Iconoplast II

Informazioni Evento

Luogo
ADIACENZE
Vicolo Spirito Santo 1/B , Bologna, Italia
Date
Dal al

mar-sab, 16.00-20.00
APERTURE SPECIALI: 2/02/2024 dalle 18 alle 22; 3/02/2024 dalle 11 alle 24; 4/02/2024 dalle 11 alle 20

Vernissage
02/02/2024

ore 18

Generi
arte contemporanea, collettiva
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ICONOPLAST è un progetto a cura di Adiacenze che dal 2022 coinvolge divers* artist* nel tentativo di analizzare il tempo presente, le sue contraddizioni e criticità, per immaginare scenari e visioni alternative.

Comunicato stampa

ICONOPLAST II

Sara Bonaventura, Gabriele Longega, Elisa Muliere

 

ARTISTE: Sara Bonaventura, Gabriele Longega, Elisa Muliere

A CURA DI: Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi di Adiacenze

 

SEDE: Adiacenze, Vicolo Spirito Santo 1/B, Bologna

INAUGURAZIONE: venerdì 2 febbraio 2024, dalle ore 18

PERIODO: 2/02-16/03/2024

ORARI: mar-sab, 16.00-20.00

APERTURE SPECIALI: 2/02/2024 dalle 18 alle 22; 3/02/2024 dalle 11 alle 24; 4/02/2024 dalle 11 alle 20

 

SEDE: Fratelli Broche, Via San Vitale 54 A/B, Bologna

INAUGURAZIONE: venerdì 2 febbraio 2024, dalle ore 18

PERIODO: 2-4/02/2024

APERTURE SPECIALI: 2/02/2024 dalle 18 alle 20; 3/02/2024 dalle 11 alle 24; 4/02/2024 dalle 11 alle 20

 

INFO: +39 3473626448 / + 39 3661194487 - [email protected] - www.adiacenze.it

 

In occasione di ART CITY Bologna 2024 nell’ambito di ARTEFIERA

 

ICONOPLAST è un progetto a cura di Adiacenze che dal 2022 coinvolge divers* artist* nel tentativo di analizzare il tempo presente, le sue contraddizioni e criticità, per immaginare scenari e visioni alternative. La plastica, materiale iconico del Capitalocene, è metafora e pretesto per indagare la più ampia condizione dell’essere umano, il suo attuale rapporto con il consumo e con l’ambiente e le relative conseguenze materiali e immateriali. Dopo una prima mostra di Elisa Muliere e Sara Bonaventura al Museo CAOS di Terni, ICONOPLAST si sviluppa in un secondo capitolo con un progetto di Sara Bonaventura, Gabriele Longega ed Elisa Muliere, a cura di Amerigo Mariotti e Giorgia Tronconi.

In occasione di ART CITY Bologna 2024 nell’ambito di ARTEFIERA, ICONOPLAST inaugura venerdì 2 febbraio ad Adiacenze (Vicolo Spirito Santo 1/b) e parallelamente nella nuova Factory dei Fratelli Broche (Via San Vitale, 54 A/B), che ospiterà un’estensione del progetto visibile dalla sua vetrina.

All’interno di Adiacenze, Sara Bonaventura, Elisa Muliere e Gabriele Longega fanno coincidere i due piani dello spazio espositivo con la struttura di un forno alchemico che continuamente digerisce, trasforma materia e residui. L'Athanor di ICONOPLAST funziona per un principio non tanto teso a separare il puro dall’impuro per giungere a una perfezione ideale, quanto a rimettere in circolo scarti e idee, svelare contaminazioni e crearne di nuove, oltre i dualismi naturale-artificiale e uomo-natura.

Se orientarsi all'interno della transizione del mondo contemporaneo pare un un vagare nell'indefinitezza, come persi in una nebbia fitta, la mostra apre con un invito a farsi strada in questa coltre che impedisce di distinguere i contorni di cose e persone, di percepire la totalità del problema. Dalla nebbia emergono una ad una delle tracce: sono indizi, tentativi frammentari degli artisti di mettersi in comunicazione, raccontare delle intuizioni. Solo nella dimensione sotterranea si rivela il fuoco che arde e alimenta la trasformazione dei resti del Capitalocene in compost, humus caldo e filamentoso, un intreccio che si compone e scompone attraverso un processo creativo simultaneo e collaborativo.

