediamo in soggettiva e su cui agiamo attraverso un’insolita interfaccia che ci mostra a destra il dettaglio dell’oggetto o della persona con cui stiamo interagendo, l’identità del personaggio che impersoniamo, il testo dei dialoghi e quattro tasti per scegliere tra le opzioni che ci vengono proposte. La visuale è inoltre rappresentata attraverso dithering, cioè realizzando le sfumature con pattern geometrici di pixel, con mosaici di pochi colori (in questo caso, solo due). Interagendo con i quadri nei corridoi principali entriamo in piccoli mondi tridimensionali, spazi quasi astratti che possiamo brevemente esplorare. Le sale permettono invece di accedere a cinque esperienze più lunghe e dalle ambientazioni più complesse, con le loro trame, sempre ambigue e sottilmente inquietanti, e i loro personaggi. Una raccolta di poesie sugli spazi virtuali e fisici, sulle storie che contengono e sull’incontro con strane alterità attraverso la macchina.
///CODA di Fin Deevy è disponibile per PC e Linux ed è anche incluso nel numero 43 della bundlezine Indiepocalypse.

CODA di Fin Deevy
CODA di Fin Deevy

Basilisk 2000 è un videogioco che si presenta come un editor di livelli (i software usati per creare gli spazi virtuali dei giochi) con cui possiamo aprire e manipolare i file di un videogioco fittizio che sarebbe stato sviluppato e poi abbandonato intorno all’anno 2000 e chiamato appunto Basilisk 2000. Mentre giochiamo con gli strumenti di sviluppo del videogioco e ne scopriamo la trama, inizia a emergere anche la storia dello studio che stava lavorando a questa opera immaginaria, e Basilisk 2000 diventa un racconto dalle atmosfere horror sull’ossessione di cogliere nuovamente una magia intravista in passato. Gli sviluppatori del fallito Basilisk 2000, infatti, stavano cercando di realizzare un seguito spirituale di un altro videogioco mai completato (e altrettanto fittizio) chiamato Basilisk. È forse notevole che l’autore, reale, di Basilisk 2000 abbia distribuito anche un altro videogioco nel 2023, Lunacid, presentato proprio come seguito spirituale di due serie del passato: King’s Field (1994-2006) e Shadow Tower (1998-2003) di FromSoftware, antenate della più nota e influente serie di giochi iniziata con Demon’s Souls (2009) e continuata con Dark Souls (2011-2016), Bloodborne (2015), Sekiro: Shadows Die Twice (2019) ed Elden Ring (2022).
Basilisk 2000 di KIRA è disponibile per PC. Prima di giocarlo, vi consigliamo di scaricare e provare anche Basilisk, pubblicato da KIRA nel 2022 e disponibile gratuitamente. In Basilisk esploriamo, attraverso un finto programma di emulazione della console Super Nintendo, quello che resta dell’immaginario predecessore del gioco protagonista invece di Basilisk 2000.

Basilisk 2000 di KIRA
Basilisk 2000 di KIRA

Presentato all’edizione 2023 de The Interactive Fiction Competition, in cui si è classificato al secondo posto, LAKE Adventure è un’avventura testuale giocabile attraverso un parser, un interpretatore di testo: scene, personaggi ed eventi del gioco sono descritti in paragrafi di testo, noi scriviamo con la tastiera le azioni che vogliamo che il personaggio principale compia all’interno delle ambientazioni (per esempio, scrivere “GO WEST,” o solo “W,” permette di spostarsi verso ovest) e il software le interpreta e ci descrive, se possibile, il loro risultato. Un formato classico, nato con uno dei primi videogiochi: Colossal Cave Adventure di Will Crowther (1976). In LAKE Adventure però la formula viene vista dall’esterno, viene storicizzata e problematizzata. Giochiamo, infatti, nei panni di una persona che sta giocando a un fittizio videogioco testuale chiamato LAKE Adventure, realizzato nella sua forma originale nel 1993 e poi successivamente modificato, mentre parliamo con il suo autore, Eddie Hughes. La nostra partita a LAKE Adventure è quindi interrotta e arricchita dai commenti di Hughes, che contestualizza le varie scene che incontriamo e che sono legate a momenti e luoghi della sua vita. Il risultato è una storia sul ricordo, ma soprattutto sul fallimento del ricordo e della possibilità di trovare un senso nel passato e nei suoi traumi. Forse, sul fallimento dell’arte. Da notare che nel 2023 è uscita un’altra importante avventura testuale costruita come una versione commentata di un videogioco fittizio: Repeat the Ending di Drew Cook.
LAKE Adventure di B.J. Best è disponibile gratuitamente ed è giocabile direttamente online attraverso il browser internet, senza bisogno di scaricarlo e installarlo. Vi consigliamo di dare un’occhiata anche alla mappa del gioco disponibile come pdf.

