È tempo di restyling per l’Autodromo di Monza. Ecco come si trasformerà il tempio della Formula Uno
Iniziano i lavori di ammodernamento del celebre circuito che ospita la Formula Uno. Così da migliorare la sicurezza, la sostenibilità e le prestazioni di un pezzetto di storia italiana
“Abbiamo dedicato grande attenzione a mantenere un equilibrio stabile e rigoroso tra le esigenze dell’impianto sportivo – che vanta una storia gloriosa – e il rispetto del patrimonio culturale e ambientale che lo circonda, altrettanto storico e prestigioso”. Così Paolo Pilotto, sindaco di Monza e presidente del Consorzio Villa Reale e Parco ha dato avvio ai lavori di ammodernamento dell’Autodromo Nazionale di Monza.
Breve storia dell’Autodromo di Monza
Il celebre circuito che ogni anno ospita la Formula Uno rappresenta un punto di riferimento per gli sport motoristici italiani e mondiali. Terzo circuito permanente al mondo dopo Brooklands in UK e Indianapolis negli USA, il circuito fu costruito nel 1922 su volere dell’Automobile Club di Milano e su progetto dell’architetto Alfredo Rosselli, in collaborazione con l’impresa guidata dall’ingegnere Piero Puricelli. La prima pista (finita in appena 110 giorni), disegnava sette archi e un tracciato a due anelli pieno di paraboliche: troppo veloce e pericolosa, fu progressivamente modificata, senza perdere l’affetto guadagnato presso i futuristi prima e gli automobilisti poi assumendo la fama di “Tempio della Velocità“. Con una capienza di quasi 120mila posti, l’Autodromo è la sede storica del Gran Premio d’Italia (i cui trofei sono da alcuni anni creazioni di artisti italiani), e sin dalla sua istituzione nel 1950 ha quasi sempre ospitato la Formula 1. Con gli anni è stato banco di prova di alcune delle più importanti innovazioni sportive e tecnologiche del settore – tra cui il telepass, il guard-rail e l’asfalto drenante –, vi si tengono concerti ed eventi e da una decina d’anni ospita il Museo della Velocità, con cimeli e pezzi della storia automobilistica italiana a fianco di esposizioni temporanee.
I lavori all’Autodromo di Monza
“Quello di oggi è certamente un traguardo, ma anche una sfida nell’assicurare qualità e precisione dell’esecuzione, coniugandole con il rispetto dei tempi previsti“, ha aggiunto Pilotto lo scorso 8 gennaio all’inaugurazione. Si parla di 140 giorni di lavori, per circa 30 milioni di euro, così da non mancare gli appuntamenti del MiMo – Milano Monza Motor show a fine giugno e della 95esima edizione del Gran Premio d’Italia a inizio settembre. L’intervento porterà alla riqualificazione della pista attraverso il rifacimento dell’asfalto e l’ammodernamento delle infrastrutture che prevedono l’installazione di nuove tribune; la demolizione e ricostruzione (con ampliamento) dei sottopassi esistenti; il rifacimento del sistema di raccolta delle acque e drenaggio; una nuova copertura dei box più sostenibile. Il rilancio dell’Autodromo si colloca in un più ampio piano di recupero della Villa – che ora ospita una grande collezione di arte e design con il nome di Reggia Contemporanea e ha visto sorgere un nuovo cantiere per il recupero di aree dismesse – e del parco, per cui Regione Lombardia ha stanziato 55 milioni, in un’ottica di rilancio della città anche in vista del nascituro collegamento via metropolitana con Milano.
Giulia Giaume
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