“Non ho mai visto un uomo guardare / con un occhio così malinconico / a quella piccola tenda di blu/ che i carcerati chiamano cielo”: così il poeta, scrittore e drammaturgo irlandese Oscar Wilde (Dublino, 1854 – Parigi, 1900) cantava da dentro il carcere di Reading, nel Berkshire, dove era stato rinchiuso per sodomia. Quello stesso edificio, costruito sui resti del monastero medievale della città omonima e dismesso dieci anni fa, sembra scampare, finalmente, al destino di degrado che l’attendeva. Complice un murale che Banksy realizzò qui nel 2021, riportando l’attenzione nazionale e internazionale sul sito, costituito da più palazzine.
Il futuro del vecchio carcere di Reading
Stando al governo britannico, l’ex carcere di Reading è stato venduto per 7 milioni di sterline a una fondazione educativa senza scopo di lucro, la Ziran Education Foundation, diretta dall’uomo d’affari di origine cinese e residente in Irlanda, Channing Bi. Il destino del sito principale della prigione, quello di maggiore importanza storica, è tuttavia poco chiaro: il Ministero della Giustizia ha divulgato solo che le proposte iniziali includevano piani per “un centro educativo che fornisse servizi alla comunità locale, compreso un museo che delinea la storia della prigione e uno spazio espositivo accessibile al pubblico”.
Anche il consiglio comunale di Reading aveva presentato un’offerta (sostenuta da parlamentari e attivisti) per il sito, considerato edificio di interesse storico culturale di Grado II, sperando di trasformarlo in un centro culturale e artistico accessibile. Un progetto supportato da attori e celebrità come Stephen Fry, Kate Winslet, e Dame Judi Dench, oltre che dallo stesso Banksy, che sul muro esterno aveva dipinto un prigioniero in fuga e si era offerto di vendere lo stencil (del valore stimato di 10 milioni di sterline) per raccogliere fondi in tal senso. Il leader del consiglio, Jason Brock, ha detto ora di accogliere con favore il fatto che i piani del nuovo acquirente “riconoscano il significato storico di questo sito per Reading, per la regione più ampia e a livello nazionale”, e che cercheranno di lavorare a fianco dei nuovi proprietari per capire cosa intendano fare nella pratica. Con la giusta dose di diffidenza, considerato che inizialmente il governo britannico intendeva vendere i terreni per farci costruire case e alberghi. Toby Davies, regista teatrale e membro della campagna Save Reading Gaol, ha dichiarato al Guardian che “i primi rumors sembrano leggermente incoraggianti, perché hanno proposto parole come cultura ed educazione”, e che gli attivisti continueranno a fare pressioni per garantire un uso artistico accessibile e l’inclusione nel sito delle rovine dell’abbazia.
Giulia Giaume
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