L’italiana Cecilia Alemani sarà nel 2025 la curatrice della biennale del SITE Santa Fe
In occasione dei 30 anni del SITE Santa Fe in New Mexico nel 2025, la biennale verrà ribattezzata SITE SANTA FE International e la curatela sarà affidata a Cecilia Alemani. Era dal 2018 che l’istituzione non proseguiva regolarmente con la sua prestigiosa rassegna
Il SITE Santa Fe rilancia in occasione dei 30 anni dalla fondazione la sua prestigiosa biennale. In programma per il 2025, la rassegna cambierà nome diventando SITE SANTA FE International e la curatela sarà affidata all’italiana Cecilia Alemani (Milano, 1977), già direttrice e curatrice di High Line Art a New York e curatrice dell’ultima Biennale d’Arte di Venezia. Proprio grazie al progetto presentato in Laguna, il direttore del SITE Santa Fe Louis Grachos ha scelto Alemani per riprendere la programmazione biennale del museo in New Mexico. “Una delle cose che ammiro molto di Cecilia è la complessità con cui costruisce le sue mostre. Non è comune nel mondo curatoriale, fa molte ricerche storiche. A Venezia, ha portato in scena la storia, ha inserito artisti che conoscevamo, o pensavamo di conoscere, in un contesto davvero interessante”, ha dichiarato Grachos mentre Alemani risponde: “Il modo in cui cerco di lavorare è sempre iniziare dagli artisti, avviando discussioni per capire cosa si trova al centro del loro pensiero. Questo è ciò che ha guidato la Biennale di Venezia su una scala molto diversa. Qui, soprattutto, si tratta di capire cosa motiva gli artisti”.
Cecilia Alemani e la biennale del SITE Santa Fe in New Mexico
Prima d’ora Cecilia Alemani non aveva mai curato una biennale negli Stati Uniti, nonostante diriga dal 2011 il già citato High Line Art a New York, abbia curato una retrospettiva su Tetsuya Ishida per la sede newyorkese di Gagosian e presentato la prima esposizione pubblica della Shah Garg Foundation (New York). Oltre a questi importanti incarichi, la neo-curatrice della prossima biennale del SITE Santa Fe è stata la prima donna a curare il padiglione Italia alla Biennale d’Arte nel 2017, nello stesso anno è stata nominata come direttrice artistica di Art Basel Cities Buenos Aires e nel 2022 è stata di nuovo la prima donna a capo dell’Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia. “Santa Fe sarà un po’ l’opposto di quanto accaduto a Venezia, la sua natura è molto diversa. Non sarà una mostra che vuole catturare un’istantanea della scena artistica globale”, racconta Alemani.
Cecilia Alemani curatrice della nuova biennale del SITE Santa Fe in New Mexico
Il SITE Santa Fe è un museo in New Mexico fondato nel 1995 e nel corso della sua storia ha presentato 11 biennali (curate, tra gli altri, da Francesco Bonami, Rosa Martínez e Robert Storr), circa 90 mostre d’arte contemporanea e rappresentato oltre 800 artisti. Al tempo dell’istituzione della sua biennale negli Stati Uniti c’era solo quella del Whitney Museum a New York e del Carnegie Museums a Pittsburgh, che però non aveva cadenza regolare. L’intenzione di Grachos e Alemani è quella di ricollocare la biennale del SITE Sante Fe in un contesto più ampio, tenendo conto della storia di Santa Fe ma proiettandola fuori dal New Mexico.
Caterina Angelucci
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati