Le mostre da vedere e le iniziative culturali a Palermo a Natale e per le feste 2023
Il Tesoro della Cappella Palatina di Palazzo Reale, la fioritura dello stile Liberty a Palermo, ma anche l’arte contemporanea offerta dalla Fondazione Merz e dalla Galleria Rizzuto. Ecco cosa vedere a Natale in città
Musei e gallerie palermitane presentano una ricca programmazione culturale durante il periodo delle festività natalizie. A partire dal gioiello più prezioso della città, la Galleria Palatina di Palazzo Reale che espone parte del suo famoso tesoro attraverso 56 reperti che narrano storie di tempi lontani e di grandi accadimenti culturali che hanno reso la Sicilia centro nevralgico del Mediterraneo, tra cofanetti, argenti, pergamene, fonti battesimali. Non manca anche uno sguardo sull’arte contemporanea, offerto dalla Fondazione Merz nel suo avamposto siciliano presso ZACentrale. E ancora installazioni luminose e location per i selfie. Guida agli appuntamenti.
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Thesaurus – Palazzo Reale
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Palermo Liberty – Palazzo Sant’Elia
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Winterausstellung – Haus der Kunst presso i Cantieri Culturali alla Zisa
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Giorni felici? – Fondazione Merz ZACentrale
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Francesco De Grandi – RizzutoGallery
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Sasha Vinci – Cappella dell’Incoronata
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Next XIV Edizione – Quartiere Sperone
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The Social Museum – Zona Teatro Politeama
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Rossella Poidomani – Parentesi
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Lux Lucia di Domenico Pellegrino – Piazzetta Granatelli
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100 anni di Antonio Sanfilippo – Museo Riso, Villa Zito e altre sedi in Sicilia
Il Palazzo Reale di Palermo, nota fucina di respiro cosmopolita, fu durante la fase normanno-sveva un luogo di sintesi artistica tra latini, bizantini e islamici, così come raccontato dai documenti ufficiali, dai viaggiatori e dai membri della corte. Ne è un esempio il famoso Tesoro della Cappella Palatina che racchiude 9 secoli di ibridismo culturale di Ruggero II e che ora è esposto fino al 30 settembre 2024 nella grande mostra Thesaurus, alla scoperta di un patrimonio segreto proprio a Palazzo Reale, frutto di una sinergia tra la Fondazione Federico II e il Fondo Edifici di Culto (Ministero dell’Interno). Si tratta di 56 reperti che narrano storie di tempi lontani e di grandi accadimenti culturali che hanno reso la Sicilia centro nevralgico del Mediterraneo, tra cofanetti, argenti, pergamene, fonti battesimali, opere raffiguranti la Madonna Odigitria, gioielli appartenenti a Costanza d’Aragona, una bolla raffigurante Ruggero II, un sigillo mesopotamico che catapulta indietro fino a Babilonia, al terzo millennio a.C..
Circa 500 opere, fra disegni di architettura e di arti applicate, arredi, dipinti, sculture, arazzi, ceramiche, arredi, bozzetti decorativi, abiti e gioielli provenienti da 70 collezioni pubbliche e private. La Fondazione Sant’Elia dedica fino al 30 maggio 2024 un’imponente mostra a quella irripetibile stagione rappresentata dalla fioritura dello stile Liberty a Palermo. Una vera e propria età dell’oro, che vide lavorare insieme grandi progettisti, pittori, scultori, decoratori, artigiani e imprese produttive per realizzare una città nuova, adatta alle esigenze della modernità e della borghesia. In un periodo di cambiamenti e di sviluppo economico e sociale della città, si afferma così, sotto l’egida di Ernesto Basile, una scuola che fa della città una delle capitali italiane di questo stile. Il percorso espositivo, che occupa tutto il palazzo Sant’Elia, va dal 1897, data dell’apertura del Teatro Massimo di Giovan Battista Filippo e di Ernesto Basile, fino al 1923, anno dell’ultimazione della costruzione del Cinema Massimo di Giovan Battista Santangelo, allievo di Basile.
Nell’anno del decimo anniversario dalla sua fondazione il Verein Düsseldorf Palermo e. V. presenta la terza edizione della Winterausstellung, mostra d’inverno, all’Haus der Kunst presso i Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. La mostra segue la tradizione delle Winterausstellungen dei Künstlerverein tedeschi, mostre organizzate per vendere opere nel periodo natalizio, per ricavare un budget per progetti futuri ma, soprattutto, per incontrarsi e fare comunità. La Winterausstellung vede esposte opere di piccolo formato di più di 90 artisti italiani e tedeschi già attivi nei progetti di scambio artistico e culturale tra Düsseldorf e Palermo condotto dal Verein.
