Quando l’arte contemporanea fa più visitatori di Degas o Raffaello. Tomàs Saraceno sbanca l’Hangar Bicocca. E la riprova sta anche in un nostro video entrato già nei record di Artribune Tv
Inutile negarlo. È il grande successo di Andrea Lissoni, questa mostra. Non se ne parla tanto quanto si dovrebbe, visti i numeri, ma l’installazione di Tomàs Saraceno all’Hangar Bicocca On Space Time Foam continua a macinare numeri da mostra blockbuster. Le macchinose procedure di registrazione e i terroristici quanto inevitabili disclaimer sul sito (strettamente vietato […]
Inutile negarlo. È il grande successo di Andrea Lissoni, questa mostra. Non se ne parla tanto quanto si dovrebbe, visti i numeri, ma l’installazione di Tomàs Saraceno all’Hangar Bicocca On Space Time Foam continua a macinare numeri da mostra blockbuster. Le macchinose procedure di registrazione e i terroristici quanto inevitabili disclaimer sul sito (strettamente vietato l’accesso a “persone che soffrono di attacchi di panico, claustrofobia, crisi epilettiche, problemi di equilibrio e/o deambulazione, problemi respiratori, tachicardia, vertigini; donne incinte; persone superiori ai 100kg di peso…”) non hanno scoraggiato migliaia di persone che ogni giorno hanno invaso uno spazio espositivo che prima del 25 ottobre era troppo spesso (e troppo ingiustamente) snobbato dai milanesi e dai turisti. Da un mese e mezzo a questa parte tutto il contrario: migliaia di persone ogni giorno, bar e ristorante (tra l’altro ottimo, grazie alla nuova gestione) presi d’assalto e ingresso trionfale nella classifica delle megamostre italiane, a pochi passi dai mostri sacri Picasso o Vermeer.
E se la mostra non fosse stata aperta solo dal giovedì alla domenica e se non fosse stato interdetto l’accesso ai minori di anni 18, la mole di persone desiderose di fluttuare dentro il soffitto gonfiabile, trasparente e interattivo di Saraceno sarebbe stata ancora superiore. “Effetto wow” ha scritto la cronaca milanese di Repubblica, paragonando l’Hangar alla Tate che, proprio grazie all’effetto wow, ha intercettato l’interesse di decine di migliaia di persone con installazioni interattive e ludiche nella Turbine Hall (grazie a Olafur Eliasson diventò anche una “spiaggia” dove i londinesi andavano a prendere il sole…). “Wow”, in realtà, lo abbiamo fatto anche noi quando abbiamo visto i numeri che totalizzava il nostro video – orgogliosamente amatoriale – che girammo in occasione dell’apertura della mostra ad ottobre. Il canale di Artribune Television su YouTube assomma quasi 360mila visitatori? Ebbene solo il video su Saraceno ne conta, per ora, oltre 41mila: oltre il 10% del totale considerando che questo “totale” è formato da ben mille video. Insomma in media i nostri video arrivano a 3 o 400 visitatori, quello sulla mostra all’Hangar è ad oggi a 41.800. Numeri esponenziali totalizzati grazie all’embedding del video da parte di grandi siti di informazione internazionali che confermano il grande interesse anche dall’esterno sulla mostra.
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