Le mostre a Madrid durante le Feste natalizie del 2023
Da Picasso a Medardo Rosso, passando per la storia della moda e le donne nella storia dell'arte, ecco cosa c'è da vedere nella capitale spagnola durante la stagione invernale
Madrid si conferma una delle capitali europee più dinamiche e vivaci dal punto di vista culturale, e tornarci è un’occasione per scovare mostre interessanti, inedite o curiose. Ecco qualche suggerimento che permette di scoprire spazi della città meno noti, come il bellissimo Palacio de Liria, l’antica cisterna dell’acqua della Fondación Canal e il palazzo Art Déco che ospita l’assessorato alla Cultura.
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Medardo Rosso in mostra a Madrid
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Due mostre di Picasso a Madrid
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Il muro di Berlino: la mostra
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Lo stile della Casa d’Alba in mostra in Spagna
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Luis Gordillo in mostra a Madrid
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La mostra delle donne dell’arte a Madrid
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Ulla von Brandenburg a Madrid
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Il presepe del Re all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid
Realizzata in collaborazione con il Museo Medardo Rosso di Barzio (Lecco), la mostra Medardo Rosso, pioniere della scultura moderna alla Fundación Mapfre presenta per la prima volta a Madrid circa 300 opere del grande artista italiano, autentico innovatore delle arti plastiche fra la fine dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. Tra sculture, disegni e fotografie, la mostra illustra il percorso innovativo di Medardo Rosso, anticipatore dell’estetica di scultori come Brancusi, Giacometti, Fontana e Schütte.
Medardo Rosso. Pionero de la escultura moderna Fundación Mapfre, Paseo de Recoletos 23 fino al 7 gennaio www.fundacionmapfre.org
Agli appassionati di PabloPicasso, Madrid offre in contemporanea due interessanti esposizioni che concludono le celebrazioni per il cinquantenario dalla morte. Con Picasso, il sacro e il profano il Museo Thyssen riunisce una quarantina di opere, 22 delle quali dell’artista spagnolo, che in un sorprendente gioco di specchi, svelano i tanti incredibili legami – estetici, compositivi ed iconografici – fra le opere del pittore della modernità e l’arte di grandi maestri come Velázquez, Zurbarán e Ribera, El Greco e Goya, ma anche Bronzino e Caravaggio. Tra i prestiti, anche l’enigmatica Crocifissione del Museo Picasso Parigi, dipinta su legno nel 1930.
Più ampia e concettualmente complessa la mostra al Museo Reina Sofia incentrata intorno al fatidico 1906, anno di grande trasformazione che precede la realizzazione de Les Demoiselles de Avignon (1907). La mostra ripercorre l’intenso periodo creativo dell’artista tra Parigi e Gósol, località dei Pirenei catalani dove Pablo trascorre l’estate in compagnia della compagna Fernande Olivier. La studio della plasticità dei corpi nudi, la scoperta dell’arte primitiva, i numerosi ritratti (i tanti di Fernand e quello iconico della scrittrice e collezionista americana Gertrude Stein, dal Met di New York) permettono di osservare la maturazione di un Picasso poco più che ventenne, che si appresta al grande salto estetico verso la modernità.
Picasso, lo sagrado y lo profano Museo Thyssen Bornemisza, Paseo del Prado 8 fino al 14 gennaio www.museothyssen.org
Picasso 1906. La gran transformación Museo Reina Sofia, plaza Santa Isabel fino al 4 marzo www.museoreinasofia.es
La Sala Castellana 214 della Fundación Canal ospita la prima tappa di Il Muro di Berlino. Un mondo diviso, progetto di Musealia (impresa spagnola specializzata in prodotti culturali itineranti per il grande pubblico) realizzato in collaborazione con la Fondazione Muro di Berlino. In mostra ci sono circa 300 oggetti e documenti che ricostruiscono il contesto storico e il clima sociale in cui visse Berlino tra il 1961 e 1989, le tappe della Guerra Fredda e la storia di una città divisa dal sospetto. Sono anche presenti 20 metri originali di Muro, con tanto di filo spinato.
El Muro de Berlín. Un mundo dividido Fundación Canal, Sala Castellana 241 www.theberlinwall.com
L’eleganza e lo stile della famiglia della Casa d’Alba, il lignaggio più antico e titolato di Spagna, hanno influenzato la moda in Spagna tra il XVIII e il XIX secolo. Al Palacio de Liria – dimora signorile a due passi da Plaza de España che vale una visita perché ospita una delle collezioni d’arte private più belle al mondo – presenta una mostra temporanea unica. Oltre un centinaio di pezzi, tra vestiti ed accessori, raccontano due secoli di moda: dall’imperatrice Eugenia de Montijo (vedova di Napoleone III che in questo palazzo visse e morì) fino ai giorni nostri. Dagli armadi della nobile casata escono per la prima volta capi meravigliosi firmati da Charles Frederic Worth, Luise Chéruit, Cristobal Balenciaga, Flora Villareal, Emmanuel Ungaro, Pertegaz e Dior. Gli abiti femminili, ma anche le uniformi maschili, dialogano con i ritratti di famiglia realizzati da Federico de Madrazo, Franz Xavier Winterhalter, Joaquín Sorolla e Ignacio Zuloaga.