Sempre nell’ambito dell’arte contemporanea, da non perdere la mostra collettiva Giorni felici?, a cura di Agata Polizzi, che riunisce negli spazi della sede siciliana della Fondazione Merz fino al 3 marzo una selezione di opere di Yuri Ancarani , Per Barclay, Silvia Giambrone, Joanna Piotrowska, il duo Genuardi/Ruta e Chen Zhen. L’esposizione trae spunto da una riflessione innescata dal romanzo Nudi e crudi (The Clothes They Stood Up In) di Alan Bennett per formulare una domanda apparentemente paradossale, ma oggi quanto mai necessaria: è davvero questa la vita che desideriamo? Gli artisti in mostra provano a immaginare una risposta a questa domanda a partire dai propri conflitti e limiti, partendo quindi dall’individuo come unità di misura fondamentale per la costruzione di una collettività: Yuri Ancarani con il film Séance, Silvia Giambrone con le sue sculture, Joanna Piotrowska con i suoi scatti fotografici, Genuardi/Ruta con un’installazione site-specific e Chen Zhen con l’opera Jardin Lavoir.
Narrativa è il titolo della nuova grande mostra personale di Francesco De Grandi (Palermo, 1968) visitabile fino al 24 febbraio 2024 negli spazi della RizzutoGallery. “L’attitudine alla narrazione è sempre stata fortissima nella mia pittura”, racconta l’artista siciliano che trova nei motivi archetipici della storia della pittura un percorso di conoscenza e una via per l’elevazione spirituale, in una forma del dipingere quasi meditativa. “Un quadro è una narrazione che ha un corpo, una presenza. Ed è una forma di verità proprio perché è presente, è lì e abita uno spazio. Tutto quello che c’è dopo, tutte le sue riproduzioni, sono tutti simulacri, ma l’oggetto reale è vivente, come essere attorno al fuoco e sentire raccontare una storia da un vecchio saggio. Per questo ho chiamato la mostra NARRATIVA. In galleria vedremo dei quadri narranti, storie che appartengono alla memoria collettiva dell’uomo. Miti, leggende, novelle arrivate a noi attraverso la testimonianza e il racconto. Che hanno attraversato il tempo e lo spazio e sono ancora urgenti e capaci di creare mondi”.
La gravità delle forze nascoste è un progetto inedito dell’artista siciliano Sasha Vinci (Scicli, 1980) che si pone come omaggio e dichiarazione d’amore alla città di Palermo, esplorandone il tessuto urbano e sociale. L’esposizione, a cura di Serena Ribaudo, sarà visitabile fino al 20 gennaio 2024 alla Cappella dell’Incoronata, una delle sedi del Museo Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo. Il lavoro di Vinci, comparabile a un’opera teatrale che si sviluppa in tre “atti” distinti, prende vita nella parte centrale della Cappella dell’Incoronata dove è possibile ammirare la maestosa installazione “Non Si Disegna Il Cielo / Il Canto di Palermo“. Il percorso espositivo prosegue nella cripta che ospita un’installazione unica, una sorta di mappatura della città ipotetica, dove elementi naturali ed organici si mescolano con recuperi di piombo, creando ancora una volta un suggestivo connubio tra la storia e la contemporaneità. Infine, nella biblioteca, un imponente corpo di alabastro a base pentagonale diviene protagonista, interagendo con il pubblico e trasmettendo una straordinaria luminosità traslucida.
È l’artista argentino Francisco Bosoletti, celebre per le sue opere “al negativo”, a realizzare la Natività all’interno della XIV edizione del progetto Next, ideato dall’Associazione Amici dei Musei Siciliani nel tentativo di esorcizzare attraverso l’arte il clamoroso furto del capolavoro di Caravaggio dall’oratorio di San Lorenzo, uno degli eventi più drammatici della storia del nostro patrimonio culturale, una ferita ancora aperta, che attende con speranza un possibile risanamento. Per la prima volta l’opera è realizzata e presentata al di fuori degli spazi dell’oratorio all’interno del Parco di Arte Urbana nel quartiere Sperone di Palermo grazie all’alleanza creativa tra l’Associazione Amici dei Musei Siciliani, Sperone167 e l’Accademia di Belle Arti di Palermo, che quest’anno celebra il 240° anniversario della sua fondazione. L’opera è stata presentata alla città il 25 dicembre, con una performance dell’attore e cantastorie Salvo Piparo, che ha narrato un cunto tratto da Il Furto del Caravaggio.
