Francesco Garbelli – Codice Urbano
Francesco Garbelli è un artista considerato vero e proprio precursore di street e urban art.
Comunicato stampa
Francesco Garbelli è un artista considerato vero e proprio precursore di street e urban art.
Fu tra i promotori e protagonisti della mostra-evento degli anni Ottanta a Milano nell’ex
fabbrica Brown Boveri, che riuscì a segnare la scena artistica della città nel passaggio verso
gli anni Novanta rappresentando uno spartiacque tra quello che c’era stato prima e il nuovo.
Durante la sua carriera mostra grande attenzione per il contesto urbano infatti compie i suoi
primi interventi di public art concentrandosi sulla toponomastica e sulla segnaletica stradale:
al loro linguaggio codificato l’artista dà un'altra possibilità amplificandone il potenziale
attraverso la creazione di nuovi cartelli su supporti sempre originali, realizzando installazioni,
interventi sul territorio, oltre all’utilizzo del mezzo fotografico nelle sue varie declinazioni,
dalla stampa tradizionale al digitale, alla grafica murale digitale per grandi ambienti.
Le sue opere sono portatrici di messaggi recepibili da tutti ma stratificate, in tal modo
possono essere lette su più livelli. La segnaletica stradale è un linguaggio universalmente
riconosciuto composto da immagini, pittogrammi e indicazioni di immediata lettura, sono
proprio questi elementi a diventare la base dell’artista per creare un nuovo codice personale
ma anche condiviso, che scombina il vocabolario tradizionale della segnaletica stradale fatto
di obblighi e di divieti.
Un ciclo che riprende più volte nel corso del suo lavoro è “Il paradosso del pedone”.
Nell’opera concepisce un pedone “nuovo” perché l’omino stilizzato della segnaletica stradale
si trasforma: gli è stata rimpiazzata la testa con la sagoma di un'automobile. Così l’artista
attua un ribaltamento perchè l’omino è pedone ma anche automobilista e vive dunque la
doppia condizione che tutti ormai viviamo. Sono chiari i riferimenti all'ingombrante presenza
dell’automobile, alla situazione ambientale e all’alto numero di morti per incidenti stradali in
Italia. Inoltre Garbelli nella sua ricerca si relaziona con la parola, pensandola come agente attivo,
sempre inserita nella dimensione urbana e con questa si rivolge allo spettatore, o meglio al
suo modo di leggere la realtà e quindi di accogliere ma anche di superare le parole nella loro
evidenza, per sostituire il giudizio con la consapevolezza. Ed è esattamente in questa chiave
che il fruitore deve leggere la sua opera “Atlantide”. Pertanto attraverso la sua arte Francesco
Garbelli ci mostra un modo nuovo, consapevole e ironico di vedere il mondo urbano
che ogni giorni ci circonda.
Mostra a cura di: Giovanni Busacca