La moda en la Casa d’Alba Palacio de Liria, calle de la Princesa 20 fino al 31 marzo www.palaciodeliria.com
Luis Gordillo (Siviglia, 1934) è una delle figure più importanti dell’arte astratta in Spagna. Alla soglia dei 90 anni, l’artista sevillano si racconta, non senza un pizzico di ironia, nella mostra intitolata Dime quién eres yo allestita alla Sala Alcalá 31, sede dell’Assessorato alla Cultura della Comunidad di Madrid in un palazzo Art Déco a pochi passi dalla Gran Via. Gordillo offre una retrospettiva divertente ma anche emotiva, un’esplosione di energia e colore attraverso una selezione di opere degli ultimi 20 anni tra dipinti, foto, disegni e collage, che spaziano dal surrealismo alla pop art. Un’occasione interessante per conoscere da vicino un esponente importante dell’avanguardia spagnola.
Artemisia Gentileschi, Lavinia Fontana ed Elisabetta Sirani; Angelica Kauffmann, Clara Peeters, Rosa Bonheur, Mary Cassatt, Berthe Morisot, María Blanchard, Natalia Goncharova, Sonia Delaunay o Maruja Mallo sono solo alcune delle figure femminili che trionfarono attraverso l’arte, ma soprattutto contribuirono a sgretolare le convenzioni della società patriarcale e a combattere la misoginia diffusa nel passato. Con Maestras il Museo Thyssen getta uno sguardo nuovo sull’attività di tante donne, celebri e meno celebri, artiste ma anche mecenate e galleriste, che condivisero valori e condizioni socioculturali favorevoli per emergere nella società del proprio tempo. Una lenta ma graduale emancipazione sociale che, dalla fine del XVI secolo al Novecento, racconta una vera e propria storia alternativa, dove la figura femminile è protagonista e soggetto dell’opera d’arte stessa.
Maestras Museo Thyssen Bornemisza, Paseo del Prado 8 fino al 14 febbraio www.thyssen.org
La Casa de Velázquez è un bellissimo spazio architettonico che il Museo Reina Sofia gestisce proponendo esposizioni monografiche interessanti, a ingresso libero. Ospite è oggi Ulla von Brandenburg (Karlsruhe, 1974), artista tedesca multidisciplinare che ha creato per il padiglione del Retiro la mostra Espacio de una secuencia, pensata come esperienza immersiva. Attraverso grandi installazioni tessili, con forme geometriche e intensi colori, l’artista ha pensato un percorso di visita che coinvolge direttamente il pubblico, invitato ad attraversare gli spazi e a interagire con gli oggetti esposti.
Espacio de una secuencia Palacio de Velázquez, Parque del Retiro fino al 10 marzo www.museoreinasofia.es
Non c’è infine città più adatta di Madrid ad ospitare un presepe napoletano, considerando la passione che i Borboni Carlo III e suo figlio Carlo IV ebbero per questa antica e popolare tradizione artigiana. Quello esposto all’Istituto Italiano di Cultura, nel Palacio de Abrantes, è un presepe antico e pregiato, composto da un centinaio di statuine create a Napoli tra il Settecento e l’Ottocento. A riunirle insieme fu LambertoLoria, etnologo fiorentino che le portò alla mostra dell’Etnografia Italiana tenutasi a Roma nel 1911. Oggi questo Presepe del Re, che in parte risale proprio all’epoca di Carlo III e appartiene alle collezioni del Museo delle Civiltà di Roma, viaggia per la prima volta a Madrid grazie ai Ministeri degli Esteri e della Cultura. L’allestimento, e lo scoglio – come i napoletani chiamano l’insieme delle strutture architettoniche e paesaggistiche del presepe – sono opera del mastro presepaio Nicola Maciariello e di Nicoló Giacalone, a cui si deve l’impianto scenografico.
Il presepe del Re Istituto Italiano di Cultura, calle Mayor 86 fino al 20 gennaio www.iicmadrid.esteri.it
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Medardo Rosso in mostra a Madrid
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Due mostre di Picasso a Madrid
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Il muro di Berlino: la mostra
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Lo stile della Casa d’Alba in mostra in Spagna
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Luis Gordillo in mostra a Madrid
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La mostra delle donne dell’arte a Madrid
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Ulla von Brandenburg a Madrid
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Il presepe del Re all’Istituto Italiano di Cultura di Madrid
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Federica Lonati
Federica Lonati (Milano, 1967), giornalista professionista italiana, dal 2005 vive a Madrid. Diploma al Liceo Classico di Varese e laurea in Lettere e Filosofia all’Università Cattolica di Milano, si è formata professionalmente alla Prealpina, quotidiano di Varese, scrivendo di cronaca,…