LAKE Adventure di B.J. Best
LAKE Adventure di B.J. Best

Durante una breve vacanza estiva in Puglia, tre ragazzi incontrano una creatura androgina, Madama, che offre loro la possibilità di ascendere a un’estate eterna. Per riuscirci, dovranno collezionare ricordi estivi e spenderli per acquistare da Madama dei magici frutti, fatti come fichi d’India, che donano visioni introspettive chiamati Miraggi. Se uno dei tre amici riuscirà a comprare e mangiare almeno quattro frutti prima della fine della vacanza, a Ferragosto quando viene celebrata l’Assunzione di Maria in cielo, la sua estate non finirà mai più. Nel racconto interattivo e illustrato Mediterranea Inferno abbiamo soprattutto la responsabilità di scegliere proprio quali tra questi tre personaggi avranno il diritto di acquistare i frutti di Madama, e quindi chi esplorerà i Miraggi, chi sarà escluso dal realizzare i suoi desideri vacanzieri e chi potrà infine accedere al premio finale. I colori delle illustrazioni, a volte abbacinanti a volte sprofondate nel buio, sono il rosso della terra, il bianco degli edifici, il blu del cielo, il giallo delle luci notturne, i riferimenti vanno dalla fotografia di Luigi Ghirri a Giulietta degli spiriti di Federico Fellini, “il film horror italiano più bello di sempre,” come l’autore ha detto durante l’evento IVIPRO Days 2023. In Mediterranea Inferno, l’estate rappresenta il sogno italiano, un sogno di comunità, benessere e cultura. Un’aspettativa che pare sempre destinata a essere tradita, a deludere, un sogno che forse non è mai esistito e che sicuramente non esiste più.
Mediterranea Inferno di Lorenzo Redaelli (Eyeguys) e Santa Ragione è disponibile per PC e Mac e uscirà il 5 marzo 2024 per Nintendo Switch, PlayStation 4 e 5 e Xbox Serie S e X.

Mediterranea Inferno di Lorenzo Redaelli (Eyeguys) e Santa Ragione
Mediterranea Inferno di Lorenzo Redaelli (Eyeguys) e Santa Ragione

Mr. Platformer si presenta inizialmente come un videogioco “di piattaforme” piuttosto tradizionale, come quelli della serie Super Mario Bros. di Nintendo, anche se qui i richiami sono soprattutto a Pitfall! di Davide Crane (1982) per Atari 2600. Una sequenza di brevi livelli in cui dobbiamo guidare un personaggio saltando tra piattaforme sospese e oltre nemici e ostacoli per arrivare a suonare una campana e collezionare punti extra. Dopo ogni livello, scegliamo da una griglia 4×4 la nostra prossima destinazione tra due alternative, cercando di arrivare dall’angolo in basso a sinistra fino alla fine del gioco, il livello in alto a destra sulla griglia, prima di aver esaurito le nostre quattro vite, le possibilità di fallimento. A quel punto possiamo ricominciare a giocare con una nuova griglia composta casualmente. Quando finiamo il gioco o le vite, però, Mr. Platformer ci informa che è ancora disponibile solo un numero limitato di livelli, perché ogni volta che un livello del gioco viene completato scompare per sempre. Lo abbiamo consumato. E così, continuando a giocare, consumeremo ogni ambientazione di Mr. Platformer, fino a ridurne il mondo in un paesaggio morto, colorato solo di nero e grigi. “Quando vedo mio figlio giocare a una console Nintendo, lo vedo giocare nella parte di un esploratore e di un colonizzatore, lo vedo affrontare un duro nuovo mondo e portarlo sotto il suo simbolico controllo” (Henry Jenkins in conversazione con Mary Fuller in Nintendo® and New World Travel Writing: A Dialogue, parte di Cybersociety: Computer-Mediated Communication and Community, curato da Steven G. Jones per Thousand Oaks: Sage Publications, 1995).
Mr. Platformer di Terry Cavanagh è disponibile gratuitamente ed è giocabile direttamente online attraverso il browser internet, senza bisogno di scaricarlo e installarlo.

Mr. Platformer di Terry Cavanagh
Mr. Platformer di Terry Cavanagh

È possibile, almeno in parte, vedere My House come un adattamento del romanzo ergodico Casa di foglie di Mark Z. Danielewski in mod (contenuto aggiuntivo creato dalla comunità) del classico videogioco di sparatorie in soggettiva Doom di id Software, che quest’anno ha tra l’altro compiuto 30 anni. La mod è stata presentata sui forum di Doomworld accompagnata da una storia fittizia, e da un altrettanto fittizio diario di sviluppo: una persona l’avrebbe trovata tra le cose di un amico che è da poco morto e con cui in passato giocava a Doom, e avrebbe deciso di darle una sistemata per pubblicarla in suo ricordo. E inizialmente My House sembra proprio questo: una piccola mappa realizzata intorno al 2000 e basata, come molte mappe amatoriali di Doom, sulla ricreazione della casa dell’autore all’interno del videogioco. Ma se esploriamo meglio l’ambientazione ci accorgiamo che qualcosa non torna: le geometrie della casa cambiano, porte si aprono (come in Casa di foglie) su spazi enormi e geometricamente impossibili, l’edificio muta, viene invaso da quegli spazi liminali di cui Valentina Tanni parla nel suo recente saggio Exit Reality, Doom stesso smette di funzionare come ci aspettiamo. Leggendo il diario di sviluppo della mod scopriamo che l’autore si sente come posseduto dalla casa virtuale, è obbligato a espanderla, a invaderla con i suoi incubi notturni. L’esplorazione di una casa diventa l’esplorazione di un lutto in una storia dell’orrore che, ancora come in Casa di foglie, si rivela essere una storia d’amore.
My House di Veddge è scaricabile gratuitamente online. Per giocare la mod avrete bisogno del gioco base Doom II: Hell on Earth (My House usa le sue risorse, come le immagini e i suoni) e di GZDoom, un port (una traduzione) del codice di Doom per le macchine attuali. GZDoom è disponibile gratuitamente. Scaricate Doom II: Hell on Earth, GZDoom e il file pk3 di My House (myhouse.pk3). Trovate il file principale di Doom II: Hell on Earth (DOOM2.WAD), mettetelo nella cartella di GZDoom e poi trascinate myhouse.pk3 sull’icona di GZDoom.

My House di Veddge
My House di Veddge

L’espansione Downpour per Rain World, uscito originariamente nel 2017, non è solo un’enorme aggiunta a questo videogioco (con nuovi personaggi giocabili e nuove modalità) ma l’occasione per scoprire quest’opera ancora troppo poco nota e ancora meno presa come esempio. Siamo una creatura ibrida tra un gatto e una lumaca (un lumagatto) persa in un mondo postapocalittico pieno di predatori e continuamente allagato da alluvioni. Possiamo imparare a muoverci in questa terra, ma non possiamo mai imparare a controllarla, non possiamo diventarne padroni. Possiamo imparare a conoscere le creature che la abitano, possiamo anche stringerci relazioni e addomesticarle, ma resteranno sempre creature indipendenti da noi, creature con i loro bisogni e il loro istinto di sopravvivenza. Rain World si oppone all’idea che un videogioco debba “rispettare il tempo di chi gioca,” come viene spesso proposto, rifiuta di costruire il suo mondo e di muovere i suoi personaggi in funzione della nostra comodità, per la nostra soddisfazione e per il nostro divertimento. L’ecosistema virtuale di Rain World pretende invece che gli venga riconosciuta una sua dignità, al di là di ogni antropocentrismo.
Rain World: Downpour di Videocult e Akupara Games è disponibile per PC, Nintendo Switch, PlayStation 4 e 5 e Xbox One e Xbox Serie S e X. Per giocarlo è necessario possedere il gioco base Rain World.

Rain World Downpour di Videocult e Akupara Games (immagine da Steam)
Rain World Downpour di Videocult e Akupara Games (immagine da Steam)

Continuando ma soprattutto complicando e problematizzando il percorso iniziato con il suo precedente videogioco, Mutazione, lo studio danese Die Gute Fabrik realizza con Saltsea Chronicles un’opera corale che immagina un possibile futuro dopo gli sconvolgimenti legati al cambiamento climatico e all’innalzamento degli oceani. Lo immagina con ottimismo, ma senza ingenuità, e senza sottovalutare l’impatto di un tale trauma intergenerazionale e collettivo. L’equipaggio di una nave si mette in mare alla ricerca della sua capitana, misteriosamente scomparsa. Navighiamo da isola a isola, e ogni volta che lasciamo un luogo possiamo scegliere dove ci dirigeremo tra due alternative, possiamo scegliere uno dei due membri dell’equipaggio che esploreranno l’ambientazione e interagiranno con la sua popolazione e poi, in varie occasioni, possiamo decidere come reagire a eventi e durante i dialoghi. Ogni viaggio in Saltsea Chronicles sarà quindi diverso, perché incontreremo isole diverse e le scopriremo attraverso una diversa combinazione di punti di vista. Nonostante tutte le scelte che possiamo compiere, la nostra capacità di influenzare in modo rilevante gli eventi in Saltsea Chronicles è però limitata. La direttrice creativa di Saltsea Chronicles, Hannah Nicklin, parla di un gioco non con “finali multipli” ma con “punti di mezzo multipli” (“multiple middles”) e questa è un’opera fatta di piccole scelte e che tradisce le aspettative di chi nei videogiochi cerca una power fantasy, una fantasia di potere. È anche un’opera in cui, sempre a differenza di quanto troviamo solitamente nei videogiochi, non interpretiamo un singolo personaggio ma un’intera comunità (un equipaggio), e incontriamo un mondo che possiamo esplorare ma non meramente sfruttare per le nostre necessità.
Saltsea Chronicles di Die Gute Fabrik è disponibile per PC, Mac, Nintendo Switch e PlayStation 5.