Cercate una location natalizia come sfondo per i vostri selfie? Il posto giusto per voi è The Social Museum, la prima struttura in Sicilia – nata dall’idea di tre ragazzi palermitani Flavia Di Gaudio, Fabio Bustinto e Marco Di Gaudio – con installazioni uniche dedicata agli amanti dell’arte, della fotografia, dei social e dei content creator. Un locale di oltre 200 metri quadri nel cuore di Palermo, in via Giorgio Castriota 2 (tra via Libertà e il Teatro Politeama), che offre più di 25 installazioni, tutte studiate per trasportare i visitatori/clienti in posti unici. È il luogo perfetto per creare contenuti che lasciano il segno, per dare un tocco creativo e magico ai canali social, per campagne di marketing, lanci di prodotti o semplicemente per vivere un’esperienza unica a Palermo. Da piscine di palline a paesaggi cosmici, ogni angolo del museo è un’opera d’arte.
Parentesi è uno spazio indipendente di Palermo, gestito da cinque artisti e una curatrice, destinato all’esposizione d’arte contemporanea della nuova generazione di artisti. La monoroom (a piazza Sant’Onofrio) vuole essere sede simbolica di linguaggi visivi, modalità e forme emergenti: lo spazio espositivo diviene, dunque, laboratorio sperimentale di libertà, motore di dibattito e collaborazione. Il calendario di eventi ed esposizioni è in continua definizione e propone costantemente lavori e produzioni di natura multidisciplinare, tramite cui gli autori si confrontano tra loro, con lo spazio, con il contesto palermitano e con i giovani addetti ai lavori. Giovani critici, appassionati, artisti, curatori e studiosi sono invitati a indagare pratiche inusuali che affrontino il dibattito contemporaneo, che costruiscano momenti di scambio e riflessione e che ipotizzino ricerche, nuove proposte, operazioni dinamiche, nonché ulteriori possibilità di fruizione dell’arte e dello spazio. Ora è in corso fino al 9 gennaio l’ultima mostra della stagione, Grattarsi forte l’ombelico, personale della siciliana Rossella Poidomani a cura di Ilaria Cascino.
Anche Palermo ha le sue Luci d’Artista. Lux Lucia dell’artista siciliano Domenico Pellegrino (Mazzarino, 1974) lascia il suo segno luminoso all’interno di Piazzetta Granatelli, progetto di rigenerazione urbana che utilizza l’arte come mezzo per rinascere. L’opera è stata donata da Luxottica che ha inaugurato il nuovo punto vendita a marchio Randazzo nella sede storica di via Ruggero Settimo a Palermo, e si inserisce all’interno del parco d’arte di via Granatelli creato dalla volontà di Vita Randazzo, andando ad aggiungersi alle altre opere d’arte urbana che valorizzano l’area. L’installazione, riproducendo gli occhi di Santa Lucia illuminati nel buio, vuole essere un omaggio alla luce, alla sua bellezza, alla sua simbologia. Vuole anche essere un messaggio di speranza, di chiarore. Gli occhi di Santa Lucia creati da Domenico Pellegrino sono “uno sguardo verso la città che rinasce, uno sguardo nel buio, uno sguardo di speranza”.
Fino a sabato 24 febbraio 2024, nel centenario della sua nascita, la Sicilia ospita la grande mostra antologica dedicata al suo celebre pittore Antonio Sanfilippo. La mostra, a cura di Bruno Corà, presenta più di cento lavori provenienti da collezioni pubbliche e private, di uno dei maggiori protagonisti della storia dell’arte del XXI secolo, esposti in quattro luoghi siciliani: il Villino Scerbi, Comune di Partanna; il Castello Grifeo di competenza del Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria; il RISO – Museo regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo; Villa Zito sede della Fondazione Sicilia. Il progetto è promosso dal Comune di Partanna, con il sostegno del Dipartimento Regionale e dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, con la Fondazione Sebastiano Tusa, Fondazione Sicilia, Sicily Art and Culture, e in collaborazione con l’Archivio Accardi Sanfilippo di Roma.
Winterausstellung – Haus der Kunst presso i Cantieri Culturali alla Zisa
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Giorni felici? – Fondazione Merz ZACentrale
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Francesco De Grandi – RizzutoGallery
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Sasha Vinci – Cappella dell’Incoronata
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Next XIV Edizione – Quartiere Sperone
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The Social Museum – Zona Teatro Politeama
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Rossella Poidomani – Parentesi
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Lux Lucia di Domenico Pellegrino – Piazzetta Granatelli
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100 anni di Antonio Sanfilippo – Museo Riso, Villa Zito e altre sedi in Sicilia
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Claudia Giraud
Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…