Best of delle serie tv nel 2023: le migliori da recuperare

È davvero finita l’era del consumo compulsivo di produzioni seriali? Probabilmente sì, ma non è detto che sia un male. Di sicuro l’anno appena trascorso ci ha permesso di apprezzare una selezione mirata di serie tv di qualità. Le nostre scelte 

Sono passati gli anni delle abbuffate in cui si produceva e si vedeva di tutto, quando anche le piattaforme streaming si piazzavano davanti a frigoriferi pieni di serie tv, inghiottendo qualsiasi genere e formato, prediligendo tanta junk tv. Ed ecco collassare tutti, in preda a bulimia compulsiva seriale. Unico rimedio: rinchiudere la serialità in un rehab per dipendenza da binge, obbligandola a farsi curare da inferociti esperti di settore come il Dottor Crisi Economica, la Dottoressa Sciopero degli Sceneggiatori e il noto Terapeuta di Hollywood Sciopero degli Attori. Eppure, nonostante l’anno trascorso tra convulsioni di settore e crisi creativa, la serialità è riuscita comunque a portare in tavola qualche prelibatezza. Vi consigliamo però di consumarla lentamente, un episodio alla volta, prediligendo un cocktail di generi, tra zombie da epidemia di funghi, horror medico, crime grottesco, saga familiare, super eroi in crisi adolescenziale, dramma di coppia, fanatismo criminale, comedy sportiva. O anche degustando una serie d’annata che ritorna, migliorandosi ulteriormente. Speriamo sia tutto di vostro gradimento. 

1 / 10

Fleishman a pezzi

2 / 10

The Last of Us

3 / 10

La caduta della casa degli Usher

4 / 10

Sciame

5 / 10

Gen V

6 / 10

The Curse

7 / 10

Succession 4

8 / 10

The Bear 2

9 / 10

Fargo 5

10 / 10

Ted Lasso 3

Manhattan, Upper East Side, una coppia in crisi. Lei, una straordinaria Clare Danes, è una donna di successo, agente di teatro, madre, moglie che un giorno esce di casa e non torna più. Il marito, un medico, privo dell’appeal di Grey’s Anatomy, si ritrova ad affrontare la separazione in un’estate torrida fatta di solitudine, una carriera al ribasso, un’amica trascurata e il disprezzo di due figli piccoli che non sa come gestire. Un dramma intenso in cui è facile riconoscersi, che si abbiano figli o meno, che si stia in coppia o si viva da single, perché il racconta si concentra sulla crisi di un uomo e di una donna dalla vita apparentemente perfetta, ma piena di buchi, di pentimenti, di rimpianti, di livori, pur se affrontati con ironia. Prodotta da FX nel 2022, arriva in Italia su Disney+ nel ’23. È una serie sul malessere interiore da non perdere, per chi si sente in trappola e per chi insegue la libertà…

Fleishman a pezzi Best of delle serie tv nel 2023: le migliori da recuperare
Fleishman a pezzi

HBO non ne sbaglia una, neppure quando si tratta di portare in tv un videogioco cult come The Last of Us, rischiando di scatenare l’ira dei fan e l’indifferenza del pubblico seriale. E invece no, la serie ha soddisfatto tutti e ampiamente, trasformando in un capolavoro la lotta per la sopravvivenza di un uomo e di una ragazzina in fuga dagli “zombie vegetali”. Il tutto durante un’epidemia di funghi che infetta gli esseri umani, rendendoli dei “mostri” aggressivi e violenti. L’adattamento è stato curato da Neil Druckmann, creatore del videogioco, e Craig Mazin, sceneggiatore acclamato e molto ambito dopo Chernobyl, altro capolavoro seriale. Ma The Last of Us, su Sky, va oltre lo zombie movie e diventa un dramma post apocalittico tra redenzione, speranza, vendetta e distopia. Ogni puntata è un film a sé stante, che indaga i personaggi nell’intimo con storyline che vi commuoveranno fino alle lacrime. Non perdete la terza puntata, una storia d’amore inaspettata che vi spezzerà il cuore, ricostruendolo piano piano facendo affidamento sul ricordo.

The Last of Us
The Last of Us

L’ultima serie di Mike Flanagan, su Netflix, si avvicina alla perfezione delle precedenti da The Haunting of Hill House a The Haunting of Bly Manor e Midnight Mass, anzi le supera, perché qui si innesta pure un tema sociale e devastante come quello dell’ossicodone. L’ispirazione non arriva solo dalla cronaca, ma soprattutto dall’omonimo racconto di Edgar Allan Poe: di più, la serie è un’antologia dell’autore, di cui si citano continuamente poesie e romanzi. Un horror con tutti i crismi del caso, tra presenze inquietanti, signore del karma, egoismo sfrenato, vita da godere, morte a cui è impossibile sfuggire, compromessi per avere successo, a scapito dell’umanità. Letteratura e serialità in un incastro perfetto, che permette di raccontare le vicende di una famiglia di produttori farmaceutici che ha incentivato il diffondersi della dipendenza da ossicodone. Insomma, anche questa serie, come altre assolutamente da non perdere, quali Painkiller, Dopesick, All the Beauty and the Bloodshed, racconta in modo traslato della famiglia Sackler, che ha mandato gli Stati Uniti in overdose e se l’è cavata solo con qualche piccola condanna. Ma almeno qui muoiono tutti, o quasi…

