Pablo Bermudez / Marlo Montoya – Miel y Piel
Una doppia personale di Pablo Bermudez e Marlo Montoya.
Comunicato stampa
Miel y Piel, “Miele e Pelle”, racconta, attraverso tre serie di opere, la complessa dimensione umana e artistica di Pablo Bermudez e Marlo Montoya, in un tango a due tra corpo e anima, essere e apparire, presente e passato.
Un viaggio nella memoria individuale che riflette una reminiscenza collettiva e svela la tendenza spasmodica della nostra epoca a compensare la fallibilità del ricordo.
Il desiderio febbrile di catturare istanti attraverso la fotografia, rivendicare la presenza di un momento per colmare il senso di vuoto derivante dalla perdita delle esperienze vissute. Perché solo ciò che può essere visto, o rivisto, sembra essere reale.
Queste esperienze concrete, risultano però sistematicamente distorte dalla nostra stessa mente attraverso una manipolazione percettiva ed emotiva, diventando quasi dei feticci.
I due artisti, attraverso le opere selezionate, svelano questo moto interiore: con un procedimento di sfigurazione e trasfigurazione, tra impulso e pianificazione, mistificano volti e corpi, elementi cardine della dimensione pubblica della propria identità, suggerendo altre possibili interpretazioni della stessa.
Si tratta di un’identità che trascende lo standard, che va distrutta e ricostruita giorno per giorno, basandosi non su chi siamo, ma su chi non possiamo più essere, e sull’idea che si può accettare la dimensione della perdita come qualcosa che aggiunge valore all’esistenza, piuttosto che sottrarlo.
Una vita caratterizzata da continui spostamenti, famiglie perse e ritrovate, storie che hanno costruito di volta in volta percezioni di sé e dell’altro poi soppiantate, fino a strappar fuori dalla Pelle, effimera e fallibile, prodotto materico grezzo della nostra umanità, un frutto dolce e sublime: la consapevolezza di sé, attraverso e nonostante il tempo.
Il Miele diventa allora il simbolo di un percorso di rinnovamento, per cui dimenticare è importante quanto ricordare. Dove per riconoscersi bisogna ammettere di non conoscersi mai del tutto.
La mostra accompagna il visitatore attraverso una narrazione visiva che intreccia realtà e fantasia, sogno e memoria, con l’obiettivo di tradurre il linguaggio artistico individuale degli autori in un momento di condivisione universale, senza tradirne l’essenza originaria.
Melissa Camilli
Pablo Bermudez è nato a Pereira, in Colombia, nel 1988. Si trasferisce poi nel ‘97 per un breve periodo a Cali, in attesa di poter raggiungere i genitori in Europa, prima raggiunge il padre a Barcellona, città in cui vive fino al 2002. Stringendo amicizia con Marlo Montoya con cui in futuro durante gli anni di università fonderà il gruppo Bhartco di cui ancora entrambi fanno parte. Si è poi trasferito in Italia, nelle zone del lago di Como, e nel 2009 inizia la sua formazione artistica presso l'Accademia di Belle Arti Aldo Galli. Qui incontra l'artista Giuliano Collina, per il quale lavora come assistente per diversi anni. Nel 2013 crea i suoi primi volti in "sottovuoto" e rielabora riviste cartacee glamour: attraverso tagli con il bisturi, sfigurando l'immagine iniziale e sovvertendo il messaggio originale. Queste opere andranno poi a costituire la sua prima mostra personale nello Spazio Pedraglio di Como.
Nel 2014 è stato selezionato per il premio "Dispositivos de especulación", mostra collettiva curata da Alejandro Garces. Salón Traslude de Arte Contemporáneo IMCFT
Da questa mostra inizia una collaborazione con Alejandro Garcés, curatore del Museo de arte de Pereira in Colombia, dove poi, nel 2018, terrà una mostra personale.
Nel 2015 invita Marlo Montoya in Italia. Marlo, che ha studiato fotografia e arti grafiche a Barcellona, decide di stabilirsi a Torino, dove tiene alcune mostre presso Evvivanoè Gallery. Nel 2016 viene invitato da Zaira Beretta a tenere una mostra personale da Zaion. Galleria con la quale Marlo continua a collaborare fino ad oggi.