Durante le sei settimane successive all’inaugurazione, gli spazi di Adiacenze diventeranno una fucina in continua trasformazione alimentata da processi artistici, contaminazioni e incontri per ricercare insieme nuovi modi di stare nella complessità. ICONOPLAST agisce come una cassa di risonanza del nostro tempo, in cui immergersi nel magma contemporaneo, abbracciare il suo senso di indefinitezza, raccogliere uno ad uno i frammenti di un discorso a più voci.

 

 

 

BIO

 

Sara Bonaventura è un'artista visiva ed educatrice italiana, che lavora intersecando linguaggi, tra visual and media arts, lens based media e new media. Come videografa indipendente ha collaborato con artisti e musicisti, dirigendo clip, ads, curando visuals.

La sua ricerca, legata a studi di genere, approcci interdisciplinari, ethos fantascientifico, tra media archeology e nuove tecnologie, si focalizza su alcuni nodi quali la performatività dei corpi, la trans-corporeità, il post-nature. Le sue opere video sono state proiettate in tutto il mondo: all'Anthology Film Archives di New York, al San Francisco Independent Short Film Festival all'Ann Arbor Film Festival, alla Nuit Blanche di Montreal, al Miami New Media Festival, l’Athens Digital Arts Festival, al MACRO di Roma, alla Cinemateca del Museo de Arte Moderna di Rio per Dobra, al Museo d’arte moderna di Salonicco per Videolands, il festival CODEC di Città del Messico, alla Boston Cyber Art Gallery, all’ISEA 2019 a Gwangju, Corea del Sud, ad Hong Kong su un media wall (100 m x 80 m ) per i Sino per NIIO Illumination Art Prizes 2019.

Il suo recente lavoro di ricerca per la piattaforma Iconoplast, un mockumentary ispirato a modelli scientifici, ha vinto il premio come miglior corto sperimentale alla Gbiennale di Melbourne e all’Annual Aarhus Film Festival, è stato proiettato al COP27 a Sharm El-Sheikh con ikono TV, al festival FIBER di Amsterdam, al festival Nature & Culture di Copenhagen, al Southbend Art Museum, al Pleasure Dome di Toronto ecc; con successivi sviluppi di questo progetto è stata selezionata per il programma di mentoring dell'Institute for Postnatural Studies, con presentazione finale all’Intermediae del Matadero di Madrid.

 

Gabriele Longega (Venezia, 1986) è un artista visivo e curatore indipendente che vive e lavora a Venezia, dove è parte dello studio collettivo zolforosso. Nel 2018 si è laureato in Arti Visive e Studi Curatoriali a NABA, Milano e nel 2020 è stato parte di School of the Damned (UK). Ha esposto in spazi indipendenti e istituzioni d’arte contemporanea nazionali e internazionali. Da novembre 2022 sta curando il progetto Camminare nel fango senza lasciare tracce, raduni segreti e pratiche di lettura collettiva su utopia, diavolo, corpo e rivoluzione a partire dai testi di Luciano Parinetto.

 

Elisa Muliere (Tortona, 1981) vive e lavora a Bologna. Con un approccio trans-disciplinare, la sua pratica si sviluppa dal lavoro pittorico alla sperimentazione attraverso scultura, installazioni, scrittura, collaborazioni. La sua ricerca si concentra sullʼindagine del sensibile, del pensiero non-lineare. Mediante codici espressivi e simbolici personali, il lavoro di Muliere racconta di trasformazioni e possibilità. Da oltre un decennio espone in mostre personali e collettive, in Italia e allʼestero. Tra le recenti: DUE O TRE COSE..., mostra collettiva con Lorenza Boisi e Beatrice Meoni presso Traffic Gallery (Bergamo) a cura di Cristina Principale, 2023; MUR | MUR, installazione site specific con il musicista e compositore Carlo Piva e Disfónia Ensemble, a cura di Irene Panzani per Giungla Festival, Orto Botanico Lucca, 2023; MAGNETIC PULSES, bi-personale con Günter Pusch, a cura di Nicola Bigliardi, presso Stayonboard Gallery (Milano) per Centrale Festival, 2023; YOU JUST PICK UP WHERE YOU LEFT OFF, con Arild Horvei Instanes, a cura di Amerigo Mariotti, Giorgia Tronconi e Manuel Portioli, allʼinterno della residenza artistica IN2 a Bergen, Norvegia, 2023.