La caduta della casa degli Usher Best of delle serie tv nel 2023: le migliori da recuperare
La caduta della casa degli Usher

Un thriller su una fandom tossica dal risvolto dark. La storia è quella di una ragazzina fan sfegatata di una cantante, Ni’jah: una sorta di Beyoncé per cui farebbe qualsiasi cosa. Pur di andare a un suo concerto, la protagonista scatena una serie di efferati eventi e omicidi seriali: una metafora del malessere sociale, delle dipendenze, di chi si nutre di vita riflessa, dell’incapacità di sentire. Sciame, The Swarm in originale, riporta al concetto di alveare, all’ape regina a cui ruotano attorno le altri api, ovvero i fan che morirebbero per l’ape stessa. Ma è anche un’ovvia allusione al Beyhive, il gruppo di fan di Beyoncé, che vanta un’ape come logo ufficiale. Prodotta per Prime Video da Donald Glover (Atlanta), qui anche regista e sceneggiatore, Sciame vanta nel cast pure Billie Eilish, nel ruolo della leader di una setta che ipnotizza i suoi simpatizzanti, liberandone gli impulsi e i comportamenti più oscuri. Consigliato a chi è stato fan e a chi non lo è stato, un vademecum per capirsi ed evitarsi.

Sciame Best of delle serie tv nel 2023: le migliori da recuperare
Sciame

Gen V, spin off del già irriverente The Boys, su Prime Video, è una serie sulla vita reale di supereroi teen, che vanno in una scuola speciale, la Godolkin University, e sono alle prese con drammi, paure, ansie tipiche dell’adolescenza. Essendo super dotati, anche il loro coming of age è speciale, al limite dell’orrore. Una valida metafora di tutte le nevrosi, fobie, malattie mentali e dipendenze che ci colpiscono in età puberale, e che sembrano non finire mai. La protagonista, ad esempio, stermina la famiglia appena ha il primo ciclo mestruale: il suo sangue si solidifica e diventa un’arma pericolosa. Un’altra eroina ogni volta che vomita diventa piccolissima: così si affronta il tema della bulimia. Ma c’è anche la ragazzina che toccando qualcuno ne manipola la mente, e il giovane supereroe con poteri cinetici alla Carrie, o ancora quello che cancella i ricordi alle ragazze di cui abusa. A fare da sfondo, il cinismo del mondo adulto che li sfrutta, riducendoli a una merce da sfruttare su social e mass media. La serie, creata da Eric Kripke, è tratta dal fumetto di Garth Ennis e Darick Robertsons. Raccomandata a chi vorrebbe trasformare i disagi psicosocial della Gen Z in super poteri, like o dislike it!

Gen V Best of delle serie tv nel 2023: le migliori da recuperare
Gen V

Il New York Times l’ha annoverata tra le migliori serie del 2023 e non poteva che essere così, se a scriverla e interpretarla c’è Nathan Fielder, autore cinico e di culto di Nathan for you e Reharsal. Ma soprattutto, nella serie di Paramount+, c’è una eccelsa Emma Stone, premio Oscar per La La Land, nei panni di una imprenditrice, designer, artista influencer e futura protagonista di un reality in stile Extreme Makeover Home Edition, in cui, insieme al marito, cerca di gentrificare una cittadina del New Mexico. Va tutto bene, finché una bambina non li maledice. Da qui il titolo The Curse/La Maledizione. Un richiamo alla società falsa e moralista, al mito ingannevole dell’ecologia per tutti, alla beneficenza di chi in realtà vuole solo salvare se stesso. Dedicato a chi frequenta la Biennale Arte e la Biennale Architettura: vi sarà utile per imparare a distinguere gli artisti veri dai millantatori. Forse…

The Curse 1 Best of delle serie tv nel 2023: le migliori da recuperare
The Curse

Tutte le cose belle finiscono e anche Succession, una delle serie tv migliori di sempre è giunta alla sua conclusione. Prodotta da HBO, in Italia su Sky e NOW, ha racimolato negli anni tredici Emmy Award su settantacinque nomination e cinque Golden Globe su nove nomination. Numeri incredibili per una scrittura shakespeariana che ci racconta le vicende della potente famiglia di Logan Roy, magnate dei mass media che assomiglia in tutto e per tutto a Rupert Murdoch, quello di Fox News. Intrighi, lotte intestine, invidie e complessi freudiani che tengono avvinghiati i tre fratelli e la sorella come delle sanguisughe che, alla fine, si combattono solo per contendersi un po’ di amore di papà. Tragedia, sarcasmo, dialoghi da alta letteratura calata nel gergo da ghetto alla Wolf of Wall Street. Scritta da Jesse Armstrong e interpetrata da attori e attrici che ormai appartengono di diritto al gotha della serialità, da Brian Cox a Jeremy Strong, da Sarah Snook a Kieran Culkin. Consigliato a chi non ha una famiglia: dopo aver visto Succession, ne sarà contento.