Saltsea Chronicles di Die Gute Fabrik
Saltsea Chronicles di Die Gute Fabrik

Slay the Princess è una storia illustrata a bivi in cui siamo un eroe accompagnato da una voce narrante e da altre voci che rappresentano tratti della sua personalità e con cui possiamo dialogare. All’inizio del gioco stiamo andando verso una baita allo scopo non di salvare ma di uccidere la principessa che è incatenata nei suoi sotterranei. Dobbiamo ucciderla perché, come ci spiega senza darci troppi dettagli o contesto la voce narrante, se non la uccideremo lei farà finire il mondo. Se decidiamo di uccidere immediatamente la principessa, Slay the Princess dura appena qualche minuto: saliamo la collina, entriamo nella baita, prendiamo un pugnale, scendiamo nel sotterraneo, la accoltelliamo e usciamo. O almeno, proviamo a uscire. Come nell’ormai classico The Path di Tale of Tales (2009) seguire gli ordini del gioco ci fa però perdere buona parte dell’esperienza. L’esplorazione di Slay the Princess inizia quando disubbidiamo, quando dubitiamo. Se non uccidiamo la principessa, Slay the Princess ci costringe in una serie di loop, di cicli e ripetizioni, di principesse sempre diverse che cambiano in base alle scelte che facciamo, in base a come ogni volta le immaginiamo. Durante i loop di una partita non incontriamo mai due principesse uguali, e incontriamo solo una piccola parte delle principesse possibili. A volte damigelle innamorate, altre volte spettri vendicativi, o mostri fatti di lame, o divinità.
Slay the Princess di Black Tabby Games è disponibile per PC, Mac e Linux.

Slay the Princess di Black Tabby Games
Slay the Princess di Black Tabby Games

Nel 2022 avevamo premiato tra i videogiochi migliori dell’anno Atari 50: The Anniversary Celebration di Digital Eclipse e Atari, un museo interattivo dedicato ai videogiochi e alle macchine del marchio Atari. Digital Eclipse ha continuato questo percorso con il primo episodio di una serie più monografica che ha chiamato Gold Master Series. The Making of Karateka è interamente dedicato a Karateka di Jordan Mechner e Brøderbund (1984), i cui spunti verranno ulteriormente sviluppati da Mechner nel più celebre Prince of Persia del 1989. È un gioco dalla trama e dalla struttura semplice: un karateka deve salvare una principessa sconfiggendo una serie di nemici lungo un percorso lineare. L’approccio cinematografico di Karateka e il suo uso wagneriano delle musiche stanno però alla base di molti filoni di videogiochi, e The Making of Karateka fornisce tutti gli strumenti per capire e contestualizzare lo sviluppo dell’opera e la sua successiva rilevanza: versioni giocabili e commentate di Karateka e di altri videogiochi di Mechner (e rifacimenti moderni realizzati per l’occasione), estratti dai diari di sviluppo, documentazione interattiva sull’uso del rotoscopio per le animazioni, videointerviste a Mechner, a suo padre (che realizzò la colonna sonora del videogioco), a dipendenti dell’editore Brøderbund e a sviluppatori che sono stati influenzati dall’opera di Mechner… Con questo documentario interattivo, Digital Eclipse continua la sua rivoluzione nel racconto della storia del videogioco.
The Making of Karateka di Digital Eclipse (ora parte di Atari) è disponibile per PC, Nintendo Switch, PlayStation 4 e 5 e Xbox One e Xbox Serie S e X.

The Making of Karateka di Digital Eclipse
The Making of Karateka di Digital Eclipse
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///CODA

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Basilisk 2000

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LAKE Adventure

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Mediterranea Inferno

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Mr. Platformer

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My House

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Rain World: Downpour

8 / 10

Saltsea Chronicles

9 / 10

Slay the Princess

10 / 10

The Making of Karateka

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Matteo Lupetti

Matteo Lupetti

Diplomato in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2010, gestisce il collettivo di fumettisti indipendenti Gravure e scrive di videogiochi per varie testate italiane ed estere. È diplomato in sommelerie all’interno dell’associazione FISAR ed è direttore artistico…

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