Succession
Succession

La prima serie era già irresistibile, tra drammi familiari e culinari. La seconda stagione, sempre su Disney+, raggiunge livelli inaspettati di storytelling, regia e interpretazione. Sembra di stare a teatro, talmente si sentono vivi e vicini i protagonisti, catapultati dentro la storia che, questa volta, esce dai confini di Chicago, per arrivare a Copenaghen. Il punto di vista è sempre quello di Carmy, chef iper stressato, che riprende le redini del ristorante di famiglia, dividendo però lo scettro con la sua ex sous chef Sydney. Sydney vaga per la città alla ricerca di ingredienti e ricette che le facciano esprimere al meglio la propria creatività, mentre legge Leading with the Heart del leggendario allenatore Coach K, strategie di successo per basket, affari e vita. Da non perdere l’episodio natalizio, un flashback in cui succede di tutto, tra il pianto e la risata, con un rigore che ricorda John Cassavetes e una interpretazione che non può che farci elogiare Jeremy White, Oliver Platt, Jon Bernthal, Jamie Lee Curtis e Sarah Paulson. Ma in questo cast stellare non manca neppure il premio Oscar Olivia Collman. Serve altro per vederla?

THE BEAR
The Bear

Torna la serie dei fratelli Coen su Sky, dopo anni di attesa. Ed è non solo più avvincente, ma ancor più vicina alle sue origini cinematografiche. Le protagoniste sono di nuovo quasi tutte donne, partendo da Dot, una straordinaria e agguerrita Juno Temple nel ruolo di madre, moglie, nuora perfetta, che nasconde l’anima di chi è sopravvissuta a un marito violento e prepotente, lo sceriffo Tillman, a cui è sfuggita anni prima. Lo sceriffo, interpretato in maniera eccelsa da Jon Hamm, un cattivo per eccellenza, appena scopre che è ancora viva assolda addirittura uno spietato sicario per ucciderla. E poi c’è una giovane poliziotta, che ricorda l’indomabile Francis McDormand, ma soprattutto c’è la nuora del nuovo marito di Dot, una straordinaria Jennifer Jason Lee, spietata e cinica. L’ambientazione torna a essere prevalentemente invernale e il tema è quello del dualismo sempiterno tra forze dell’ordine oneste e corrotte. Vi divertirete tra scene con dialoghi degni dei migliori Coen, grazie alla trasposizione di Noah Hawley di Legion e momenti ricchi di un’ironia alla Mamma ho perso l’aereo, ma con risvolti horror alla Halloween.

Fargo Best of delle serie tv nel 2023: le migliori da recuperare
Fargo

Poche serie rimangono di alto livello alla seconda stagione, figuriamoci alla terza e ultima. Questo accade a Ted Lasso, su Apple Tv, che si riconferma essere una delle rivelazioni degli ultimi anni. Ted Lasso, dopo aver allenato per tre anni la squadra di calcio inglese del Richmond, pur essendo lui un coach di football americano, decide di tornarsene a casa. Ma lo fa dopo essere passato attraverso una serie di disavventure che non sono quasi mai solo calcistiche, vanno oltre e parlano di salute mentale, di sport come insegnamento di vita, di comprensione e accudimento, di vittoria e di condivisione. Insomma, una serie che racconta di uno sport maschiocentrico, facendo prevalere, a sorpresa, il sistema matriarcale, per l’empatia, l’emozione e la cura sfoderata da Ted Lasso e da tutti i personaggi maschili e femminili messi in scena, che appunto preferiscono le lacrime al pugno, il sentimento alla violenza. Laddove il gender è solo una sovrastruttura che una pallonata gentile riesce a scalfire. Grazie Ted Lasso, grazie di cuore! E a questo punto, speriamo in uno spin-off.

Ted Lasso Best of delle serie tv nel 2023: le migliori da recuperare
Ted Lasso
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Fleishman a pezzi

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The Last of Us

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La caduta della casa degli Usher

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Sciame

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Gen V

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The Curse

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Succession 4

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The Bear 2

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Fargo 5

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Ted Lasso 3

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Barbara Frigerio

Barbara Frigerio

Connettere tutte le forme d’arte è la sua ossessione. È un’autrice, story editor, script doctor, executive producer, critica e giornalista. Ha collaborato con il Mereghetti Dizionario dei Film e con numerose riviste tra cui Rolling Stone, Vogue, GQ, occupandosi di…

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